2023-10-12
Boeri indagato per turbativa d’asta
L’archistar coinvolto nell’inchiesta sulla nuova biblioteca di Milano. Avrebbe favorito studi di progettazione con cui aveva rapporti di lavoro: trovate fatture per 117.000 euro.Scoppia «architettopoli» a Milano. E di mezzo c’è il pluripremiato architetto del Bosco verticale, ovvero Stefano Boeri, ex candidato alle primarie di centrosinistra a Milano nonché presidente della Triennale ma, soprattutto, potenziale prossimo candidato a sindaco del capoluogo lombardo. «Sono tranquillo e confermo la mia completa disponibilità a collaborare con le autorità competenti per fornire tutte le informazioni in mio possesso, al fine di chiarire una situazione che trovo incredibile», ha commentato Boeri.L’inchiesta, condotta dalla guardia di finanza e coordinata dall’aggiunto Tiziana Siciliano, vuole fare chiarezza sul bando da 102 milioni di euro per la realizzazione della Biblioteca europea di informazione e cultura (Beic) - vinto dagli studi Onsite (capogruppo), Baukuh e Sce Project - che dovrebbe sorgere nell’area di Porta Vittoria a Milano grazie ai fondi del Pnrr, nel 2026. Boeri è indagato per turbativa d’asta e false dichiarazioni insieme con un altro architetto, Cino Zucchi. Entrambi erano stati designati, in rappresentanza del Comune, commissari giudicatori nella procedura del progetto per la realizzazione della Beic. Oltre a loro sono indagati anche Angelo Lunati, Giancarlo Floridi e Manuela Fantini, i primi due titolari dello studio Onsite mentre la terza è presidente del consiglio di amministrazione di Sce Project, in rapporti di lavoro con lo studio Boeri Architetti, confermati da 9 fatture («debito/credito» scrivono i pm ) per un importo pari a 117.000 euro. Lunati e Floridi sono anche ricercatori nel dipartimento del Politecnico di Milano dove insegnano Boeri e lo stesso Zucchi. I rapporti durano da anni, su progetti portati avanti a Milano ma anche a Tirana, in Albania. Ieri le fiamme gialle hanno effettuato le prime perquisizioni sia negli studi di architettura sia a Palazzo Marino. È stato Emilio Battisti, architetto ultraottantenne e consigliere dell’Ordine, a dare lo spunto alla Procura di Milano a indagare sul concorso di progettazione. Battisti aveva già spiegato lo scorso anno che qualcosa non andava in quel concorso dove era stato sconfitto Michele De Lucchi, architetto considerato vicino al sindaco Beppe Sala, noto per la progettazione di alcuni padiglioni a Expo 2015. Secondo Battisti, che aveva partecipato nel 2001 con lo studio Bolles Wilson alla realizzazione della biblioteca, il concorso presentava una vistosa anomalia. La commissione giudicatrice presieduta da Boeri e Zucchi, infatti, era appunto in rapporti professionali con i vincitori.Secondo le regole, questo potenziale conflitto di interesse andrebbe comunicato al responsabile del procedimento nel momento di pubblicazione della giuria. Nessuno lo ha fatto. Sopratutto non lo hanno fatto né Boeri né Zucchi che, secondo i magistrati, avrebbero mentito sulla mancanza di un conflitto di interesse. Battisti ha fornito altre informazioni ai pm. Tra queste , il fatto che Pier Paolo Tamburi, uno dei titolari dello studio Baukuh, è stato redattore della rivista Domus dal 2005 al 2007, quando il direttore era Boeri. Non solo. Nel 2011 Boeri è stato anche presidente della giuria del concorso per la Casa della memoria, vinto proprio da Baukuh. E ancora. Tamburelli nel 2019 fu incaricato proprio dalla Triennale di Milano per il programma di mostre di architettura. Per Battisti c’è anche «la storica collaborazione con lo studio di strutturisti Sce Project, del raggruppamento vincitore del concorso Beic, che insieme allo studio Boeri ha realizzato in passato il complesso Rcs a Milano, la stazione di Matera e starebbe lavorando, sempre a Milano, al Bosconavigli e a un complesso residenziale di pregio a Tirana».C’è poi il capitolo Zucchi che avrebbe condiviso con lo studio Onsite la progettazione «di una social housing a Settimo Torinese» e nel 2017, «in occasione della visione degli scali ferroviari di Milano, Onsite e Baukuh, erano stati invitati a collaborare al progetto Seven Beautiful Orchard proprio di Zucchi.
(Ansa)
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Carlo Nordio, Matteo Piantedosi, Alfredo Mantovano (Ansa)