2024-02-11
Calenda sfida il Pd: portiamo «Jaky» in Aula
Antonio Misiani e Elly Schlein (Imagoeconomica)
La mossa di Azione. I dem frignano per Pomigliano, dimenticando l’immobilismo ai tempi della fusione.Pd e Azione si accorgono solo ora che bisogna fare qualcosa per salvare lo stabilimento Stellantis di Pomigliano d’Arco. Ieri, subito dopo l’iniziativa nella cittadina campana voluta dal Pd per salvaguardare i lavoratori dello stabilimento, è intervenuto Carlo Calenda sui social per chiedere a Elly Schlein del Pd di mobilitarsi contro John Elkann, capo di Exor, nonché l’uomo che ha ceduto Fca ai francesi all’interno di un rapporto poco paritetico tra Italia e Francia. «Bene Schlein, chiediamo insieme che Elkann, a cui lo Stato ha dato la garanzia pubblica, venga audito dalle Commissioni parlamentari. Sei d’accordo?», ha chiesto indirettamente sui social Carlo Calenda alla numero uno del Pd. Dal canto suo, anche il Pd ieri si è mosso per chiedere al governo che faccia qualcosa per salvare la fabbrica campana. Un po’ tardi, però. Perché il Partito democratico pare aver fatto ben poco ai tempi della trattativa che ha comportato la nascita del gruppo Stellantis.Lo stesso Antonio Misiani, viceministro dello Sviluppo economico ai tempi della fusione tra Fca e Psa e presente ieri a Pomigliano ha ricordato, in merito alla crisi degli stabilimenti di Pomigliano e Mirafiori, che quello che doveva essere un matrimonio paritario, alla fine non lo è stato e non lo è. Ma il Pd e lo stesso Misiani cosa hanno fatto ai tempi della trattativa che ha portato di fatto l’ex Fiat in Francia? Non molto.Non se ne deve essere accorta nemmeno la segretaria del Pd, Elly Schlein, che, sempre ieri, ha inviato un messaggio all’iniziativa pubblica organizzata dal suo partito a Pomigliano, dove erano presenti i vertici locali del partito, alcuni consiglieri regionali, il senatore e commissario campano Antonio Misiani, il sindaco di Napoli e della Città Metropolitana, Gaetano Manfredi, Fulvio Bonavitacola, vicepresidente della Giunta regionale e i parlamentari Marco Sarracino e Piero De Luca.«Questo è il messaggio che vorrei lasciarvi dal Pd», ha detto nel videomessaggio. «Le prospettive dello stabilimento di Pomigliano non sono una vicenda di dimensione locale ma nazionale e si inseriscono nel più complesso quadro del futuro di un settore strategico come l’automotive per il nostro Paese», ha aggiunto. «Chiediamo con determinazione che il governo convochi Stellantis e i sindacati per aprire subito un confronto, per assicurare impegni precisi sull’occupazione e ragionare sui modelli, gli investimenti, gli impianti, la ricerca e lo sviluppo nel nostro Paese. Allo stesso tempo il governo deve mettere in campo una strategia per rilanciare l’intero comparto, a partire proprio dalla componentistica, che è un settore fondamentale, interconnesso con le altre economie europee, che merita di essere valorizzato e sostenuto». Schlein ha quindi chiesto al governo di cambiare «atteggiamento, noi siamo assolutamente a disposizione per lavorare insieme per un bene più grande, che è il futuro di questo settore e dell’industria italiana».Che ci sia una certa anarchia all’interno del Pd lo dimostra anche l’intervento di Piero De Luca, ieri presente durante la vertenza che si è tenuta a Pomigliano. Il figlio del governatore della Campania, scavalcando i suoi, ha annunciato una mobilitazione al fianco dei lavoratori.«Il Partito democratico si batte per difendere il sacrosanto diritto al lavoro di migliaia di lavoratrici e lavoratori. L’incontro di stamattina (ieri, ndr) lo testimonia», ha detto De Luca. «Il nostro obiettivo è aiutare a salvaguardare il sito di Pomigliano per difendere l’occupazione e la tenuta di un sito industriale strategico per il Sud e per l’intero Paese. Un’eventuale riduzione o chiusura della produzione produrrebbe un danno sociale drammatico incalcolabile, tenuto conto anche delle ricadute sul sito di Pratola Serra e sulle oltre 400 industrie dell’indotto collegate. Il governo è stato finora completamente assente su questa vicenda ed in generale sulle politiche industriali. Ha fatto solo propaganda ma nessuna azione concreta. Il nostro Paese non si difende scrivendo Made in Italy nella denominazione del Ministero delle Imprese, ma con interventi economici e strategie efficaci. Chiediamo che il governo intervenga subito, convocando l’azienda, per un piano industriale serio e concreto. Non c’è tempo da perdere».Anche il governatore della Campania, Vincenzo De Luca (e padre di Piero) ha invitato il governo a muoversi nei giorni scorsi. «La transizione ecologica potrebbe, quindi, rendere obsolete le due realtà industriali (quella di Pomigliano e Pratola Serra). Per questo motivo apriamo una vertenza con il governo, perché tra due anni sarà troppo tardi: ci diranno che non siamo competitivi», spiega. Tutto vero, ma il tempo non c’era nemmeno quando il Pd non ha mosso un dito nel corso della trattativa che ha portato oltralpe la prima azienda del Paese.
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.