2024-06-18
Città secondarie d'Europa: da Lione a Cork, al di là delle «solite» capitali
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Scegliere una capitale europea come meta di viaggio è più che naturale: le capitali incuriosiscono perché piene di vita, storia e arte. Inoltre sono un po’ il sunto di un Paese, la loro anima.Eppure Roma - per esempio - racconta solo una parte, per quanto fondamentale, della storia d’Italia. Il cuore del Belpaese palpita anche nei borghi, come nelle città secondarie. Ostuni, Campobasso e Aosta. Oppure Bolzano, Sassari e Catania. Ognuna di loro narra un pezzo fondamentale della nostra storia. La stessa cosa vale per l’Europa: non solo Londra e Parigi, Berlino e Madrid. Di seguito, tre interessanti consigli di viaggio fuori dalle solite rotte. Cork (iStock)Irlanda: CorkL’Irlanda non è solo Dublino. Se vogliamo dirla tutta, non è nemmeno scontato che la sua capitale piaccia. Pur partendo dal presupposto che ogni luogo ha un’anima, è difficile entrare in connessione con Dublino, città che risente ancora della tristezza di un’Irlanda che fu e, forse in parte, ancora è.Cork è tutta un’altra cosa. Al di là del suo essere la capitale gastronomica d’Irlanda – etichetta che lascia il tempo che trova –, è la sua solarità a imprimersi sulla retina una volta che vi si mette piede. Così le città del sud in tutto il mondo…Ma cosa vedere in questo colorato porto marittimo tagliato in due dal fiume Lee?Sicuramente il quartiere Shandon, da dove ammirare un gran bel panorama e in cui andare in cerca di negozi di antiquariato e vicoli di letteraria memoria, su cui affacciano casette a schiera un tempo abitate dagli operai e oggi ritenute abitazioni quasi esclusive.L’English Market è un’altra tappa obbligata di un viaggio a Cork: questo mercato coperto si trova all’interno di un palazzo settecentesco proprio nel centro storico. Da ammirare e soprattutto da gustare: il consiglio è di buttarsi su un piatto di uova al burro, tipico della città.St Patrick’s Street: è una delle vie più importanti di Cork, dove passeggiare osservando vetrine ed edifici dallo stile architettonico a sé stante – oltre che un certo numero di pub -, dirigendosi piano piano verso il St Patrick’s Bridge, da cui ammirare il fiume.La chiesa più interessante è la cattedrale di St. Fin Barre’s, dedicata al patrono di Cork. Una struttura a dir poco caratteristica e difficilmente inquadrabile in uno stile preciso. Bellissimi i mosaici e le teste in pietra all’interno della chiesa, così come il giardino che la circonda, immerso in un’atmosfera di silenziosa spiritualità anche grazie alla presenza di un piccolo labirinto, da percorrere con il desiderio di ritrovare la serenità.Se si ama il verde, da non perdere è il Fitzgerald Park, sede del Museo di Cork.DormireThe HATCH Rooms, Copley Street 10: appartamento essenziale, situato in una posizione ottima e con un buon rapporto qualità-prezzo;Gabriel House Guesthouse, Summerhill North, St. Lukes, Cork: bella la struttura e abbondanti le colazioni. Affaccia sulle guglie della cattedrale e sul porto.MangiareGallagher’s Cork, McCurtain Street 32, Victorian Quarter: locale accogliente dove provare il tipico sformato (pie) e la birra locale;Elbow Lane Brew and Smoke House, Oliver Plunkett St, Centre: la carne, qui, è considerata sublime. Basti provare una semplice costata. Lione (iStock)Francia: LioneGli innamorati vanno a Parigi, ma gli eccentrici vanno a Lione. La terza città più popolosa di Francia (dopo la capitale e Marsiglia) è uno scrigno di tesori inimmaginabili.Del resto, a partire dal 1998 è Patrimonio dell’Umanità UNESCO, grazie alla presenza dei suoi quartieri storici.A partire dalla collina di Fourvière, da dove godere del panorama più bello su Lione, ma dove scoprire anche la sua storia. Qui, infatti, si trova il teatro romano, la testimonianza