2025-01-10
«Ho chiesto il Corano. Pensavo di poter morire»
Il primo podcast di Cecilia Sala: «Ho riso due volte. Leggevo gli ingredienti del pane».«Sono confusa e felicissima, mi devo riabituare, devo riposare, questa notte non ho dormito per l’eccitazione e la gioia. Quella precedente per l’angoscia». A poche ore dal suo ritorno in Italia Cecilia Sala ha raccontato i suoi giorni nel carcere di Evin, a Teheran, in una puntata del suo podcast, Stories, per la piattaforma Chora media, intervistata dal direttore Mario Calabresi. «Non mi è stato spiegato il motivo dell’isolamento e non è stata minacciata in alcun modo la mia incolumità fisica, ma ho preso in considerazione la possibilità di perdere la vita», ha detto. Con commozione ha aggiunto: «Ci sono persone che sono in carcere in Iran da moltissimo tempo. Penso a loro moltissimo. Uno dei momenti più complicati è stato pensare a come avrei detto che mi avrebbero liberata alla donna con cui sono stata insieme in cella negli ultimi giorni e che sarebbe rimasta lì. C’è il senso di colpa dei fortunati». A questo proposito, Calabresi le ha chiesto per cosa era stata arrestata la sua compagna di cella. Ma se in un primo momento la Sala ha detto che forse non poteva dirlo per sicurezza, poi ha risposto che si trattava di un’oppositrice del regime. La giornalista ha raccontato che la cosa che più ha desiderato era un libro, «un’altra storia in cui mi potessi immergere e che non fosse la mia», rivelando di aver chiesto il Corano in inglese (e non la Bibbia come alcuni giornali italiani hanno scritto), «pensando potesse essere il libro facile da ottenere in una prigione della Repubblica islamica». Questo malgrado le avessero portato via anche gli occhiali. «Non vedo senza le lenti e senza gli occhiali e gli occhiali non me li hanno mai dati fino agli ultimi giorni perché sono pericolosi, perché puoi spaccare il vetro e usarli per tagliarti» ha spiegato, «Non ho potuto scrivere e non ho potuto avere una biro per lo stesso motivo, perché si può trasformare in un’arma però non mi hanno dato neanche le lenti a contatto». E in quel tempo passato nel silenzio «a contare i giorni» Cecilia Sala ha ammesso: «Ho fatto anche previsioni molto negative su quale potesse essere il mio destino lì dentro, non avrei mai pensato che sarei stata liberata così presto». Molti i passaggi toccanti: «Ho riso due volte in cella di isolamento. La prima volta che ho visto il cielo e poi quando c'era un uccellino che ha fatto un verso buffo». «A un certo punto mi sono ritrovata a passare il tempo, a contare i giorni, a contare le dita, a leggere gli ingredienti del pane che erano l’unica cosa in inglese».
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.