2023-06-10
Su D’Alema faro dei pm colombiani
Massimo D'Alema (Imagoeconomica)
Dopo che la trasmissione d’inchiesta «Sigue la W» ha dedicato un’intera puntata all’indagine facendo ascoltare gli audio di Baffino, la Fiscalía ha chiesto i documenti.L’inchiesta su Massimo D’Alema e Alessandro Profumo, indagati per la tentata compravendita di navi e aerei militari con la Colombia dopo lo scoop della Verità, finisce al centro del dibattito politico anche in Sud America. Tanto che il programma Sigue La W gli ha dedicato un’intera puntata che ha fatto oltre 30.000 visualizzazioni. Sigue la W è un format di approfondimento di La W e Caracol radio. «È il programma che accompagna il tuo pranzo», si legge sul sito ufficiale. «Per due ore affronta denunce, notizie, reportage, con ospiti speciali di grande calibro e personalità internazionali». In diretta, citando ampiamente La Verità, sono stati fatti ascoltare gli audio di Baffino con Edgardo Fierro Flores, capo del gruppo di lavoro per la presentazione di opportunità in Colombia ed ex comandante dei gruppi paramilitari colombiani, già condannato a 40 anni di carcere. Dopo la trasmissione la Fiscalía, l’equivalente delle Procure in Italia, ha richiesto audio e documenti alla trasmissione per approfondire e capire se è stato commesso qualche reato perseguibile in Colombia. Sarebbe al vaglio la posizione di Fierro Flores: la sua pena di 40 anni è stata ridotta grazie a una serie di benefici, ma in caso avesse commesso altri reati i benefici potrebbero essere revocati. Nella registrazione si sente D’Alema dire: «Noi stiamo lavorando perché? Perché siamo stupidi? No, perché siamo convinti che alla fine riceveremo tutti noi 80 milioni di euro. Quindi si può fare un investimento perché l’obiettivo non è quello di avere 10.000 euro per pagare un viaggio adesso ma è alla fine di avere o prendere gli 80 milioni di euro. Questa è la posta in gioco». Più avanti, mentre prosegue la conversazione, D’Alema aggiunge: «Tra alcuni mesi [...] gli amministratori italiani potrebbero cambiare, io spero di no, ma potrebbero cambiare [...]. Dobbiamo concentrare lo sforzo per cercare di concludere questo accordo entro un paio di mesi, almeno un accordo generale, diciamo, poi si vedranno i particolari. [...] Però nello stesso tempo dobbiamo accelerare il negoziato tra Fincantieri e Leonardo e il governo colombiano».Ospite della trasmissione anche il senatore «del popolo», Jota Pe Hernández: «In Colombia non può esistere la corruzione, dobbiamo combatterla da qualunque parte venga», ha commentato. Le rivelazioni della Verità hanno portato all’apertura dell’inchiesta in Italia. Nei giorni scorsi la Digos di Napoli, su disposizioni della Procura partenopea, ha eseguito una serie di perquisizioni nelle abitazioni e negli uffici romani di Alessandro Profumo (nella veste di amministratore delegato di Leonardo), di D’Alema, di Giuseppe Giordo, ex direttore del settore navi di Fincantieri, e di Gherardo Gardo, nella veste di contabile dell’ex premier. Oltre a loro sono indagati anche Umberto Claudio Bonavita, Francesco Amato, Emanuele Caruso e Giancarlo Mazzotta. A tutti viene contestato il reato di corruzione internazionale aggravata, in quanto secondo gli inquirenti avrebbero agito con l’ausilio di un gruppo criminale organizzato attivo in diversi Stati, tra cui Italia, Usa e Colombia. I fatti contestati risalgono a fine gennaio 2022.
Manifestazione a Roma di Ultima Generazione (Ansa)