2021-06-23
La Milano di Sala sta diventando una città a misura di pantegane
Beppe sala (Getty Images)
Documentata una vera e propria invasione di ratti in centro. Aumentano anche i bivacchi di disperati e i problemi di sicurezza. Nella settimana dei blackout il sindaco illumina il municipio per il gay pride. A due passi dalla Cattolica, tra via Nirone, via Sant'Agnese e i giardini Calderini, un'invasione di ratti, che si affacciano anche in pieno giorno ma che di notte imperversano, stanno facendo salire il livello della protesta dei cittadini milanesi. «Ormai non rimane che pubblicare le immagini sui social», ha commentato il capogruppo di Forza Italia a Palazzo Marino, Fabrizio De Pasquale, «e sperare che l'amministrazione faccia intervenire chi di dovere con un sussulto». Le segnalazioni al Comune e all'Ats, l'Agenzia di tutela della salute, infatti, al momento sembrano essere state ignorate. Il video, che riprende con evidenza i topi che scorrazzano sul suolo pubblico in pieno centro, è finito sui social ed è stato rilanciato da Milano today. I residenti hanno paura che con le temperature estive e i ratti in circolazione aumenti il rischio di diffusione di malattie e infezioni. La Milano di Beppe Sala è ormai fuori controllo. E l'invasione di topi, che prima d'ora non è mai stata un'emergenza milanese, è solo una delle criticità che l'amministrazione guidata dal primo cittadino in campagna elettorale permanente, impegnato a portare a spasso la fascia tricolore nell'inaugurazione di improbabili «piazze tattiche» che rischiano di diventare luoghi di spaccio, non riesce a fronteggiare. Il centro di notte si trasforma in dormitorio a cielo aperto. Da quando l'emergenza Covid ha svuotato le strade, extracomunitari e senzatetto si sono letteralmente trasferiti sotto i portici vicino alla stazione Centrale e quelli di piazza XXIV Maggio. Ma anche la centralissima piazza Repubblica, zona degli hotel iperstellati, a due passi dai quartieri commerciali di Brera e del Quadrilatero della moda, è diventata un'area di bivacco. Anche in questo caso le segnalazioni al Comune rimangono lettera morta.È fresca la denuncia della consigliera comunale e deputata europea della Lega Silvia Sardone: «I residenti della zona mi segnalano che decine di immigrati dormono sulle collinette nei giardini dell'area». Alcuni video documentano tutto. «In effetti», sostiene la leghista, «le immagini sono eloquenti, decine di sacchi a pelo accanto agli hotel della zona». E sempre a piazza della Repubblica, solo una settimana fa, è scoppiata una rissa tra pakistani che si sono sfidati a colpi di roncola per il furto di un telefono cellulare. Ma le risse in centro, anche con 50 partecipanti, sono diventate una prassi. Piazza dei Mercanti è ormai un piccolo Bronx dove spesso giovani extracomunitari si affrontano a colpi di sedie e bottiglie rotte proprio sotto al Monumento al partigiano, inaugurato poche settimane fa e usato in piena notte come un vespasiano. La questione è stata anche al centro di una polemica tutta a sinistra tra l'Associazione nazionale partigiani e l'amministrazione comunale. Pure le Colonne di San Lorenzo continuano ad essere zona franca: accoltellamenti, pitbull aizzati contro i carabinieri. L'escalation di violenza sembra incontrollabile. Lamentele si sono sollevate anche in zona Portello, per lo stato in cui versano i giardini di via Traiano, dove il parco giochi è stato occupato da senzatetto ed extracomunitari. L'area è anche invasa dai rifiuti. In questo caso, dopo le inascoltate segnalazioni al Comune, è partito un esposto per la Prefettura, con 224 firme di residenti. L'unica attività di Sala che i cittadini percepiscono è la lotta contro le automobili per far posto a biciclette e monopattini. Ad agosto spariranno i parcheggi da corso Buenos Aires, da piazza Oberdan a da viale Tunisia, dove è previsto un allargamento del marciapiede e una pista ciclabile ampia più di due metri e mezzo. Stessa storia in viale Monza, strada che un tempo era a quattro corsie e che, come per corso Buenos Aires, due le ha cedute a ciclisti e monopattini. La restante parte del disagio per gli automobilisti è da addebitare ai cantieri aperti, provenienti da progetti approvati prima dell'insediamento della giunta Sala. Ma alle polemiche di chi si sposta in centro con l'automobile si sono aggiunte quelle dei commercianti, che lamentano un calo del fatturato. E a completare il quadretto della città abbandonata a se stessa ci sono i blackout nei quartieri, che rivelano tutti i limiti di una rete di 7.000 chilometri di cavi sotterranei. Ma «improvvisamente si trova l'energia elettrica per illuminare Palazzo Marino coi colori dell'arcobaleno. Una vera pagliacciata», tuona Max Bastoni, consigliere comunale e regionale della Lega, che commenta così la decisione di Sala di illuminare la sede comunale in occasione del gay pride. Ovviamente a subire i cali di tensione e i blackout non sono solo i cittadini che restano al buio nelle loro abitazioni, ma anche le imprese, soprattutto quelle della ristorazione. All'Ortomercato, per esempio, le celle frigorifere sono rimaste spente per 10 ore. I grossisti sono stati costretti a svendere frutta e verdura, ma in cambio hanno ottenuto il palazzo di città color arcobaleno.
Robert Kennedy Jr e Orazio Schillaci (Ansa)
Pierluigi Bersani e la t-shirt Frocia Italia