2023-06-19
Bimba sparita, l’ex hotel al setaccio
Firenze, maxi ispezione all’Astor con sonde, droni e fresa nelle fondamenta. Trovati un telefono buttato e una telecamera che inquadra il cortile. Oggi un’altra perquisizione.Dopo sette ore di ispezione sono saltati fuori una botola che conduce alle fondamenta dello stabile tramite un dedalo di corridoi angusti, un sottotetto e un telefono cellulare, ancora funzionante, che era stato gettato in un cassonetto dei rifiuti. Ieri, nove giorni dopo la scomparsa della piccola Mia Kataleya Chicllo Alvarez detta Kata, cinque anni, peruviana, l’ex hotel Astor, stabile del quartiere fiorentino di Novoli che era diventato il simbolo dell’occupazione abusiva tollerata dall’amministrazione dem di Dario Nardella, e che sabato è stato sgomberato, è stato finalmente perquisito in modo approfondito dai carabinieri del Raggruppamento operativo speciale, del Ris e del Gis (il gruppo d’intervento speciale), coordinati al pm antimafia Christine von Borries. Ma al 50 per cento. Le ricerche, «per cercare di recuperare qualsiasi traccia utile alle ricerche della piccola Kata», fanno sapere gli investigatori, «continueranno oggi». La struttura e buona parte delle pertinenze sono state battute palmo a palmo. A partire dal punto in cui Kata è stata filmata (tra le 15.01 e le 15.15 di sabato 10 giugno) mentre usciva e rientrava nell’edificio. Ieri però i carabinieri hanno anche individuato una telecamera di un cittadino che abita in un palazzo di fronte, che puntava proprio su uno degli ingressi vicini al cortile dell’albergo. I filmati sono stati acquisiti. E si spera che possa spuntare qualche altra immagine utile legata alla scomparsa. Con sonde, telecamere, fresa nelle fondamenta e droni, poi, sono stati controllati vani angusti, intercapedini, controsoffitti, cunicoli, tubazioni, pozzetti ma, soprattutto, la botola e il sottotetto che, non essendo facilmente accessibili, hanno attirato in modo particolare l’attenzione dei reparti speciali dell’Arma. Al momento, nonostante alcune indicazioni fornite dai testimoni e ritenute utili dagli inquirenti, però, non è stato possibile stabilire il presunto percorso che avrebbe battuto Kata il giorno della scomparsa. Nel frattempo i carabinieri del Reparto operativo stanno cercando di far luce sul racket degli alloggi. E sta emergendo che sarebbero gestiti da tre distinti gruppi: due di latinos e uno di romeni. Con un personaggio, definito interessante dagli investigatori, tale Carlos, che da giorni si presenta come una sorta di portavoce dei peruviani. L’ipotesi più accreditata resta ancora il rapimento a scopo di estorsione, legato proprio al racket delle occupazioni abusive. La mamma di Kata, Kathrina, ha detto agli investigatori di aver pagato 1.000 euro per poter occupare una stanza con bagno. Ma ha anche riferito che qualche giorno prima della scomparsa della bimba era stata costretta a barricarsi in camera perché alcuni uomini volevano farla sloggiare con la forza. L’Astor, nonostante le chiacchiere al vento di Nardella, era diventato un posto molto pericoloso. Un latinos il 28 maggio era volato giù da una finestra del secondo piano dopo una lite per un allaccio abusivo all’impianto elettrico. Poi Kata è scomparsa. I due avvenimenti, secondo gli inquirenti, sarebbero collegati in qualche modo alla sparizione. Al momento, però, anche per le dichiarazioni contrastanti rese da buona parte dei testimoni e per i messaggi criptici lanciati a mezzo stampa dai parenti della bambina, il caso appare come particolarmente difficile da sbrogliare. Per ora si ritiene che Kata sia vittima di un regolamento di conti tra bande che si contendevano il controllo dello stabile occupato.
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.