2019-01-29
Che autogol di Fi sugli immigrati. Sbarchi fermi e elettori infuriati
Lo show di Stefania Prestigiacomo proprio mentre si vedono i risultati del pugno duro sugli arrivi, cuore del programma di centrodestra: solo 155 da inizio anno. E sui social è un coro contro la giravolta.Una bomba e un bersaglio. Stefania Prestigiacomo, deputata siciliana di Forza Italia, eletta in parlamento per la prima volta nel 1994, non poteva non immaginare cosa avrebbe provocato il suo blitz di domenica sulla Sea Watch 3. «Non sono certo passata a sinistra, ma da giorni c'è una nave di fronte a casa mia con 47 disperati a bordo. E io che faccio? Sto a guardare? Io sono salita sulla nave poche ore dopo che il presidente Berlusconi aveva detto alla radio che se dipendesse da lui “quei 47 li avrebbe fatti sbarcare subito". Quindi sono in perfetta sintonia con il mio presidente». Una giustificazione «debole» che non ha convinto molti del suo stesso partito a cominciare dal vice presidente Antonio Tajani che ha preso le distanze definendo l'azione «una iniziativa personale, di una madre, di cui Berlusconi non sapeva nulla. Noi manteniamo fermezza contro l'immigrazione illegale e clandestina». Una giustificazione da cui traspare un notevole imbarazzo e forse, proprio perché Tajani non «attacca» l'ex ministro, il partito esplode e mostra le contraddizioni interne sul tema immigrazione.E pensare che Forza Italia, insieme a Lega, Fratelli d'Italia e Noi con l'Italia, ha firmato «Un programma per l'Italia», il manifesto elettorale del centrodestra per il 4 marzo 2018 ovvero quello che il ministro dell'Interno Matteo Salvini, come ripete spesso, «sta rispettando». Nel programma, infatti, nel capitolo 5 «Più sicurezza per tutti» sono indicati i capisaldi sulla questione immigrazione: ripresa del controllo dei confini; blocco degli sbarchi con respingimenti assistiti e stipula di trattati e accordi con i Paesi di origine dei migranti economici; piano Marshall per l'Africa; rimpatrio di tutti i clandestini; abolizione dell'anomalia solo italiana della concessione indiscriminata della sedicente protezione umanitaria mantenendo soltanto gli status di rifugiato e di eventuale protezione sussidiaria. Esattamente quello che prevede il decreto Sicurezza e che a guardare i numeri sta dando i primi risultati: rispetto al 2018, quando al Viminale c'era Marco Minniti, questo gennaio sono sbarcati oltre 3.000 migranti in meno. Sono infatti 155 i migranti approdati sulle nostre. «I dati smentiscono chi sostiene che il Pd aveva bloccato gli sbarchi. Noi stiamo facendo di più e meglio. Per la prima volta i rimpatri sono superiori agli arrivi», ha commentato Matteo Salvini. Oltre alla Prestigiacomo ad aver dimenticato l'impegno sulla sicurezza secondo Salvini è Gianfranco Miccichè che su Facebook ha scritto: «Bravissima Stefania! Io davvero non riconosco più tanti miei colleghi di Fi che hanno preso le distanze da questo gesto di umanità». Poi l'ex premier Enrico Letta: «Reagisco e invito a reagire contro la campagna di odio scatenata contro Stefania #Prestigiacomo. Colpevole di #reatodiumanità». Ma se per la vicepresidente della Camera Mara Carfagna «non ha violato la legge come sostiene Salvini», per Giovanni Toti, governatore della Liguria, quel blitz «non è stato un'ispezione ma un'azione di opposizione e provocazione alle politiche del governo». Per Maria Stella Gelmini - pur definendo legittima l'azione - «la linea politica e il sostegno alle azioni di contrasto all'immigrazione clandestina non cambiano». Diplomatico Alessandro Cattaneo: «Quanto fatto o detto da colleghi sulla vicenda Sea Watch, all'inseguimento di Pd o LeU, non trova la mia condivisione». Molto dura Alessandra Mussolini su Twitter: «Ormai si preferisce Fratoianni a Salvini. Mi dispiace dire 'l'avevo detto». Anche Giorgia Meloni (Fdi) la attacca: «L'alleanza buonista in cerca di plausi da parte di Macron e della Merkel: dalla sinistra a Forza Italia, tutti sulla Sea Watch». «Cattivo» il commento del senatore di FdI Ignazio La Russa: «È inutile meravigliarsi o attaccare Prestigiacomo. Posso testimoniare che è stata coerente col suo pensiero, noto sin da quando era ministro nel governo Berlusconi. Che poi le sue convinzioni possano aver creato danni ai partiti del centrodestra e oggi a Forza Italia ancorché risaputo non consente di accusarla di vanità ma semmai di perseveranza (diabolica o umana poco importa). Unico dubbio: avrà verificato sulla nave quanti sono realmente i minorenni e quanti quelli che dicono di esserlo?». Però, chi non giustifica affatto Prestigiacomo e la confusione degli azzurri sono gli elettori che minacciano addirittura l'addio al Cav. Piogge di critiche sugli account di Fi: «Ma che state combinando ragazzi?? stiamo dando l'idea di un partito allo sbando...Silvio se ci sei batti un colpo!!!» oppure «da quale parte pendete (politicamente parlando). Destra o sinistra?»; «un partito serio la prende per mano e l'accompagna alla porta! Voi non avete neppure idea del danno di immagine ha avuto Fi... poi lamentiamoci se arriviamo al 5%...»; oppure «Prestigiacomo deve dimettersi, Berlusconi la deve cacciare». E poi: «Tristezza... che fine ingloriosa. Siete sodali con il Pd. Gli Italiani se ne ricorderanno»; «Addio partito alla deriva in tutti i sensi. Onore ed onorato di stare con Giorgia Meloni»; «Vergogna, sinistroidi camuffati»; «Ho perso la fiducia in voi!». E per finire: «la Prestigiacomo fa più vergogna della Boldrini...», oppure «la Prestigiacomo è del Pd».