Il presidente Dassault, Eric Trappier, in una conferenza stampa tenutasi durante il salone di Farnborough: «Programma paralizzato». Airbus: «Siamo partner, non fornitori».
Il presidente Dassault, Eric Trappier, in una conferenza stampa tenutasi durante il salone di Farnborough: «Programma paralizzato». Airbus: «Siamo partner, non fornitori».Al contrario di quello Anglo-italo-svedese e nipponico chiamato Fcas Tempest, Il programma franco-tedesco-spagnolo per il caccia di sesta generazione (Scaf o Ngf, da Next generation fighter, caccia di prossima generazione) rimane congelato da quasi un mese che, ritardando decisioni importanti, finirà per trasformarsi in un ritardo di anni. Del resto, guardando alla storia dell’aviazione, le alleanze italo inglesi hanno sempre funzionato meglio di quelle franco tedesche. Il programma Dassault-Airbus-Indra avrebbe dovuto entrare nella sua fase successiva alla fine dell'anno scorso, ma è stato bloccato poiché i primi appaltatori, ovvero Dassault Aviation e Airbus Defence and Space, non si sono accordati riguardo la divisione delle commesse di lavoro e delle proprietà intellettuali. Lo ha detto il presidente di Dassault Eric Trappier in una conferenza stampa tenutasi durante il salone di Farnborough (dove era presente soltanto Dassault Systemes) ma dedicata alla presentazione degli utili di metà anno. Trappier ha dichiarato: «Sul caccia di nuova generazione Dassault deve essere il leader incontrastato e abbiamo avuto problemi d’interpretazione tra le due società su che cosa significhi essere il capocommessa, che deve ancora essere chiarito». Dello Ngf va ancora deciso quale azienda costruirebbe il motore, quale il nuovo sistema d'arma e il nome dell’azienda che si occuperà di sviluppare i droni che potranno operare in stormo con il caccia, ma anche i sensori avanzati, la tecnologia stealth e la rete cloud dedicata allo scambio di informazioni per il combattimento aereo. Ma mentre Dassault rappresenta la partecipazione della Francia al programma, Airbus rappresenta la Germania e Indra Systems costituisce la partecipazione del settore spagnolo. Quando il programma Scaf-Ngf fu annunciato, nel 2017, l'obiettivo era di far volare un dimostratore tecnologico entro il 2025.L'anno scorso, quella data è stata spostata al 2027 e ora al 2028. «Abbiamo già perso tre anni in due anni», ha ricordato Trappier, aggiungendo che se queste controversie sulla condivisione del lavoro riemergono periodicamente, alla fine diventerà impossibile completare il programma. I tecnici di Airbus e Dassault, che collaborano tra loro per altri programmi, sostengono che ad accordarsi debba essere la politica e soprattutto chi prende le decisioni sul piano finanziario, poiché per loro lo Ngf, al momento potrebbe essere concretizzato soltanto nel 2040, essendo stata completata soltanto la fase 1A, quella di ricerca di 18 mesi, alla fine dello scorso anno. E poi più nulla. Airbus, da parte sua, sarebbe pronto per andare avanti con la Fase 1B, ma vuole essere riconosciuto come partner del progetto e non soltanto come fornitore. Nel frattempo, il ministro della Difesa francese Sebastien Lecornu ha riconosciuto il blocco del programma davanti alla Commissione per la difesa e gli affari esteri del Senato francese mercoledì 20 luglio, ma ha affermato di essere al lavoro con i suoi omologhi in Germania e Spagna per sbloccare la situazione.
Il toro iconico di Wall Street a New York (iStock)
Democratici spaccati sul via libera alla ripresa delle attività Usa. E i mercati ringraziano. In evidenza Piazza Affari: + 2,28%.
Il più lungo shutdown della storia americana - oltre 40 giorni - si sta avviando a conclusione. O almeno così sembra. Domenica sera, il Senato statunitense ha approvato, con 60 voti a favore e 40 contrari, una mozione procedurale volta a spianare la strada a un accordo di compromesso che, se confermato, dovrebbe prorogare il finanziamento delle agenzie governative fino al 30 gennaio. A schierarsi con i repubblicani sono stati sette senatori dem e un indipendente affiliato all’Asinello. In base all’intesa, verranno riattivati vari programmi sociali (tra cui l’assistenza alimentare per le persone a basso reddito), saranno bloccati i licenziamenti del personale federale e saranno garantiti gli arretrati ai dipendenti che erano stati lasciati a casa a causa del congelamento delle agenzie governative. Resta tuttavia sul tavolo il nodo dei sussidi previsti ai sensi dell’Obamacare. L’accordo prevede infatti che se ne discuterà a dicembre, ma non garantisce che la loro estensione sarà approvata: un’estensione che, ricordiamolo, era considerata un punto cruciale per gran parte del Partito democratico.
2025-11-10
Indivia belga, l’insalata ideale nei mesi freddi per integrare acqua e fibre e combattere lo stress
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In autunno e in inverno siamo portati (sbagliando) a bere di meno: questa verdura è ottima per idratarsi. E per chi ha l’intestino un po’ pigro è un toccasana.
Si chiama indivia belga, ma ormai potremmo conferirle la cittadinanza italiana onoraria visto che è una delle insalate immancabili nel banco del fresco del supermercato e presente 365 giorni su 365, essendo una verdura a foglie di stagione tutto l’anno. Il nome non è un non senso: è stata coltivata e commercializzata per la prima volta in Belgio, nel XIX secolo, partendo dalla cicoria di Magdeburgo. Per questo motivo è anche chiamata lattuga belga, radicchio belga oppure cicoria di Bruxelles, essendo Bruxelles in Belgio, oltre che cicoria witloof: witloof in fiammingo significa foglia bianca e tale specificazione fa riferimento al colore estremamente chiaro delle sue foglie, un giallino così delicato da sfociare nel bianco, dovuto a un procedimento che si chiama forzatura. Cos’è questa forzatura?
Zohran Mamdani (Ansa)
Nella religione musulmana, la «taqiyya» è una menzogna rivolta agli infedeli per conquistare il potere. Il neosindaco di New York ne ha fatto buon uso, associandosi al mondo Lgbt che, pur incompatibile col suo credo, mina dall’interno la società occidentale.
Le «promesse da marinaio» sono impegni che non vengono mantenuti. Il detto nasce dalle numerose promesse fatte da marinai ad altrettanto numerose donne: «Sì, certo, sei l’unica donna della mia vita; Sì, certo, ti sposo», salvo poi salire su una nave e sparire all’orizzonte. Ma anche promesse di infiniti Rosari, voti di castità, almeno di non bestemmiare, perlomeno non troppo, fatte durante uragani, tempeste e fortunali in cambio della salvezza, per essere subito dimenticate appena il mare si cheta. Anche le promesse elettorali fanno parte di questa categoria, per esempio le promesse con cui si diventa sindaco.
Ecco #DimmiLaVerità del 10 novembre 2025. Il deputato di Sud chiama Nord Francesco Gallo ci parla del progetto del Ponte sullo Stretto e di elezioni regionali.







