2021-07-24
Caro Draghi, non si convince la gente con slogan che servono a far paura
Il premier ha paragonato i non vaccinati a dei potenziali assassini. E ha sostenuto che il siero ferma i contagi. La prima frase è una grossa forzatura che risponde a esigenze politiche. La seconda purtroppo non è vera Da «whatever it takes» a «ricordati che devi morire». Ci si aspettava il solito Mario Draghi, pragmatico e concreto, capace di far trionfare il buon senso sugli opposti estremismi, e invece è spuntato fuori un Savonarola dei vaccini, millenarista a sorpresa, che cavalca l'onda della demonizzazione, quasi fosse un Burioni qualsiasi (quello che l'altro giorno godeva nel pensare ai non vaccinati «agli arresti domiciliari, chiusi in casa come sorci»). «Chi non si vaccina muore e fa morire», ha detto il premier, equiparando di fatto chi non si è ancora fatto pungere a un assassino. Ma se così fosse, cioè se davvero il presidente del Consiglio fosse convinto che i non vaccinati sono degli assassini, delle bombe chimiche, dei terroristi in libera uscita, ebbene, allora bisognerebbe come minimo metterli agli arresti domiciliari, secondo il pacato e scientifico suggerimento di Burioni. In effetti: impedire agli assassini di andare al cinema e in palestra, come misura restrittiva, non è un po' poco? Evidentemente Draghi non lo pensa, sa benissimo che i non vaccinati non sono degli assassini. E allora resta da capire perché, abbandonando il suo tradizionale aplomb, abbia scelto questa frase così forte e questi toni catastrofistici. Certo ci sono le ragioni politiche: siccome nel Consiglio dei ministri aveva dato una botta a Conte sul tema della giustizia, aveva bisogno di darne una altrettanto forte a Salvini per pareggiare i conti. Non a caso ieri gran parte dei giornali titolavano gongolanti sullo «schiaffo a Salvini». Ma è possibile una persona così avveduta come il premier metta in gioco questioni tanto delicate per un bieco giochetto di equilibri politici? Sarebbe oltre modo rischioso. Anche perché se davvero si vogliono convincere i tanti perplessi e indecisi, questo è il metodo peggiore: alzare i toni porta infatti a radicalizzare lo scontro, facendo vincere gli estremisti come dimostra la manifestazione spontanea subito scattata a Torino. Migliaia di persone in piazza e La Stampa che notava stupita: toh, guarda, a protestare non ci sono quelli con l'anello al naso e l'orbace, ma persone civili e persino rappresentanti della gauche cittadina… E quindi la domanda è: perché Draghi, che usa sempre parole appropriate, questa volta ha scelto di usare parole così esagerate? Solo perché voleva sistemare il leader della Lega? Possibile? O davvero pensa che il modo migliore per convertire un no vax sia dargli dell'assassino? Basterebbe un po' di psicologia da cioccolataio (con tutto il rispetto per i cioccolatai) per capire che non funziona. Così come ci vorrebbe poco a capire che permettere al generale Figliuolo di chiedere le liste degli insegnanti che non si vaccinano, manco fosse Walker Texas Ranger, non è il modo migliore per convincere i riluttanti. Al massimo, è il modo migliore per esacerbare gli animi. Cosa di cui non c'è gran bisogno visto che tra un po' passerà per fine intellettuale persino chi propone la ghigliottina per i non vaccinati, mentre si compilano le liste di proscrizione di chi si limita a dire «ragazzi, ma non stiamo esagerando un po'?». Per carità: può essere che quella di giovedì, per Draghi, sia stata solo una pessima giornata. Capita a tutti. Persino ai «migliori», che a volte finiscono per comportarsi da peggiori. E la dimostrazione la si è avuta su un'altra frase pronunciata in conferenza stampa dal premier: «Il green pass», ha detto, «dà garanzie di stare con persone non contagiose». In altre parole: se ti vaccini, non ti contagi. E questa, per dirla tutta, è una solenne fake news, cioè una balla sesquipedale, pronunciata da un presidente del Consiglio durante una conferenza stampa istituzionale. Lo sanno tutti: se ti vaccini, ti puoi contagi e puoi contagiare. Non finisci all'ospedale, molto probabilmente. Non crepi, si spera. Ma ti puoi contagiare. L'Istituto superiore della sanità ha addirittura dichiarato (20 luglio 2021) che quando aumentano le vaccinazioni «si verifica l'effetto paradosso per cui il numero assoluto di infezioni può essere simile tra i vaccinati rispetto ai non vaccinati». In percentuale no. Ma in numero assoluto sì. È ovvio: ci possono essere più infezioni tra i vaccinati che tra i non vaccinati, se questi ultimi sono minoranza. E allora perché Draghi ha pronunciato quella frase spericolata? Non si dicono bugie in conferenza stampa; non si dicono bugie da presidente del Consiglio, tanto più se si usano le bugie come predellino per affermazioni da tregenda sulla morte, che è sempre un argomento piuttosto delicato. Negli Stati Uniti il presidente Biden ha fatto un'affermazione simile, seppur più cauta, e la Cnn (dico: la Cnn) l'ha pubblicamente e immediatamente smentito. Da noi, invece tutta l'informazione, come al solito, è appecoronata, applaude gaudente: che bello, Draghi ha dato uno schiaffo a Salvini, e sono tutti contenti. Pazienza se ha detto cose false. Pazienza se ha detto cose sbagliate. Forse porterà più vaccinati (come vorrebbe), ma di sicuro porterà più scontri e incomprensioni. Più ferite nel Paese. E nessuno (o meglio: pochi, troppo pochi) che si chiede perché se il presidente del Consiglio ha tanta fiducia nel green pass non comincia a usarlo per i suoi appuntamenti istituzionali. Perché per entrare alla conferenza stampa che annunciava l'entrata in vigore del green pass, il green pass non è bastato per entrare in sala (i giornalisti hanno dovuto pure fare il tampone). E perché, se il green pass è ritenuto necessario per accedere a un cinema o a una palestra, non è invece ritenuto necessario per accedere alla Camera dei deputati o in Senato o a Palazzo Chigi o almeno al ministero della Salute. Forse che a Palazzo Chigi e al ministero della Salute c'è qualcuno che «vuol morire o far morire»? Non vogliono «la garanzia di stare con persone non contagiose»? E allora, per coerenza, il green pass sia obbligatorio in tutte le sedi istituzionali e in tutti i palazzi della politica. Da subito. Almeno questo, Draghi lo faccia. Ne va della sua credibilità. Lo faccia subito. E poi torni in sé, se ci riesce.
Lo ha dichiarato il presidente del Consiglio europeo in occasione del suo incontro con il premier greco Kyriakos Mitsotakis.
Antonella Bundu (Imagoeconomica)
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