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Cara Kallas, lei è una Mogherini senza lacrime, né soldi, né acuti

Cara Kallas, lei è una Mogherini senza lacrime, né soldi, né acuti
Kaja Kallas (Ansa)

Cara Kaja Kallas, cara alta rappresentante della politica estera europea, le scrivo questa cartolina per esprimerle la mia solidarietà. Non capisco infatti come mai quei pappamolle di Paesi europei non le abbiano dato i soldi necessari a comprare armi agli ucraini. Come fanno a non capire che fomentare la guerra è fondamentale ora che si sta trattando la pace?

La storia della famiglia nel bosco accende i riflettori sul sistema degli allontanamenti. In Italia ci sono oltre 33.000 bambini tolti ai genitori. Ne parlano la professoressa Vincenza Palmieri e l'avvocato Angelo Di Lorenzo.

Dalle favelas all’Europa. L’espansione dell’impero dei narcos brasiliani
La maxi retata nelle favelas di rio de Janeiro del novembre 2025 (Ansa)
  • Alcune cellule del famigerato Comando Vermelho sono operative in Portogallo. In tre anni il flusso di cocaina verso il Vecchio continente è cresciuto del 35%.
  • I porti di Paesi come Sierra Leone, Senegal e Gambia sono sempre più cruciali per il passaggio della droga.
  • L’esperto Antonio Nicaso: «L’uso sempre più sistematico di società di facciata e paradisi fiscali segna una discontinuità. Le autorità non hanno molto tempo per contenere questi sviluppi».

Lo speciale contiene tre articoli.

Franco Berrino: «Anche io censurato sui vaccini Covid»
Franco Berrino (Ansa)
Il medico, colonna all’Istituto nazionale dei tumori: «Follia somministrarli senza sorveglianza attiva. Oggi molti indizi fanno pensare che abbiano aumentato la mortalità. Le riviste scientifiche obbediscono a ordini».

«Si chiama Il nostro veleno quotidiano e vuole riecheggiare un po’ “il nostro pane quotidiano”, che non è più buono come una volta» spiega Franco Berrino parlando del suo ultimo libro. Berrino è un’istituzione all’Istituto nazionale dei tumori di Milano, dove ha diretto il Dipartimento di medicina preventiva e predittiva occupandosi di epidemiologia dei tumori e dello sviluppo del registro dei tumori in Italia.

(Ansa)

Il ministero degli Esteri «dal primo gennaio sarà anche un ministero economico». È la riforma della Farnesina spiegata dal titolare del dicastero, Antonio Tajani, ieri a Torino nel corso degli Stati Generali di Forza Italia sul commercio internazionale. «Le nostre ambasciate – ha sottolineato il vicepremier prima di partecipare ai lavori – si dovranno trasformare sempre più in piattaforme per favorire le nostre esportazioni e le nostre imprese. Ho deciso di fare una rivoluzione al ministero degli Esteri. Dal primo gennaio cambierà tutto. Per la prima volta nella storia d’Italia il ministero degli Esteri avrà una testa politica ma anche una testa economica».

«Il ministero – ha spiegato Tajani – diventerà un punto di riferimento per tutti gli imprenditori italiani che lavorano al di là dei confini nazionali. Ho dato disposizione a tutte le ambasciate italiane nel mondo di applicare questo concetto».

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