L’unica certezza dei nostri espertoni: comunque vada, The Donald sbaglia
Donald Trump (Ansa)
Per gli editorialisti di punta il risultato non cambia mai. Se l’America non agisce è egoista, se appoggia Gerusalemme è guerrafondaia. In ogni caso il presidente è amico di Putin, anche quando gli rema contro.
Gerusalemme ha operato con un intreccio letale tra informazione digitale, sabotaggio fisico e superiorità tecnologica. L’Iran non ha sfruttato la Rete per proteggersi: l’ha disconnessa. Il divario può solo aumentare.
Gli interventisti come Cruz e Loomer accusano il dissidente Carlson di prendere soldi dal Qatar. E il leader lo definisce «bizzarro». Ma lo stesso delfino Vance ora è in imbarazzo.
Il Papa: «No al fascino delle armi potenti e sofisticate». È un richiamo alla Dottrina sociale della Chiesa, che persegue lo svuotamento di tutti gli arsenali nucleari.