
Un venditore di rose abusivo aggredisce una donna danese nella città romagnola: rintracciato e arrestato. Nel suo passato un'accusa per abusi su minore. A Milano, straniero dello Sri Lanka stupra una ragazzina.Un anno dopo il drammatico stupro in spiaggia di una turista polacca, finita nelle mani di una gang di giovani immigrati senza scrupoli, Rimini ripiomba nell'incubo della violenza carnale. La vittima, anche stavolta, è una straniera, una turista danese di 26 anni caduta nelle grinfie, domenica all'alba, di un altro immigrato, un venditore ambulante di rose di 37 anni e originario del Bangladesh. L'uomo è stato individuato e arrestato nel giro di 24 ore dai carabinieri. Si tratta di un soggetto che, del resto, era già noto alle forze dell'ordine, perché era stato già denunciato per tre volte per violenza sessuale: due nei confronti di maggiorenni una addirittura nei confronti di una minorenne. Nella notte, tra domenica e lunedì è stato sottoposto a fermo, convalidato dal gip.Stando alla ricostruzione fatta dagli inquirenti, alle 5.30 di domenica l'uomo ha notato la donna camminare da sola, su viale Regina Margherita, in direzione del proprio albergo. La donna è in vacanza col suo ragazzo, un connazionale, ma in quel momento era sola perché i due avevano avuto una lite. Il bengalese, in sella alla sua bicicletta, in un primo tempo le ha fatto dei complimenti per poi passare ad atteggiamenti sempre più spinti visto che, la donna cercava di ignorarlo. A questo punto, l'immigrato ha aggredito la giovane iniziando a palparla per poi insinuare la mano nelle parti intime. La ragazza, terrorizzata, ha iniziato a urlare e divincolarsi e provvidenziale è stato l'intervento di un barista che è accorso in suo aiuto. La turista, in stato di choc, si è poi rifugiata in un bar dove ha chiesto aiuto: sul posto è arrivata subito una pattuglia del nucleo radiomobile della compagnia dei carabinieri di Rimini, che ha raccolto le testimonianze della giovane e dell'avventore del bar che è intervenuto. Le indagini, dirette dal sostituto Procuratore Davide Ercolani, si sono focalizzate subito sul venditore di rose. Gli inquirenti dei carabinieri hanno prima circoscritto il numero dei sospettati e visionato le immagini delle telecamere a circuito chiuso che sorvegliano la zona, per poi individuare il responsabile nel soggetto già noto per precedenti analoghi. Nel corso della notte di lunedì, i militari hanno rintracciato proprio in viale Regina Margherita l'uomo, con ancora indosso gli stessi vestiti della notte precedente e riconosciuto con sicurezza dalla vittima.Rimini nei giorni scorsi era stato teatro anche di un'altra violenza, questa volta addebitata a due allievi della scuola di polizia. I due hanno confermato il rapporto, ma negato la violenza, affermando che la vittima fosse consenziente. Ieri, a Milano, invece, un immigrato dello Sri Lanka è finito in stato di fermo per aver violentato una minorenne scappata da una comunità a cui era affidata. Qualche ora prima che si consumasse la violenza del bengalese, invece, a Jesolo un immigrato senegalese irregolare, Mohamed Gueye, avrebbe violentato una ragazzina di 15 anni, sempre in spiaggia. I due si sarebbero incontrati in un locale senza conoscersi prima, poi lui l'avrebbe convinta ad appartarsi in spiaggia. Qui l'aggressione, prontamente denunciata subito dopo dalla giovane. Lo straniero, avendo avuto una bambina da una donna italiana, non può peraltro essere espulso. Ma la mente va soprattutto alla notte tra il 25 e il 26 agosto del 2017, quindi un anno prima esatto rispetto all'aggressione del venditore di rose bengalese. Allora, una gang composta da tre minorenni (due fratelli di 15 e 17 anni, originari del Marocco ma nati in Italia, e un sedicenne nigeriano) e dal loro capo, il ventenne congolese Guerlin Butungu, prese di mira prima una coppietta polacca in vacanza appartatasi sulla spiaggia (lui venne pestato, lei violentata ripetutamente e in modo bestiale), poi un trans peruviano incontrato poco dopo. Secondo i dati Istat del 2017, quasi quattro denunciati su dieci (esattamente il 37%) sono stranieri. Una percentuale enorme se confrontata con la loro incidenza statistica sul totale della popolazione italiana. Gli immigrati vengono infatti stimati in una porzione pari a circa l'8% degli abitanti dell'Italia. La questione degli stupri da parte degli immigrati - che per lo più sono giovani maschi soli e provenienti da Paesi che hanno ben altra concezione della libertà della donna - si sta ponendo da tempo in tutta Europa, soprattutto dopo i fatti di Colonia del Capodanno 2016 e in seguito alla divulgazione di statistiche agghiaccianti sulle violenze in Paesi come la Svezia. In molti Paesi europei sono stati organizzati corsi di «educazione sentimentale» per stranieri, nella credenza assurda che le violenze siano figlie di una sorta di incomprensione culturale. Una lettura della cronaca che qualcuno dovrebbe spiegare alla turista danese di Rimini, per esempio.
Friedrich Merz ed Emmanuel Macron (Ansa)
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Getty images
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