2020-03-17
Boccia rinvia il voto, ma i fan di Bonomi vogliono chiudere la partita
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Carlo Bonomi e Vincenzo Boccia (Ansa)
Proteste e malumori per la decisione dell'attuale presidente di posticipare il consiglio al 16 aprile da parte di chi appoggia il presidente di Assolombarda nella corsa a Confindustria. Licia Mattioli non si ritira. Ritorna a circolare l'ipotesi di una proroga per l'attuale numero uno di viale dell'Astronomia, come già anticipato dalla Verità.Confindustria temporeggia sulla nomina del nuovo presidente che sarebbe dovuta avvenire settimana prossima, 26 marzo. Come aveva già riportato La Verità, infatti, tra i corridoi di viale dell'Astronomia da tempo si ragiona sulla possibilità di prolungare di qualche mese la presidenza di Vincenzo Boccia. Ora è stata trovata una misura temporanea, di rinvio del voto al 16 aprile in modo tale da confermare l'elezione del nuovo presidente il 20 maggio. Ad annunciarla è stato lo stesso Boccia ieri a componenti del consiglio, spiegando che «la delicata situazione che il Paese sta vivendo, che tutti noi stiamo vivendo, coglie il Sistema in un momento di particolare sensibilità: questo ci impone più di sempre senso di responsabilità e consapevolezza delle priorità». Il problema è che il tema potrebbe riproporsi molto presto, già la prossima settimana, quando l'emergenza coronavirus non sarà ancora risolta. Anche perché gli imprenditori impegnati nella corsa alla presidenza, Carlo Bonomi e Licia Mattioli, sono più che mai occupati in questo momento nel fronteggiare l'emergenza, sia sul fronte confindustriale sia su quello legato alle rispettive attività imprenditoriali. Gli imprenditori sono in questi giorni si stanno organizzando per salvare le aziende e gli ordini. Quindi in molti vedono la sfida di Confindustria solo sullo sfondo di una crisi economica che rischia di essere devastante. Non a caso, Boccia ha ricordato che «trattandosi di una votazione che riguarda persone, le nostre regole interne sono tanto chiare quanto inderogabili nell'imporre la modalità di voto a scrutinio segreto» e che, sottinteso, quello online rischierebbe di mettere in dubbio la privacy. Insomma la scelta di Boccia appare in linea con le esigenze degli industriali. Chi invece preme per andare subito al voto sono i sostenitori di Bonomi, come Michelangelo Agrusti, presidente di Confindustria Pordenone, che ieri all'Agi spiegava come nel mondo confindustriale, specialmente del Nord Italia, c'e' chi ritenesse fosse sbagliato il rinvio del voto. «Secondo me ci sono ancora tutti gli elementi per votare come previsto il 26 marzo» diceva Agrusti. «E' possibile avere un voto garantito, che tuteli la segretezza. E poi non e' detto che a metà aprile questa situazione sia risolta». In realtà dietro il timore dei sostenitori di Bonomi c'è il rischio che il presidente di Assolombarda possa alla fine perdere la partita contro la Mattioli. Del resto le pressioni perché la vicepresidente piemontese di ritirasse sono fallite. I sostenitori di Bonomi danno per sicura la vittoria, ma in realtà i voti all'interno del consiglio sono ancora molto poco definiti. E Mattioli potrebbe alla fine spuntarla. Chissà quando.
Jose Mourinho (Getty Images)