più antica della città. Accanto ad esso sorge un odeon e a compendio di entrambi c’è il museo archeologico de la Civilisation Gallo-Romain, perfettamente inserito nel contesto naturale del luogo. Da non perdere, inoltre, la Basilica di Notre-Dame de Fourvière: immensa ed eclettica. All’interno conserva dei ricchissimi mosaici e una cripta dalle ragguardevoli dimensioni.Il cuore pulsante di Lione è però la Città Vecchia, con i suoi traboules, passaggi “segreti” che un tempo servivano a proteggere le merci dagli agenti atmosferici nel caso in cui mercanti e acquirenti si spostassero da un luogo all’altro della città. Nel tempo questi passaggi assunsero altri ruoli, come quello di luoghi protetti per i partigiani durante la Seconda Guerra Mondiale. Alcuni sono chiusi al pubblico, ma tra quelli aperti consigliamo quelli di Rue St Jean 54 e 27.A Lione spiccano alcune piazze, tra cui Place des Terreaux e Place des Giacobini, entrambe dominate da grandi fontane. Nella prima, soprattutto, è di grande importanza la Fontana Bartholdi, creata dal medesimo scultore della Statua della Libertà.Impossibile non attraversare Place Bellecour, vera anima della città. Si tratta della piazza più grande d’Europa ed è famosa soprattutto per la statua dedicata ad Anthoine de Saint Exupery, autore de “Il Piccolo Principe”, nativo proprio di Lione.DormireHôtel Vaubecour, rue Vaubecour 28, 2ème étage, 2° arrondissement: situato nel centro della città. Signorilità è la parola d’ordine.Bayard Bellecour, Place Bellecour 23, 2° arrondissement: hotel di charme, con arredi d’altri tempi e in posizione perfetta.MangiareAu Petit Bouchon Chez Georges, Rue du Garet 8: da provare la loro quenelle, gnocco ovale tipico della Francia.Agastache Restaurant, Rue Duguesclin 134: ambiente informale e cucina raffinata. Una delle specialità è il collo d’agnello. Salamanca (iStock)Spagna: SalamancaPochi la scelgono. Peccato, perché Salamanca è una città bellissima e quando ci si va non si può non chiedere a sé stessi come mai nessuno ne parli poi tanto.Si comincia da Plaza Mayor, cuore di Salamanca e sicuramente una delle più belle piazze d’Europa, specialmente al tramonto: la pietra arenaria giallo scuro di cui sono fatti i suoi edifici si scalda ulteriormente, tanto da aver conferito a Salamanca l’appellativo di “città dorata”.È facile vedere i giovani seduti a terra a chiacchierare o a studiare. La Spagna funziona così ed è per questo che la amiamo.Pilastri della città sono la Catedral Nueva e la Catedral Vieja, in Plaza de Anya. Se la prima è grandiosa e ricchissima di elementi gotici, rinascimentali e barocchi, la seconda langue nella sua romanica semplicità.Altro luogo iconico di questa città universitaria, oltre che Patrimonio Unesco dalla fine degli anni ’80, è il Puente Enrique Estevan, ponte romano che attraversa il Rio Torres. Di sera è ancor più affascinante.DormireHotel Microtel Placentinos, Placentinos 9: mobili di legno e pareti di granito. Questo hotel caratteristico si trova a poca distanza dalle maggiori attrazioni della città.Sercotel Puerta de la Catedral, Plaza Juan XXIII, 5: adiacente alle cattedrali e a 100 metri dall’Università.MangiareRestaurante El Mesón de Gonzalo, Pl. del Poeta Iglesias, 10: bel ristorante. Una delle loro specialità sono gli zampetti di maiale.Mesón Los Faroles, C. de Van Dyck, 26: tapas in tutte le salse, da accompagnare con dell’ottimo sidro.
«Murdaugh: Morte in famiglia» (Disney+)
In Murdaugh: Morte in famiglia, Patricia Arquette guida il racconto di una saga reale di potere e tragedia. La serie Disney+ ricostruisce il crollo della famiglia che per generazioni ha dominato la giustizia nel Sud Carolina, fino all’omicidio e al processo mediatico.
Ecco #DimmiLaVerità del 14 ottobre 2025. Ospite Alessandro Rico. L'argomento di oggi è: " Il successo di Donald Trump in Medio Oriente".