2020-08-23
Il governo dei segreti inconfessabili
Questo è il governo dei misteri, il meno trasparente che ci sia capitato negli ultimi anni. Non solo Giuseppe Conte (che guarda caso si tiene stretta la delega sui servizi segreti) ha rimesso il sigillo sulla strage di Ustica, occultando per altri nove anni la verità sulla fine di 81 persone a bordo dell'aereo dell'Itavia partito da Bologna, ma ogni giorno nasconde qualche cosa. Già, non ci sono solo i documenti confidenziali che potrebbero gettare piena luce su uno dei misteri (...)(...) italiani, riscrivendo la storia del terrorismo in Italia e definendo il ruolo di alcuni movimenti che hanno operato nel nostro Paese e di cui i nostri 007 erano a conoscenza, ci sono anche cose più terra terra, che riguardano la vita di tutti i giorni. Un esempio? Beh, i verbali del Comitato tecnico scientifico durante i giorni più bui dell'emergenza sanitaria provocata dall'epidemia di coronavirus. Nonostante appaia chiaro anche a un bambino che quelle carte dovrebbero essere messe a disposizione dell'opinione pubblica per consentire a ogni italiano di valutare come sia stata affrontata la situazione, a oggi larga parte dei documenti rimane secretata. E dire che c'era stato un solenne impegno del governo a renderli pubblici, in modo che non ci fossero ombre. Invece, dopo che si è scoperto come la zona rossa per i paesi della Bergamasca fosse stata richiesta fin dal 3 marzo, senza che però l'esecutivo decidesse alcunché, gli altri verbali sono rimasti curiosamente coperti. Niente pubblicazione, nessuna anticipazione alla stampa: nonostante l'interesse fosse evidente, anche a seguito delle polemiche e delle accuse di mancato intervento che hanno persino portato all'iscrizione nel registro degli indagati del presidente del Consiglio e di diversi ministri, le carte sono rimaste top secret, meglio custodite del terzo segreto di Fatima.Ma non c'è solo questo. Un mistero avvolge anche il bando di gara per la fornitura dei mitici banchi a rotelle, quelli che dovrebbero consentire agli studenti di fuggire al coronavirus. Nonostante la scuola sia prossima all'apertura e sebbene siano da tempo state assegnate le forniture, tanto che il ministro dell'Istruzione, Lucia Azzolina, assicura che non ci saranno ritardi nell'inizio delle lezioni, i nomi dei vincitori del maxi bando (l'appalto vale alcune centinaia di milioni) ancora non si conoscono. Perché la fornitura di mobili alla pubblica amministrazione debba essere un segreto di Stato non è chiaro. Il super commissario Domenico Arcuri, quello che ai tempi delle mascherine chirurgiche era super loquace, ora tace. Tutti zitti anche al ministero della Pubblica istruzione e pure a quello dell'Economia che pure, dovendo sganciare i soldi, dovrebbe avere qualche competenza. E dire che, trattandosi di denaro pubblico e di bandi dell'amministrazione statale, l'accesso agli atti dovrebbe garantire piena trasparenza. Al contrario, sulla suddetta fornitura sono calate le tenebre, quasi che i nominativi dei fortunati vincitori di un bando di gara pubblico siano cosa da custodire nel massimo riserbo, pena disturbare la concorrenza.Tuttavia, il governo dei misteri, quello che ha per presidente del Consiglio un uomo di diritto ma soprattutto di rovescio, non nasconde solo i verbali del Comitato tecnico scientifico e delle assegnazioni di forniture pubbliche. Nel silenzio generale riesce a celare anche un decreto per l'autorizzazione della tecnologia cinese sulle reti 5G di Tim. Come è noto, da tempo gli americani, che sono nostri partner e dei quali siamo alleati all'interno della Nato, stanno combattendo una battaglia contro la silenziosa penetrazione di Pechino nelle infrastrutture tecnologiche. In pratica, secondo gli Usa, i cinesi, grazie al controllo delle reti informatiche, potrebbero raccogliere informazioni sensibili, tali da mettere a repentaglio la sicurezza nazionale. Bene, e che fa Giuseppe Conte, premier di un governo giallorosso a maggioranza pentastellata, ossia parto di un movimento che si dimostra molto sensibile al fascino del Dragone? Zitto zitto prepara un Dpcm, ossia un decreto che non passa né dal Parlamento né dal Consiglio dei ministri, per dare luce verde ai cinesi, spalanca loro le porte delle nostre reti informatiche. Nessuno, oltre alla Verità, ha raccontato un'operazione che rischia non solo di compromettere i nostri rapporti con gli americani, ma anche di mettere a repentaglio informazioni riservate. Un paio di ministri (Lorenzo Guerini e Vincenzo Amendola, cioè Difesa e Rapporti con l'Europa, entrambi del Pd) si sarebbero opposti. Tuttavia, su una vicenda che rischia di incidere pesantemente sul futuro del Paese sembra essere stata posta una cappa di piombo, che impedisce di fare chiarezza. Da ultimo il governo dei misteri, ossia un esecutivo di cui fa parte un movimento che dello streaming aveva fatto una promessa, giurando che tutto sarebbe stato in diretta, ancora non è riuscito a ottenere che siano resi pubblici tutti i nomi dei parlamentari che hanno ottenuto il bonus per chi è stato penalizzato dal coronavirus. Lo scandalo, guarda caso scoppiato proprio a ridosso della votazione sul referendum per la riduzione dei parlamentari, finora ha colpito qualche onorevole leghista, ma quando si è cominciato a parlare di deputati della sinistra, curiosamente la vicenda si è inabissata nei meandri della burocrazia e della privacy. Con la scusa della riservatezza dei dati personali tra poco ci nasconderanno anche le stangate e gli imbrogli, che pure di questi tempi sono tanti. Del resto, che c'è da stupirsi? All'inizio dell'emergenza Covid Conte parlò dell'ora più buia. Certo, non aveva spiegato che sarebbe stato lui a spegnere la luce. Ma, forse, conoscendolo, c'era da aspettarselo.
Il primo ministro del Pakistan Shehbaz Sharif e il principe ereditario saudita Mohammed bin Salman (Getty Images)
Riyadh e Islamabad hanno firmato un patto di difesa reciproca, che include anche la deterrenza nucleare pakistana. L’intesa rafforza la cooperazione militare e ridefinisce gli equilibri regionali dopo l’attacco israeliano a Doha.
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