2021-07-08
Cuore «affollato», il peccato più confessato
Il Principe Carlo e Camilla Parker-Bowles (Getty Images)
Giulia Occhini andò in galera per Fausto Coppi, Mina fu esclusa dalla Rai per Corrado Pani, Clara Agnelli dovette fare la fuitina con Giovanni Nuvoletti. I tradimenti seriali di Pablo Picasso, quelli del principe Carlo (e Diana), di John Kennedy, di Bill Clinton.Dio comanda di non fornicare, non commettere atti impuri, ma in un'intervista di qualche anno fa monsignor Gianfranco Girotti confermava che il peccato più confessato era proprio contro il sesto comandamento: «La sfera sessuale sembra essere la più difficile da domare o forse rode la coscienza più di altre offese». Non riusciva a tenere a bada i propri impulsi Martin Luther King che nonostante fosse un uomo di Chiesa sposato con Coretta cedeva al fascino delle donne, soprattutto se bianche. Pare fosse un senso rivalsa nei confronti di Betty Moitz, ragazza bianca che conobbe da giovane e che avrebbe certamente sposato se i genitori di lei non si fossero opposti. In Italia l'adulterio non è più reato dal 1968 ma solo qualche anno prima, nel novembre del 1961 la Corte costituzionale confermava la legittimità dell'articolo 559: «La moglie adultera è punita con la reclusione fino a un anno. Con la stessa pena è punito il correo dell'adultera. La pena è della reclusione fino a due anni nel caso di relazione adulterina. Il delitto è punibile a querela del marito». Era accaduto a Fausto Coppi e alla sua Giulia Occhini, la Dama bianca, consorte di un medico ammiratore del campione. Spiegava lei in un'intervista a Patrizia Carrano: «Non ho rovinato nessun matrimonio. Fausto e sua moglie s'ignoravano già da tempo, quando c'innamorammo […]. Per il nostro amore abbiamo pagato tantissimo. Tutti e due. Fausto ha ottenuto la separazione lasciando a sua moglie la casa e cinquanta milioni. Una cifra iperbolica, per allora. Io sono stata tampinata dalla magistratura “in nome della pubblica moralità"». Per evitare l'accusa di adulterio Coppi l'aveva assunta come segretaria e nella loro camera da letto un armadio con un doppio fondo comunicava con un'altra stanza. «Però non ci aspettavamo l'irruzione dei carabinieri, che invece avvenne in una notte del 1954: non ci sorpresero a letto, perché nel subbuglio ci eravamo alzati. Ma un brigadiere mise la mano sul materasso e lo trovò ancora caldo. Fui arrestata, condotta al carcere di Alessandria. Dopo tre giorni di prigione mi spedirono ad Ancona, a casa di una zia. A domicilio coatto. Quando uscivo, per andare a far la spesa, le donne sputavano dove passavo. Io chiudevo gli occhi e tiravo dritta senza piangere. Ero incinta di Faustino, ma sarei morta piuttosto che far vedere che soffrivo».Storia simile accade a Mina che rimasta incinta di Corrado Pani fu dichiarata dall'Osservatore romano una «pubblica peccatrice». Lei in carcere non andò ma la Rai la escluse da ogni programma. Solo Mike Bongiorno la invitò a cantare nel suo la Fiera dei sogni. Ricordava qualche anno fa Maurizio Costanzo: «Nel 1966 Mina era già passata oltre, l'unione tra l'attore scavalcamontagne e la diva della tv non poteva durare. Stava con Antonello Falqui, che premette per il suo ritorno in televisione dopo la cacciata. Oggi Antonello è morto e non me la sento di dirlo con certezza, ma credo fossero scappati insieme in Argentina».Si gridò allo scandalo anche per Clara Agnelli, sposata con Tassillo von Fürstenberg, padre di Ira, Egon e Sebastian, s'innamorò perdutamente di Giovanni Nuvoletti: «Dovemmo scappare, fare la fuitina, come dicono in Sicilia». La loro relazione era contrastata dalla Chiesa, dalla Fiat e Mario Scelba, allora ministro dell'Interno, ne chiese persino l'arresto per concubinaggio mentre sbarcava all'aeroporto di Venezia. Traditore seriale era Pablo Picasso. Sposato con Olga Khokhlova, un figlio Paulo da crescere, s'innamorò di Marie Thérèse Welter, figlia diciasettenne della sua vicina a Parigi. Lui di anni ne aveva già 39. Lei gli diede una figlia, Mava, ma in quelle stesse settimane, Picasso stava già corteggiando Dora Maar, la fotografa surrealista che dichiarerà: «Io non sono stata l'amante di Picasso. Lui era soltanto il mio padrone». Olga resterà sua moglie fino alla sua morte perché Picasso, pur non amandola, non voleva versarle i cospicui alimenti previsti dalla legge francese. Chiese invece il divorzio da Cynthia John Lennon accusandola di adulterio. Peccato però che lei lo tradì solo per restituirgli pan per focaccia e alla fine fu lui a essere imputato: dovette pagare fior fior di alimenti all'ex moglie e rinunciare alla custodia del figlio Julian. Trasferitosi a New York ammise: «Prima di incontrare Yoko Ono ero particolarmente sciovinista nei rapporti con le donne. Mi comportavo un po' da padrone». Nota è la storia d'amore tra Spencer Tracy e Katharine Hepburn ma, come scrive Guia Soncini in I Mariti delle altre (Raffaello Cortina), ben pochi ricordano