2023-12-05
Casarini dettava pure le leggi ai dem grazie a una rete di deputati amici
Matteo Orfini e Nicola Zingareti (Ansa)
Durante il governo giallorosso, l’ex Tuta bianca «spingeva» emendamenti pro migranti. Ed esortava i suoi: «Concentriamoci sul Pd, di Leu la maggioranza se ne frega». Tra gli interlocutori spicca il ruolo di Matteo Orfini.L’incendiario Luca Casarini, alla fine della sua carriera, è diventato un pompiere, anzi un perfetto esponente del Pd. Il tutto per riuscire a far crescere la sua creatura, l’associazione di promozione sociale Mediterranea saving humans e, di conseguenza, la compagnia armatoriale privata, la Idra social shipping dell’amico Beppe Caccia, di cui l’ex leader delle Tute bianche è ufficialmente dipendente, ma nei fatti, come annotano gli investigatori, ideatore, nonché amministratore di fatto insieme a Caccia e all’imprenditore Alessandro Metz. Il 26 settembre 2020 girano a Casarini un’intervista del deputato di Liberi e uguali, Erasmo Palazzotto, fatta dal giornalista Giansandro Merli, intitolata «Continuità con Salvini. C’è un problema politico». In quel momento al governo ci sono i giallorossi, ma per il parlamentare, che partecipava alle missioni di Mediterranea, la linea nei confronti del soccorso ai migranti non è mutata: «È cambiato lo stile, ma l’obiettivo è rimasto quello del vecchio esecutivo: fermare la flotta civile. Intanto la gente continua a morire in mare».Caccia non è soddisfatto e scrive a Casarini: «Il mona di Giansandro rilancia anche via Twitter l’intervista di Erasmo. Fagli una telefonata per ringraziare per il pezzone, ma anche per chiarirgli che ambiguità su Palazzotto non fa bene a Med». Casarini scrive: «Ottimo lavoro. Grazie! Vi suggerisco però di concentrarvi di più su membri del Pd che sostengono Med: primo per evitare che si dica che siamo una nave di partito (troppa internità di parlamentari dentro Med non ci fa bene), secondo perché le contraddizioni sono lì, Giuditta Pini, Matteo Orfini, etc. Ricordandoci che di Leu non gliene frega un cazzo alla maggioranza, di pezzo del Pd a Zingaretti sì».Poi ha un sussulto: «Su questa storia del rapporto tra Med e i garanti parlamentari che però votano la fiducia al governo che fa anche i lager in Libia farei volentieri un’intervista. Senza rete».I garanti «politici» a cui fa riferimento sono quelli che hanno permesso all’associazione di ottenere un mutuo chirografario del valore di circa 520.000 euro, erogato il 23 gennaio 2020 da Banca etica. I loro nomi? Gli allora deputati del Pd Orfini, Pini (nel direttivo di Mediterranea), Gennaro Migliore, Luca Rizzo Nervo, Fausto Raciti, Massimo Ungaro, Luca Pastorino, Vincenza Bruno Bossio, il fondatore di Sinistra ecologia e libertà ed ex governatore della Puglia Nichi Vendola, la verde Rossella Muroni, il senatore dem Francesco Verducci e l’ex collega Francesco Laforgia, i già parlamentari (alcuni rieletti nel 2022) di Sinistra italiana Nicola Fratoianni, Loredana De Petris, Giuseppe De Cristofaro, il già citato Palazzotto, gli europarlamentari Pietro Bartolo (ex sindaco di Lampedusa) e Massimo Smeriglio e il consigliere regionale lombardo di +Europa-Radicali Michele Usuelli.Casarini, come avete letto, ogni tanto non sembra entusiasta di questi compagni di viaggio, ma deve far buon viso a cattivo gioco. In particolare sembra che lui e i suoi abbiano un rapporto stretto con Orfini, ex braccio destro di Matteo Renzi.Per esempio, Casarini il 6 luglio 2019 inoltra questo messaggio: «Tutto avocato a Salvini. A Palazzo Chigi non vedono palla». E spiega: «Questo mi scrive Orfini al quale ho chiesto di intervenire su Conte».Ma quando il governo giallo-verde cade, Casarini & C. possono già contare su diversi parlamentari per far passare emendamenti favorevoli, ma soprattutto preparati dalla ciurma della Mare Jonio, come si evince dalle carte sequestrate dalla Procura di Ragusa.Il 9 novembre del 2020, Casarini invia a Caccia un aggiornamento sugli emendamenti presentati da alcuni deputati di sinistra al decreto-legge sull’immigrazione e la protezione internazionale e complementare, in corso di conversione alla Camera. In quei giorni le proposte di modifica sono al vaglio della commissione Affari costituzionali, e Casarini sembra aver tolto la storica tuta bianca per sostituirla con un abito da lobbista che cura gli interessi della categoria delle Ong. L’ex no global invia all’amico Caccia un file con gli emendamenti proposti dall’Associazione studi giuridici sull’immigrazione (Asgi), poi inoltra un messaggio, tra Erasmo Palazzotto e Rossella Muroni, entrambi di Leu.Il giorno dopo, 10 novembre, Casarini invia al socio un secondo file, che contiene la bozza dei 12 emendamenti dei parlamentari membri di un intergruppo. L’ex tuta bianca ne evidenzia 3 a Caccia, predisposti da Orfini, Muroni e dallo stesso Palazzotto, copiandone il testo direttamente nella chat. Quello dell’ex presidente del Pd chiede «l’abrogazione dell’individuazione dei Paesi di origine sicuri» indicati in un decreto legislativo del 2008, per evitare troppi paletti ai richiedenti asilo. L’emendamento della Muroni ripristinerebbe «il quadro giuridico preesistente al decreto legge 113/2018», varato da Salvini, eliminando le sanzioni per le navi delle Ong che entrano in acque territoriali italiane senza autorizzazione. Palazzotto chiede invece una modifica al testo della nuova legge in discussione. I tre emendamenti in quelle settimane saranno poi effettivamente depositati e discussi dai deputati della commissione Affari costituzionali.
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.