2022-05-13
Il cloud che Colao aveva promesso segna già un ritardo di cinque mesi
Vittorio Colao (Imagoeconomica)
Nel frattempo marcia veloce la gara parallela di Consip sulla quale il ministero tace.La nuvola di Stato, il cloud digitale, innovazione portentosa promossa grazie ai soldi del Pnrr è già in ritardo di almeno 5 mesi. Dall’ultimo impegno preso dal ministro Vittorio Colao. Era il 4 aprile quando il ministro della Transizione digitale, Vittorio Colao, lanciava l’allarme sulla Pa. «Il 95% dei sistemi digitali della pubblica amministrazione è facile preda degli assalti hacker», spiegava l’ex capo di Vodafone confermando la volontà di chiudere al più presto la partita del cloud nazionale. Il capo di gabinetto del neo ministro, Stefano Firpo, in un evento pubblico all’ambasciata francese di Roma datato maggio ha per primo fissato il paletto. Annunciando per fine giugno l’avvio del polo strategico della Pa. Il riferimento è allo stanziamento dei primi 900 milioni di euro per migrare una serie di attività. Prodromiche all’intero progetto di digitalizzazione che a spanne cuba un investimento di circa 6,7 miliardi di euro. A giugno è intervenuto direttamente Colao. In una intervista ha detto perentorio: «Si parte, entro luglio i primi bandi». Poi si sa, l’estate. Mentre a settembre è stata fissata la nuova scadenza. Entro la fine del 2021 si sarebbe dovuto procedere a pubblicare il bando di gara per la realizzazione del Psn, il Polo strategico nazionale. Giunto l’anno nuovo, sono state confermate le indiscrezioni di una gara-non-gara prevederebbe un coordinamento di Cdp con un ruolo primario di Leonardo e Tim. Bisogna attendere però febbraio per l’avvio dell’iter. Con il solo dettaglio che avendo definito i termini e i parametri del Ppp nei mesi precedenti, tutti gli operatori si attendevano per fine aprile la parola esito e di fatto il lancio dell’operazione. Anzi, il kick off come si dice a Londra. Peccato che ancora si attende. Forse a complicare i piani di Colao c’è l’offerta Fastweb ben rendicontata e secondo talune indiscrezioni connotata da un prezzo alquanto competitivo. Fatto sta che a muoversi nell’ambito cloud c’è solo la maxi gara di Consip, datata 2019, e vinta di recente da Almaviva. O meglio, dal consorzio del gruppo fondato da Alberto Tripi con Engineering e Amazon web services. Si tratta di una gara parallela rispetto al cloud di Colao. Solo che questa marcia veloce e potrebbe anche diventare un benchmark per i passi futuri. Strano che il ministro attento a sventolare le sue scelta non abbia trovato il tempo di celebrare l’avvio di Consip. Vedremo che succederà al ministero della Transizione soprattutto dopo che il capo di gabinetto Stefano Firpo, se le indiscrezioni fossero confermate, avrà lasciato per Assonime. C’è da augurarsi non si ripetano le scelte sullo spazio: delegare fuori confine all’Agenzia spaziale europea.
Leonardo Apache La Russa (Ansa)
Nessuna violenza sessuale, ma un rapporto consenziente». È stata archiviata l’indagine a carico di Leonardo Apache La Russa e l’amico Tommaso Gilardoni, entrambi 24enni, accusati di violenza sessuale da una di ventiduenne (ex compagna di scuola di La Russa jr e che si era risvegliata a casa sua).
Nel riquadro, Howard Thomas Brady (IStock)