2022-05-09
Caro Gualtieri, il premio agli abusivi è aberrante
Roberto Gualtieri (Imagoeconomica)
Caro Roberto Gualtieri, caro sindaco di Roma, noto con piacere che a lei è tutto perdonato. Quando al Campidoglio c’era Virginia Raggi ogni cinghiale avvistato per le vie della capitale finiva in prima pagina e su tutti i tg nazionali, accompagnato da un coro di indignazione.Ora i cinghiali arrivano a frotte fin alle soglie del Colosseo, si fanno largo in direzione piazza Navona, razzolano indisturbati aspettando di accedere alla Fontana di Trevi, senza che nessuno faccia un plissé. Anche le buche per le strade di Roma: se le ricorda? Prima della sua elezione erano un problema nazionale. Adesso al massimo sono un problema per chi ci cade dentro. Perché le buche sono sempre lì, ma non fanno più notizia. Vietato disturbare il manovratore, soprattutto se sta manovrando per conto del Pd.Così gliele perdonano tutte. Lo staff faraonico con decine di persone al seguito? Perdonato. Gli aumenti ai dirigenti? Perdonati. L’assurda proposta di un bonus ai netturbini contro l’assenteismo? Perdonata e archiviata. La gaffe del video di presentazione per l’Expo 2030 con un erroraccio di inglese («My names is Roma»)? Perdonato. L’altro giorno il collega Luca Telese ha raccontato con un commovente post sui social che la sua mamma sta aspettando da un mese di essere cremata, ma il servizio comunale è nel caos nonostante l’estorsione che pratica ai parenti dei defunti: 936 euro per ogni cremazione, con un ricarico sui costi (150 euro) del 600%. «Roba da narcos», ha commentato Telese. Se ci fosse stata ancora la Raggi ne sarebbe nato un caso. Invece non ne parla nessuno.Ho capito che lei è un uomo fortunato, caro Gualtieri. Le perdonano tutto. Da professore di storia è diventato (si fa per dire) esperto di economia. Ha guidato il ministero delle finanze nel governo giallorosso senza lasciare tracce memorabili (a parte quella volta che disse: «Il Mes influisce sul debito pubblico però non influisce sul debito pubblico», è stato uno dei suoi momenti migliori). Poi si è fatto eleggere sindaco di Roma dicendo (Omnibus, La7, 17 giugno 2021) che non avrebbe fatto l’inceneritore e poi l’ha proposto. E noi siamo contenti che l’abbia proposto. A tal punto che siamo disposti pure noi a perdonarle tutto. Ma proprio tutto. Anche le bugie. Anche le gaffe. Anche quando collocò Terni nel Lazio (del resto lei è professore di storia, mica di geografia). Tutto le perdoniamo. Persino quando suona Bella Ciao alla chitarra. Però, abbia pazienza, una cosa proprio non riusciamo a perdonargliela. Ed è la proposta di concedere, a chi occupa una casa, la residenza nella medesima casa occupata. Se passa questa mozione, infatti, un abusivo potrà ottenere dal Comune un «premio» per aver infranto tutte le regole. Un riconoscimento ufficiale dell’illegalità. Perfetto, no? Avanti di questo passo, allora, perché non proporre anche una tessera a punti per i rapinatori dei supermercati (se ne svaligi dieci, ti danno il kit di coltellini in omaggio)? O perché non proporre uno spazio ufficiale a Porta Portese, sponsorizzato dal Comune, per gli spacciatori di droga più efficienti? Sarebbe un bel messaggio. E così se a Roma qualcuno si ostinasse a credere ancora nelle regole, capirebbe al volo che rivolgersi a lei, caro sindaco, è del tutto inutile. Meglio chiedere aiuto ai cinghiali.