2024-05-26
«Big Pharma è nelle mani di gente senza valori e adesso controlla l’Oms»
Il cardiologo britannico Aseem Malhotra: «Etica, scienza e salute non contano. Importa solo il denaro. Il vaccino ha causato tanti morti, ma i media sono asserviti».«Quando gli italiani sentono i nomi Pfizer, Big Pharma o Astrazeneca devono associarli a una parola: persone da cui stare in guardia che ora controllano perfino l’Organizzazione mondiale della sanità. Per ottenere più profitti possibili, senza curarsi delle possibili reazioni avverse hanno imposto che i vaccini Covid fossero obbligatori e adesso dobbiamo fare i conti con le conseguenze di un capitalismo aziendale cui è stato legalmente permesso di danneggiare la popolazione pur di guadagnare».Non usa giri di parole Aseem Malhotra, cardiologo britannico di fama internazionale che da tempo denuncia l’avidità delle aziende farmaceutiche e la loro influenza su istituzioni e organismi di controllo sanitari mondiali. Durante la pandemia, sostiene Malhotra, sull’opinione pubblica e sulla stessa classe medica sarebbe calata una cappa di disinformazione e bugie finalizzata a promuovere i vaccini, con un’operazione analoga a quella che le grandi aziende del tabacco hanno portato avanti per decenni: «Mentre il fumo uccideva le persone, i dati sui danni provocati dalle sigarette venivano nascosti usando un mix di negazione, informazioni fuorvianti e appoggio prezzolato di scienziati e politici. Allora ci volle molto tempo prima che emergessero le evidenti correlazioni tra il fumo e il cancro ai polmoni. Pensi che ancora nel 1994 gli amministratori delegati di Big Tobacco giurarono davanti al Congresso Usa che la nicotina non dava dipendenza e che il fumo non era cancerogeno. Ecco, oggi abbiamo a che fare con persone dello stesso genere, le quali controllano l’informazione sanitaria».In termini di gestione sanitaria quale lezione ci ha lasciato la pandemia?«La più importante è che va rimossa qualsiasi influenza commerciale dalle decisioni di salute pubblica. Dobbiamo imparare che alle grandi corporation non interessa la nostra salute ma solo far cassa e che per raggiungere il loro obiettivo sono pronti a mentire, ingannare e manipolare».Qual è il legame tra Big Pharma e il mondo medico, oggi?«Le aziende farmaceutiche hanno l’obbligo fiduciario di realizzare profitti per i loro azionisti, non di fornirci la cura migliore. Il vero scandalo è che gli enti regolatori non sono riusciti a prevenire la cattiva condotta dei produttori e che quanti avevano la responsabilità di garantire la salute dei pazienti e della correttezza scientifica - accademici, pubblicazioni specializzate, medici - sono stati collusi con l’industria farmaceutica. Basti pensare che la maggior parte degli enti regolatori occidentali sono finanziati da Big Pharma: l’attuale sistema non solo non è scientifico né etico, ma nemmeno democratico».Sta venendo meno la fiducia negli stessi medici?«Da medico osservo una cosa: la salute delle persone peggiora. Già prima della pandemia, negli Stati Uniti e in Gran Bretagna l’aspettativa di vita era in declino e le malattie croniche in ascesa. Il motivo per cui la fiducia nei medici si sta erodendo è che la maggior parte di loro, inconsapevolmente, prescrive ai pazienti farmaci sulla base di informazioni falsate da altri interessi. Inevitabile che i risultati siano, nella migliore delle ipotesi sub-ottimali, e nella peggiore dannosi. Poi c’è un altro elemento: la professione medica è gerarchica e obbediente, il che facilita l’abuso di potere. Senza dimenticare la connivenza fra Big Pharma e organismi medici di primo piano, inclusa l’Oms, che per il 70% viene finanziata per ottenere una controparte. Il suo secondo contributore oggi è Bill Gates, che si stima che abbia guadagnato mezzo miliardo di dollari dagli investimenti nei vaccini Covid. Il problema è che queste società controllano la narrazione e sopprimono quelle informazioni, cruciali per pazienti e dottori, che ne ridurrebbero l’influenza e il potere sulla salute pubblica».Prima di ritirare il proprio vaccino, Astrazeneca ha ammesso la possibilità di effetti collaterali anche gravi. Pensa che un giorno Pfizer e Moderna faranno lo stesso?