2024-10-14
Blitz dei tank israeliani in base Unifil: 15 feriti
Irruzione dei carri armati dell’Idf a Ramyah, Benjamin Netanyahu avverte l’Onu: «Evacuate tutti i caschi blu». Giorgia Meloni e Guido Crosetto: «Attacchi inaccettabili». Il capo di Stato maggiore della Difesa, Luciano Portolano: «Regole d’ingaggio non sono proporzionali ai compiti assegnati».Tensione tra Onu e Israele alle stelle. L’Unifil ha accusato l’esercito israeliano di aver violato una sua postazione e aver bloccato una delle sue operazioni.«Questa mattina presto», si legge nel comunicato ufficiale diramato ieri, «i peacekeeper di una postazione Onu a Ramyah hanno osservato tre plotoni di soldati dell’Idf attraversare la linea blu in Libano. Intorno alle 4.30 del mattino, mentre i peacekeeper erano nei rifugi, due carri armati Merkava dell’Idf hanno distrutto il cancello principale della postazione e sono entrati con la forza». I soldati israeliani avrebbero poi chiesto ripetutamente alla base di spegnere le luci ma, di fronte alle proteste dei rappresentati Onu, si sarebbero ritirati dopo circa 45 minuti. Qualche ora più tardi, intorno alle 6.40, i peacekeeper della stessa postazione hanno segnalato l’esplosione di diversi colpi 100 metri più a Nord. Nonostante indossassero le maschere protettive, 15 di loro hanno subito effetti, tra cui irritazioni cutanee e reazioni gastrointestinali, dopo che il fumo è entrato nel campo.Ieri, il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, ha chiesto ad António Guterres il ritiro delle forze Onu dal Sud del Libano: «È giunto il momento di rimuovere l’Unifil dalle roccaforti e dalle aree di combattimento di Hezbollah», ha affermato in una dichiarazione registrata in cui si è rivolto al segretario generale delle Nazioni Unite. «L’Idf lo ha chiesto ripetutamente e ha avuto ripetuti rifiuti, tutti volti a fornire uno scudo umano a Hezbollah. Il vostro rifiuto di evacuare i soldati li rende ostaggi di Hezbollah». «Questo mette in pericolo la loro vita e quella dei nostri soldati», ha anche aggiunto. «Ci rammarichiamo per l’infortunio subito dai soldati Unifil, facciamo tutto per prevenire questi incidenti». Poi Bibi se l’è presa con i suoi alleati: «Sfortunatamente, alcuni leader europei stanno esercitando pressioni nel posto sbagliato. Invece di criticare Israele, dovrebbero rivolgere le loro critiche a Hezbollah, che usa l’Unifil come scudo umano proprio come Hamas a Gaza usa l’Unrwa».Sul ruolo esercitato dalla missione Onu in questi quasi 40 anni si è aperta giustamente una discussione, ma le principali cancellerie occidentali hanno tutte condannato l’aggressione dell’Idf ai caschi blu, cinque dei quali sono rimasti feriti negli scontri dei giorni scorsi (quattro sicuramente per mano delle forze israeliane). Dopo la dichiarazione congiunta di Italia, Francia e Spagna, ieri Giorgia Meloni ha telefonato a Netanyahu per ribadire l’inaccettabilità degli attacchi alle basi Onu e ricordare che i soldati impegnati agiscono su mandato del Consiglio di sicurezza. Il presidente ha chiesto nuovamente di garantire la sicurezza dei peacekeeper e ha sottolineato l’urgenza di arrivare a una de-escalation su base regionale attraverso la piena applicazione della risoluzione 1701, rinnovando la disponibilità dell’Italia, anche nella sua veste di presidente di turno del G7, a lavorare in questa direzione. Secondo l’ufficio del primo ministro israeliano, questi avrebbe, invece, riferito alla Meloni che dopo «le atrocità del 7 ottobre, Israele non permetterà mai più a un’organizzazione terroristica genocida di avvicinarsi ai nostri confini, né a Gaza né in Libano».Anche papa Francesco ieri, al termine dell’Angelus, è tornato a invocare un cessate il fuoco immediato su tutti i fronti, chiedendo «che siano rispettate le forze di pace delle Nazioni Unite».Il ministro della Difesa, Guido Crosetto, ha commentato l’incursione israeliana di stanotte definendola «un atto inaccettabile nei confronti della forza di pace delle Nazioni Unite». Su indicazione del ministro, il capo di Stato maggiore della Difesa, il generale Luciano Portolano, ha contattato il suo omologo israeliano, il generale Herzi Halevi, per avere rassicurazioni sul fatto che simili azioni ostili non si verifichino più. Crosetto recentemente ha anche riconosciuto che la missione Onu non ha raggiunto gli obiettivi fissati dalla risoluzione 1701 del 2006, mettendone in discussione le regole d’ingaggio. Essa, infatti, prevede il disarmo dei gruppi armati come Hezbollah e l’affermazione dell’autorità dello Stato libanese come unica forza legittima su tutto il territorio. In questi 18 anni, però, la milizia sciita si è decisamente rafforzata. Nei fatti, i caschi blu possono solo supportare le forze armate libanesi (Laf), segnalando le posizioni, i tunnel e i nascondigli degli armamenti di Hezbollah, ma poi sono quest’ultime a dover effettivamente agire.Su questo problema si è espresso anche lo stesso generale Portolano, intervenendo su Rai 3: «Il mandato emanato per Unifil è adeguato», ha spiegato. «Ciò che non è adeguato e che mi ha creato spesso frustrazione anche nei confronti della popolazione locale sono le regole d’ingaggio che non sono proporzionali ai compiti assegnati alla forza, tra cui la capacità e la necessità di disarmo dei gruppi armati in Libano, nella fattispecie Hezbollah».Proseguono, intanto, gli scontri a Gaza e nel Sud del Libano, dove l’esercito israeliano ha ordinato agli abitanti di altri 21 villaggi di evacuare a nord del fiume Awali. A Srebbine, sempre in Libano, ieri mattina quattro operatori della Croce rossa sono rimasti feriti in un attacco dell’Idf. Feriti negli scontri anche 25 soldati ebrei, di cui due gravi, mentre un miliziano di Hezbollah è stato catturato in un bunker sotterraneo e trasferito per essere interrogato. Ieri un drone ha ferito almeno 20 persone, di cui cinque in modo grave, nei pressi di Binyamina, a sud di Haifa. L’Idf, invece, sostiene di aver ucciso 100 terroristi di Hezbollah nell’ultima settimana.Continuano anche i raid israeliani nella zona Nord di Gaza city, dove, secondo l’agenzia di stampa palestinese Wafa, cinque bambini ieri sono rimasti uccisi in un attacco aereo. Il Pentagono, infine, ha annunciato che gli Stati Uniti invieranno il sistema anti-missile Thaad in Israele a fronte di un eventuale aggressione dell’Iran che, a sua volta, ha informato gli Usa di essere pronto a rispondere a qualsiasi nuovo attacco da parte di Israele.
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.