La Sardegna proroga il «monopolio» al vettore tricolore, che in 3 mesi perde 220 milioni. La low cost a luglio riparte con i voli.
La Sardegna proroga il «monopolio» al vettore tricolore, che in 3 mesi perde 220 milioni. La low cost a luglio riparte con i voli.Cosa sta succedendo in Italia al mercato del trasporto aereo? L'emergenza Covid-19 prima o poi finirà e l'Italia si trova con una compagnia di bandiera nel caos, con la Sardegna che ha prorogato il monopolio della continuità territoriale proprio all'Alitalia e il rischio che saltino i collegamenti, o in alternativa che il low cost di Ryanair si mangi tutto il mercato. In attesa dei 3 miliardi promessi dal governo per la costituzione della newco, ieri il commissario unico, Giuseppe Leogrande, in audizione al Senato, ha detto che Alitalia ha registrato un «crollo vertiginoso del fatturato a marzo, consolidatosi ad aprile». Per il mese di marzo il calo è stato del 71% e del 90% circa ad aprile. A causa della flessione dei ricavi, ha aggiunto il direttore generale, Giancarlo Zeni, l'azienda ha accusato un «risultato operativo negativo per 220 milioni nel primo trimestre» mentre per l'intero 2019 il rosso era stato di 502 milioni. La compagnia dovrebbe raggiungere un equilibrio economico e in ritorno ai livelli di 20 milioni di passeggeri solo nel 2022 e ferma restando l'incertezza legata all'evoluzione dell'epidemia. Intanto, la low cost Ryanair ha annunciato proprio ieri che ripristinerà il 40% dei suoi voli dal primo luglio con l'implementazione di misure sanitarie. La decisione è soggetta all'abolizione delle misure restrittive sui voli all'interno della Ue imposte dai governi per far fronte alla pandemia di coronavirus. Il vettore irlandese prevede, dunque, di operare 1.000 voli al giorno per il 90% delle destinazioni servite prima della crisi sanitaria. E nel frattempo il chief commercial officer, David O'Brien, ha detto che, se la Commissione europea dovesse approvare gli aiuti pubblici ad Alitalia, Ryanair farà appello contro la decisione. Alitalia copre il 20% del traffico aereo italiano, mentre Ryanair il 28%. Alitalia è una compagnia romana, noi siamo più italiani di loro», ha aggiunto ieri O'Brien. Pronto a mangiarsi fette di mercato mentre a farsi carico della ex compagnia di bandiera sarà probabilmente una triangolazione tra ministeri: i primi 500 milioni arriveranno dal ministero dello Sviluppo economico, che resta in partita solo per la fase propedeutica al lancio della newco. Al ministero dell'Economia, o più probabilmente a una sua controllata, toccherà invece provvedere alla dote della nuova società, per 3 miliardi. Il ministero dei Trasporti sarà infine incaricato di sottoscrivere un contratto di servizio con la nuova Alitalia, «ai fini della prestazione di servizi pubblici essenziali di rilevanza sociale, e nell'ottica della continuità territoriale», per la durata di cinque anni. E proprio i voli da e per la Sardegna sono un altro nodo da sciogliere. Il 17 aprile scorso è scattata la proroga del regime di continuità territoriale aerea da e per la Sardegna con scadenza il 24 ottobre prossimo. I collegamenti saranno coperti solo da Alitalia. La compagnia di bandiera, che già operava su Alghero e Cagliari, si è aggiudicata infatti la procedura di emergenza adottata per sopperire al passo indietro di Air Italy, ora in liquidazione. L'attuale regime, in ogni caso, in base agli accordi non potrà andare oltre il 31 dicembre, quando, per volare con tariffe agevolate servirà un nuovo bando che deve mettere a punto la Regione. Alitalia ha dunque il monopolio assoluto nonostante le incertezze per il futuro stesso della ex compagnia di bandiera. Colpa di un errore politico: la Regione Sardegna doveva predisporre un bando di gara e invece ha deciso di fare una proroga per tutto il 2020. Nell'isola, intanto, c'è chi si è sempre opposto fermamente anche in tribunale. Come Andrea Caldart, amministratore della PeopleFly che realizza voli charter con jet noleggiati da aziende specializzate: «Con due sentenze a nostro favore, una del Tar Sardegna e l'altra del Consiglio di Stato» racconta Caldart alla Verità «sono riuscito a dimostrare questo monopolio e a veder riconosciuto il nostro diritto di fare libera impresa privata, ma nei fatti nulla è cambiato per la pluralità di offerta. Che non c'è. Dopo aver chiesto invano di essere ricevuto, o quantomeno ascoltato, dall'ex ministro dei Trasporti, Danilo Toninelli e anche da Luigi Di Maio, il 30 gennaio del 2019 ho presentato un esposto alla Procura di Cagliari ma l'indagine è stata archiviata. Anche perché la Procura ha previsto come ipotesi di reato di truffa anziché indagare come mi aspettavo per peculato e abuso d'ufficio. Quindi arriviamo alla fase in cui la Regione Sardegna fa due determine a chiamata diretta per prorogare, per la quarta volta, l'esecuzione della continuità territoriale per Alitalia concedendole di avere in mano da tutti e tre gli aeroporti sardi, le connessioni tra la Sardegna, Roma Fiumicino e Milano Linate. Un monopolio che uccide lo sviluppo delle imprese sarde e lo sviluppo del territori. Dove sono finiti i 18 milioni dati a ottobre dell'anno scorso ad Alitalia dalla Regione Sardegna? Il mio obiettivo, è avere la libertà dei cieli sardi e italiani perché tutte le aziende che sono in grado di garantire il trasporto devono poter volare, se Alitalia non può più senza avere soldi dallo Stato».
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(IStock)
Ira Pd per il divieto di educazione sessuale alle medie: «Valditara e Roccella siano auditi dalla bicamerale sul femminicidio». Proibendo l’indottrinamento, il ddl impedisce de facto agli «esperti» di avere finanziamenti.