«La storia di Big Pharma ci mostra che negli ultimi decenni queste aziende hanno pagato multe di decine di miliardi per aver nascosto dati e danni. Dovremo ricorrere ai tribunali, per risolvere parte del problema e arrivare a una verità, se non totale, quantomeno più accurata di quella attuale».Come valuta il Trattato pandemico e il nuovo Regolamento sanitario internazionale che l’Oms vorrebbe approvare, anche se sembrerebbe avere poche speranze?«Sarebbe solo un altro mezzo con cui Big Pharma e le grandi corporation vogliono esercitare il loro potere e la loro tirannia, parandosi dietro alla maschera di “indipendente” che indossa l’Oms ma che non corrisponde alla realtà».Davanti a tutto ciò che non ha funzionato e ai danni commessi, come si spiega l’insensibilità umana e l’irresponsabilità politica che stanno dimostrando tanti rappresentanti delle istituzioni?«Ci sono più cause: i politici - molti li conosco personalmente perché si affidano a me per consigli medici - riflettono l’atteggiamento della società, che è sempre più materialista e condizionata da entità che hanno messo da parte valori democratici e integrità morale. Il problema - di cui si è occupato anche The Lancet - dei “determinanti commerciali della salute”, ovvero quell’insieme di strategie, azioni e omissioni del settore privato che influenzano la scelta di prodotti e hanno conseguenze negative sulla salute pubblica, secondo me va ridefinito in termini di “determinanti psicopatici della salute”. Con ciò intendo dire che il comportamento di chi guida certe aziende rientra nei criteri che definiscono la psicopatia: incapacità di provare senso di colpa, disinteresse per la sicurezza altrui, insensibilità, bugie a scopo di profitto. Se queste realtà acquistano sempre più il controllo del sistema e delle nostre vite, ecco che anche l’atteggiamento dei politici sarà conseguente. Abbiamo aziendalizzato gli esseri umani e quando le persone sono patologicamente mosse puramente dall’interesse personale questo danneggia l’intera società, anche da un punto di vista fisico».L’abbandono di chi ha subito eventi avversi dopo la vaccinazione è emblematico: perché è ancora così difficile riconoscere questa realtà?«Il problema è che non c’è stato un processo indipendente di analisi dei dati prima dell’introduzione dei vaccini Covid, ma la maggioranza dei medici non lo sa. Quando successivamente un gruppo di eminenti scienziati, tra i quali Peter Doshi, Sander Greenland e Joseph Fraiman, ha potuto analizzare gli studi originali di Pfizer e Moderna, ha concluso che è più probabile soffrire di gravi eventi avversi dovuti al vaccino - in particolare quello a mRna - che di finire all’ospedale a causa del Covid. La stessa Oms aveva approvato una lista di reazioni potenzialmente gravi legati a questi prodotti, solo che nessuno ne ha saputo nulla. Se i dottori - me compreso, che ho fatto due dosi di vaccino Pfizer - vengono tenuti all’oscuro di questo e anzi subiscono un indottrinamento tale che la sicurezza del vaccino viene data per verità biblica, beh è inevitabile che non siano poi in grado di fare la diagnosi giusta e attribuiscano gli eventi avversi che si stanno verificando ad altre cause. Ma quando gli presenti i dati - come faccio io in giro per il mondo - cambiano completamente idea».L’alibi fu che bisognava procedere alla velocità della scienza…«Certo, ma se l’autorizzazione era stata data in via emergenziale perché hanno raccontato alle persone che i vaccini erano completamente sicuri? E perché imporli? Sono certo che a spingere per renderli obbligatori sia stata Pfizer».Eppure sostengono che milioni di vite siano state salvate grazie ai vaccini.«Un’affermazione che fa parte del repertorio di inganni, bugie e propaganda cui ricorrono queste aziende per evitare che le informazioni circolino. Da cardiologo, sulla base della mia esperienza e dell’analisi dei dati, posso dire che i vaccini hanno causato almeno altrettanti milioni di decessi, se non di più. Senza contare quelli che registreremo a causa delle malattie oncologiche e dei danni al cuore, che si manifestano anche tempo dopo l’inoculazione, come è successo a mio padre: sei mesi dopo la seconda dose Pfizer ha avuto un arresto cardiaco ed è morto. L’autopsia ha confermato che la causa è stata proprio il vaccino».
Lo ha dichiarato il presidente del Consiglio europeo in occasione del suo incontro con il premier greco Kyriakos Mitsotakis.
Antonella Bundu (Imagoeconomica)