Louise Treadwell, la donna che Tracy sposò da giovanissimo e dalla quale non divorziò mai. «Louise Tracy restò vedova dopo quarantaquattro anni, e non importa che più di metà suo marito li avesse passati con un'altra. Importa solo quel che sapevano solo loro: la mole del matrimonio», spiega Soncini.Non si separò mai dalla moglie Flora il fedifrago Marcello Mastroianni che pure s'innamorò perdutamente di Faye Dunaway, fece un figlio con Catherine Deneuve e morì tra le braccia di Anna Maria Tatò. Abbandonò il protestantesimo in favore del cattolicesimo Graham Greene lo fece per amore di Vivien Dayrell-Browning, la donna che diventerà sua moglie, ma poi anche per convinzione. Tuttavia lo scrittore. che non sarà mai amato dalla Chiesa per via dei suoi scritti, non era tagliato per la vita domestica e coltivava ogni forma di adulterio: un'infinità di amanti e una passione per i bordelli tanto da volerne aprire uno in Sierra Leone. Anche Philip Roth era ossessionato dal sesso. Scrive Matteo Persivale: «Roth frequentava, quando viveva a Londra, case di tolleranza e disse “Dio, sono un fan dell'adulterio" prima di recarsi da una prostituta cinese». Scrittore tradito fu invece Saul Bellow che vide la sua seconda moglie Sondra filarsela con il suo migliore amico Jack Ludwig. Lì per lì fu dura ma poi lo scrittore canadese decise di far di corna virtù, romanzò il fattaccio in Herzog e si consolò con un Nobel. Anche Adèle, la bellissima moglie di Victor Hugo, tradì il marito con un amico di famiglia, il critico Charles Augustin de Saint-Beuve. I due si giuravano amore eterno nelle chiese. Una sera Hugo li sorprese mano nella mano, Adèle confessò. Lo scrittore prima pensò di uccidere moglie e amante poi di suicidarsi ma alla fine si lasciò consolare da Juliette Drouet. Impossibile parlare di tradimenti senza citare «il matrimonio troppo affollato» tra il principe Carlo e lady Diana Spencer, che oltre a Camilla Parker-Bowles contava anche i diversi amanti di lei. Eppure, poco dopo le nozze che si celebrarono il 29 luglio di quarant'anni fa davanti alla rivale Camilla e milioni di telespettatori la principessa Grace di Monaco aveva ammonito la giovane principessa: «Coraggio non sarà sempre così: vedrai andrà molto peggio!». Indimenticabile è l'immagine di una Monica Lewinsky che inginocchiandosi al cospetto di Bill Clinton ha rischiato di far crollare la Casa Bianca. Ma, ancora prima di questo sexgate ci furono le tante amanti di John Fitzgerald Kennedy tra le quali anche Marilyn Monroe, sedotta e poi abbandonata tra le braccia del fratello Robert. Tra le donne dei presidenti ne spunta una in più all'epoca di Franklin Delano Roosevelt quando la moglie Eleanor si innamorò della giornalista Lorena Hickok. Anche in Italia i potenti non sono mai stati stinchi di santo: Vittorio Emanuele II sposato con Maria Adelaide non si privò della quattordicenne Rosa Vercellana. Una relazione sgradita persino a Camillo Cavour che gli propose un assegno di 2 milioni di lire dell'epoca per rinunciare alla ragazza ma, in tutta risposta il re intascò i denari e si tenne anche la sua Rosìn, perché «l'è propi 'na gran bèla fija». Alla morte di Maria Adelaide la sposerà. Alcune lettere testimoniano di una relazione tra Sidney Sonnino, ministro e presidente del Consiglio del Regno d'Italia, e sua cognata, la nobildonna piemontese Natalia Morozzo della Rocca, moglie del conte Manfredi Francesetti di Malgrà, i due restarono legati fino al 1907, anno della morte di lei, che cercò invano di separarsi legalmente dal conte. Scandalo lo diede anche un Palmiro Togliatti sposato che nei corridoi di Montecitorio si invaghì della compagna Nilde Iotti di 27 anni più giovane di lui. Sappiamo per certo che il grande Gabriele D'Annunzio aveva numerose amanti, che passava notti impegnative - «ventiquattro ore di orgia possente» si vantava lui - ma che si sia fatto togliere una costola per praticare l'autofellatio fa parte dell'infinità di leggende raccontate sul vate. Preoccupata per il figlio era la mamma di Marcel Proust che stufa di vederlo chiudersi in camera per far l'amore con sé stesso lo supplicò di andare in un bordello. A pagargli la sua prima volta con una donna fu il nonno, tuttavia il giovane Proust era così nervoso che ruppe un vaso e non concluse nulla. D'altronde non erano le femmine a fargli battere il cuore. Scrive Jean-Yves Tadié, autore di diverse biografie di Proust: «Le sue relazioni amorose duravano in media da diciotto mesi a due anni, e il partner doveva essere obbligatoriamente un ventenne. La sua più grande passione l'ha vissuta con il compositore Reynaldo Hahn. Poi ci sarà quella breve e tumultuosa per il suo autista Alfred Agostinelli, che se ne andrà dopo sei mesi con le tasche piene. Nella vana speranza di farlo ritornare, Proust gli regalerà perfino un aeroplano». Il resto è letteratura ma senza adulterio non ci sarebbero stati capolavori come Anna Karenina o Madame Bovary.