2025-11-10
Clandestini fuori controllo
Servizio di «Fuori dal coro» mostra com’è facile arrivare in Italia: aziende compiacenti richiedono stranieri, un connazionale li sceglie e si fa pagare migliaia di euro dall’extracomunitario che, una volta qua, gira incontrollato. Libero di delinquere, come accade ogni giorno. Il Pd in Emilia Romagna chiede più migranti, ma non vuole più curare chi viene dal Sud.Non c’è il due senza il tre e infatti siamo alla terza violenza consecutiva a opera di clandestini. Prima una modella aggredita sul treno tra la Brianza e Milano, un assalto che solo la pronta reazione della ragazza ha evitato si trasformasse in qualche cosa di peggio. Poi una turista trascinata da due stranieri dietro una macchina in centro a Firenze e violentata. Quindi una commessa che a Cantù, mentre la mattina stava iniziando il turno di lavoro, è stata assalita quando si apprestava ad aprire il supermercato. Tutti e tre gli immigrati non avrebbero dovuto trovarsi sul territorio nazionale, perché irregolari e in qualche caso già autori di violenze. Ovviamente, la lista degli stupri compiuti o di quelli tentati potrebbe allungarsi di molto, se solo decidessimo di sfogliare le pagine di cronaca degli ultimi mesi. Del resto, l’ultima statistica del ministero dell’Interno segnala l’aumento dei reati sessuali compiuti da stranieri, nella maggior parte dei casi clandestini. Su dieci violenze denunciate, più di quattro sono opera di extracomunitari, ma se guardiamo al dato della popolazione gli immigrati non rappresentano più del 40 per cento del totale, ma solo il 9. Considerando che gli immigrati provenienti da alcuni Paesi hanno tassi molto più bassi rispetto a quel 40 per cento, significa che esiste una minoranza che è responsabile di gran parte delle violenze e questa minoranza si distingue per due caratteristiche: proviene da alcune zone del mondo e in genere non ha titolo per essere accolta nel nostro Paese, in quanto non ha un permesso di soggiorno, né per lavorare né perché in fuga da una guerra.Ma invece di guardare in faccia un problema che inizia a essere allarmante, l’opposizione e quella parte della magistratura che con la sinistra condivide le stesse idee fanno di tutto pur di non dare il via a una politica di respingimenti e di rimpatri.I clandestini sono chiaramente un pericolo per le persone comuni, ma i compagni - con o senza la toga - si rifiutano di guardare in faccia la realtà, praticando una linea dell’accoglienza che mette a repentaglio la tenuta delle istituzioni (la frase non è mia ma dell’ex ministro Marco Minniti, l’unico che dentro il Pd sembra aver compreso il problema). Invece di fermare gli sbarchi e dare un taglio alle fabbriche di clandestini, cioè a tutte quelle imprese che campano attirando con la promessa di offrire loro un lavoro, si continua a inseguire il sogno di una facile integrazione, quando invece i fatti dimostrano che di facile c’è solo il sistema con cui si aggira la legge, facendo arrivare stranieri non per farli lavorare ma per incassare da loro una sorta di tangente d’ingresso. Come disse tempo fa il boss di Mafia capitale, gli immigrati rendono più della droga. E infatti c’è chi specula e fa affari d’oro, aprendo le porte dell’Italia ai clandestini. Immigrati che appena giunti nel nostro Paese hanno bisogno di tutto. Una volta finiti ai margini, al servizio della criminalità o di un lavoro nero, necessitano di assistenza. Non solo di case, ma anche di welfare e cure. Con il risultato che i pronto soccorso sono intasati e, come ha annunciato di recente l’Emilia Romagna, non c’è posto per altri, come le persone che arrivano dal Mezzogiorno per curarsi. Altro che prima gli italiani o i meridionali: prima gli immigrati. Mentre c’è chi dice, come il cardinale Matteo Zuppi, che senza gli stranieri i servizi e l’industria nazionale non starebbero in piedi, grazie ai migranti per ora abbiamo un aumento delle violenze sulle donne, un incremento delle truffe che consentono ai clandestini di arrivare in Italia, e una diminuzione dell’assistenza sanitaria per quegli italiani che hanno bisogno di farsi curare e sono pronti a salire al Nord. Non male come risultato. E c’è ancora chi pensa che l’immigrazione sia una risorsa.
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