2018-06-12
Troppo spazio per chi specula sui Btp. La Consob chiede all’Ue nuove soglie
Il presidente Mario Nava si presenta alla Borsa e invita i politici a valutare l'impatto delle loro dichiarazioni sull'andamento dei mercati. Sul debito: «Oggi è permesso shortare per 50 miliardi contro i titoli di Stato».La politica deve rispettare l'indipendenza della Consob e stare attenta alle conseguenze delle proprie azioni o dichiarazioni sui mercati. Con questo monito il nuovo presidente, Mario Nava, debutta al Consob day di fronte alla platea dei vertici della quotate italiane in Piazza Affari, a Milano. «Il rispetto dell'indipendenza della Consob», sottolinea Nava, «e il rispetto dei delicati meccanismi di mercato da parte di tutti gli operatori di mercato e di tutti i decisori politici è essenziale per la stabilità e la prosperità economica del Paese». Il nuovo capo della Commissione avverte che sull'euro non si scherza. A chi gli chiede sulle dichiarazioni di alcuni politici che hanno messo in dubbio la valuta unica risponde: «Io sono il presidente dell'Autorità responsabile per il risparmio degli italiani. Il risparmio degli italiani è espresso in euro e per me non c'è nessunissimo dubbio che l'euro è solido come una roccia». Stesso tono sullo spread, che a sua volta rischia di aumentare i costi per i risparmiatori italiani. «Io credo», avverte, «che i mercati siano una cosa essenziale per la nostra prosperità, ma sono una cosa delicata che bisogna evitare di perturbare».Se con i mercati Nava annuncia di seguire una politica di prevenzione dei comportamenti illegittimi, il nuovo gendarme del mercato italiano chiarisce che non farà sconti di fronte a eventuali intrusioni della politica. «Tutte le democrazie liberali», ricorda, «si fondano su due pilastri: le istituzioni che dipendono dal voto dei cittadini e le istituzioni indipendenti, le cosiddette Authorities, come la Consob, i cui vertici, in Italia, sono nominati con decreto dal Presidente della Repubblica». Questo, evidenzia Nava, garantisce «il meccanismo di pesi e contrappesi essenziale al buon funzionamento delle nostre democrazie di mercato». Il neo presidente non esclude che la Consob possa perfino accendere un faro per manipolazione di mercato dopo le ultime infiammate dello spread e del rendimento del decennale italiano. «Abbiamo visto le notizie di stampa e stiamo guardando a come procedere», si limita a rispondere Nava ai cronisti incalzato sul tema. Nessuna polemica, tuttavia, con il nuovo governo, nonostante non si sia presentato alcun esponente dell'esecutivo al battesimo di Nava in Borsa. «Non mi sento», dichiara, «di criticare se non sono potuti venire, sicuramente avremo una discussione ottima con il governo. Per esempio ho apprezzato moltissimo l'intervista dell'altro giorno del ministro Tria». Un'intervista in cui il nuovo inquilino del Tesoro è sembrato piuttosto prudente sulla gestione dei soldi pubblici. Anche se il tema del debito e soprattutto degli interessi relativi sembra essere destinato ad aprire un nuovo capitolo. La posizione del neo presidente appare molto tecniche al tmepo stesso di matrice quasi anglosassone. Se aggiungiamo che gli anni trascorsi in Europa sono numerosi, c'è da aspettarsi che i prossimi anni di vigilanza sotto la guida di Nava spingeranno per una politica proattiva non solo nei confronti di chi opera in Borsa ma anche nei confronti delle istituzioni di Bruxelles. Anche quando ci sarà da difendere il nsotro stock di debito, cioè i risparmi degli italiani. Il primo obiettivo sembra quello di ridurre lo spazio di manovra per tutti coloro che scommettono contro i nostri Btp e titoli di Stato, cioè shortano. «La soglia dello 0,5% per dichiarare le posizioni ribassiste sui titoli di Stato è troppo alta e andrebbe diminuita», ha detto Nava, aggiungendo che «le posizioni vengono monitorate ogni giorno ma la soglia per quelle sui titoli di Stato è dello 0,5% ed è troppo alta in rapporto allo stock esistente. E una cosa che discutiamo con la Banca d'Italia e che abbiamo segnalato all'Esma», l'autorità europea di sorveglianza dei mercati finanziari. Un passo molto importante che segna un deciso cambio di passo dentro l'autorità della Borsa, soprattutto rispetto alla gestione precedente che si è conclusa con le forti polemiche sui crac bancari.
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