2024-05-18
La Casa Bianca manda un avvertimento all’Italia per fermare le macchine cinesi
Vedant Patel (Getty Images)
Gli Stati Uniti stringono la tenaglia sul Dragone: in arrivo dazi pure sulle gru. Allarme Aie sulle «tensioni» sui metalli critici.«Gli Usa danno il benvenuto agli investimenti e agli scambi che promuovono una crescita e uno sviluppo sostenibile e responsabile, ma chiediamo in tutti i casi la necessità di enfatizzare la trasparenza, la sostenibilità finanziaria, pratiche sostenibili e la protezione della sicurezza nazionale e dei dati per assicurare benefici agli Stati Uniti, all’Italia e alle altre parti. E questa è una cosa che non abbiamo sempre visto negli investimenti e nelle pratiche commerciali della Cina», ha dichiarato giovedì scorso il vice portavoce del dipartimento di Stato, Vedant Patel, rispondendo a una domanda sulle importazioni di auto elettriche cinesi in Italia.Un messaggio chiaro degli americani sia a Stellantis, sia alla cinese Dongfeng. Il gruppo controllato dagli Elkann ha infatti chiuso nei giorni scorsi l’accordo con il partner Leapmotor che da settembre porterà le sue auto in nove Paesi europei tra i quali l’Italia con una rete di 200 venditori (e i punti vendita arriveranno a 500 entro il 2026) e con un’intesa che prevede l’acquisizione del 21% di Leapmotor per circa 1,5 miliardi. Inoltre, il colosso dell’auto cinese Dongfeng (in mandarino significa «Vento dell’Est») sta trattando con il governo italiano per aprire una fabbrica da 100.000 veicoli l’anno (Paolo Berlusconi la accompagna sul mercato italiano, investendo nel 10% di Df Italia, il rivenditore ufficiale dei suv elettrici di lusso del gruppo). Non solo. Dongfeng avrebbe chiesto al governo anche di poter utilizzare i porti di Taranto e Brindisi per importare batterie made in China per gli impianti italiani. Tutto questo mentre la Casa Bianca ha lanciato l’affondo contro il made in China e impone dazi su 18 miliardi di dollari di prodotti importati, dalle auto elettriche alle celle solari, passando per i semiconduttori e le batterie più avanzate. Il presidente Joe Biden ha annunciato anche l’intenzione di imporre tariffe del 25% sulle gru ship-to-shore (Sts) di fabbricazione cinese e su altri settori strategici con l’obiettivo di limitare le pratiche commerciali sleali della Cina. In ballo c’è un problema di sicurezza informatica e di intelligence. Già a marzo 2023 un’inchiesta del Wall Street Journal aveva rivelato che i funzionari Usa sono sempre più preoccupati che le gigantesche gru di fabbricazione cinese che operano nei porti sparsi nel Paese, compresi quelli utilizzati dai militari, possano fornire a Pechino un possibile strumento di spionaggio. Alcune fonti del Pentagono avevano paragonato le gru ship-to-shore realizzate dal produttore cinese Zpmc a un «cavallo di Troia» perché contengono sensori sofisticati in grado di registrare e tracciare la provenienza e la destinazione dei container, suscitando preoccupazioni che la Cina possa acquisire informazioni sul materiale spedito dentro o fuori gli Stati Uniti per supportare le operazioni militari americane in tutto il mondo. Le gru potrebbero anche fornire un accesso remoto a qualcuno che cerca di interrompere il flusso di merci. A fine febbraio di quest’anno Biden ha firmato un ordine esecutivo, seguito da una serie di procedure federali obbligatorie, per aumentare la sicurezza informatica dei porti americani, rafforzando l’autorità del dipartimento della Sicurezza interna e della Guardia costiera per affrontare il cyber risk nel settore marittimo. Il comitato per la sicurezza nazionale della Camera Usa afferma di aver scoperto uno schema di installazioni di dispositivi sospetti sulle gru Sts di costruzione cinese presenti in quasi tutti i porti container americani. Di certo, Zpmc afferma di controllare circa il 70% del mercato globale delle gru e di aver venduto le sue attrezzature in più di 100 Paesi. Un dazio Usa del 25% sulle gru cinesi è probabilmente abbastanza alto da rendere le gru di produttori europei, coreani, giapponesi e di altri Paesi asiatici costruite al di fuori della Cina competitive dal punto di vista dei costi rispetto alla Zpmc che oggi consegna regolarmente ordini di quattro o più gru ai terminal statunitensi entro 18 mesi e in alcuni casi in meno di 12 mesi. Fonti del settore affermano che i porti e i terminal statunitensi sono preoccupati sia per il modo in cui otterranno le gru in modo tempestivo, sia per i costi nel caso in cui Zpmc venga esclusa dal mercato. Nel frattempo, l’Agenzia internazionale per l’energia (Aie) teme «tensioni» sull’approvvigionamento globale di minerali e metalli critici (come rame, litio o nichel utilizzati per condurre elettricità o nelle batterie dei veicoli elettrici, nelle turbine eoliche e nei pannelli solari), essenziali per la transizione energetica, e incoraggia l’aumento degli investimenti per riuscire a limitare il riscaldamento climatico a 1,5 gradi entro la fine del secolo. L’agenzia richiama l’attenzione anche sulla necessità di diversificazione dell’offerta perché «più della metà del processo di produzione del litio e del cobalto avviene in Cina e il Dragone domina l’intera catena di produzione della grafite», utilizzata sia nelle batterie sia nell’industria nucleare.
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.