
Regione Liguria subissata dalle mail degli animalisti, dopo l’ok alla proposta leghista: «È una barbarie, ci ritroveremo con bestie ferite che vagheranno in agonia ore e ore».In un’epoca in cui l’innovazione tecnologica sembra avere preso il sopravvento, in Liguria si potrà tornare a cacciare, non solo col fucile, ma anche con arco e frecce. Lo prevede un emendamento presentato dal consigliere Alessio Piana della Lega e approvato la notte tra il 25 e 26 luglio scorsi durante la seduta di bilancio in Consiglio regionale. L’arco, quindi, è stato inserito come strumento venatorio per la caccia di selezione. Il documento prevede anche l’introduzione della caccia di selezione per cervi e mufloni, specie che tuttavia sul territorio sono presenti in poche decine di esemplari in aree limitate. Una presenza non invasiva, secondo le associazioni ambientaliste, tale da non giustificare la misura. Inoltre, si estende il periodo di caccia a daini e caprioli, cuccioli compresi, mentre si potrà puntare ai cinghiali senza vincoli stagionali, un’opzione che solleva interrogativi sulla sostenibilità e sulle conseguenze per l’ecosistema locale. In Italia la caccia con l’arco è consentita e normata dalla legge quadro nazionale numero 157 del 1992. Le singole Regioni hanno poi la possibilità di normare ulteriormente l’attività venatoria sul proprio territorio.L’introduzione dell’arco come strumento di caccia non è piaciuta affatto alle associazioni animaliste, ma anche a tanti cittadini che hanno subito risposto inviando decine di email contenenti una lunga lettera alle caselle di posta dei consiglieri regionali della Liguria. Si tratta di una vera e propria protesta multimediale che sta coinvolgendo animalisti e attivisti di tutto il Paese che esprime un netto disappunto per una scelta che secondo i contestatori è una «barbarie legalizzata», ribadendo che «il mondo non è più nella preistoria, e che almeno qualche base di etica comune dovrebbe sussistere. Non si dovrebbe infliggere a nessuno della sofferenza non necessaria». Entrando poi nello specifico, i cittadini aggiungono nella mail che «i cacciatori con l’arco non sono tutti campioni olimpici ed è fin troppo facile ipotizzare situazioni con animali trafitti da una freccia che vagano e agonizzano anche per giorni. Con l’avvento di Internet, poi, non è neanche difficile trovare documentazione fotografica sul punto. C’è un motivo, ed è la maggiore efficacia e precisione, per cui i moderni fucili hanno sostituito i vecchi archibugi, gli archibugi hanno sostituito le spade e le frecce, e le spade e le frecce hanno sostituito le clave. Fino a che punto di barbarie vogliamo tornare indietro nel tempo?». Oltre alle numerose email, i contestatori hanno anche lanciato una petizione online, che in poche ore ha già raccolto più di 3.000 firme, contro quella che definiscono una «proposta scellerata che favorirà una gratuita mattanza».
Imagoeconomica
Altoforno 1 sequestrato dopo un rogo frutto però di valutazioni inesatte, non di carenze all’impianto. Intanto 4.550 operai in Cig.
La crisi dell’ex Ilva di Taranto dilaga nelle piazze e fra i palazzi della politica, con i sindacati in mobilitazione. Tutto nasce dalla chiusura dovuta al sequestro probatorio dell’altoforno 1 del sito pugliese dopo un incendio scoppiato il 7 maggio. Mesi e mesi di stop produttivo che hanno costretto Acciaierie d’Italia, d’accordo con il governo, a portare da 3.000 a 4.450 i lavoratori in cassa integrazione, dato che l’altoforno 2 è in manutenzione in vista di una futura produzione di acciaio green, e a produrre è rimasto solamente l’altoforno 4. In oltre sei mesi non sono stati prodotti 1,5 milioni di tonnellate di acciaio. Una botta per l’ex Ilva ma in generale per la siderurgia italiana.
2025-11-20
Mondiali 2026, il cammino dell'Italia: Irlanda del Nord in semifinale e Galles o Bosnia in finale
True
Getty Images
Gli azzurri affronteranno in casa l’Irlanda del Nord nella semifinale playoff del 26 marzo, con eventuale finale in trasferta contro Galles o Bosnia. A Zurigo definiti percorso e accoppiamenti per gli spareggi che assegnano gli ultimi posti al Mondiale 2026.
Elly Schlein (Getty images)
I dem vogliono affondare la riforma Nordio ma dimenticano che alle ultime elezioni politiche assicuravano la creazione di un nuovo «tribunale» disciplinare per i magistrati. Se lo fa il governo, però, è da boicottare.
«Proponiamo di istituire con legge di revisione costituzionale un’Alta corte competente a giudicare le impugnazioni sugli addebiti disciplinari dei magistrati e sulle nomine contestate». La citazione sopra riportata non proviene da un documento elettorale del centrodestra o da un intervento pubblico del guardasigilli Carlo Nordio, bensì dal programma elettorale del Pd alle elezioni politiche del 2022. Eppure, nonostante questo, durante l’approvazione della riforma della giustizia varata dal centrodestra, i dem, contrari al pacchetto di modifiche varato dalla maggioranza, hanno lanciato strali anche contro questo punto, dimenticandosi che era parte del loro programma. «Si vuole costituire una magistratura giudicante e una magistratura requirente come due corpi separati e culturalmente distanti, selezionati da due concorsi diversi, con due Csm distinti e con un’Alta corte disciplinare che risponde a logiche esterne alla magistratura stessa.
Papa Leone XIV (Ansa)
Nel commentare la dichiarazione dei vescovi Usa sull’immigrazione, il pontefice ha ribadito il diritto a controllare i confini. I media francesi hanno omesso il passaggio.
Papa Leone XIV ha risposto ai giornalisti che si trovavano a Castel Gandolfo martedì sera e si è espresso su vari argomenti: la pace in Ucraina, le stragi in Nigeria, i suoi progetti di viaggi apostolici per il 2026 e anche delle sue abitudini quando soggiorna a Villa Barberini. Tra temi trattati c’era anche la gestione dell’immigrazione negli Stati Uniti. Come scritto da Vatican News, il Santo Padre ha commentato la dichiarazione sui migranti pubblicata, giovedì scorso, della Conferenza episcopale statunitense.






