2021-09-11
Beffa alle agenzie di viaggio italiane. Il veto sulle mete esotiche è un flop
Decine di migliaia di connazionali vanno in località proibite grazie a operatori stranieri.Sono qualche decina di migliaia i furbetti italiani che ogni mese aggirano le misure restrittive imposte dal ministro della Salute, Roberto Speranza, per riuscire ad andare in vacanza in mete esotiche. Il governo ha infatti deciso di prorogare fino al 25 ottobre le limitazioni agli spostamenti, verso diversi Paesi extra Ue, con l'ordinanza del 28 agosto 2021. Si potrà dunque prendere un aereo per andare, per esempio, in Egitto o alle Maldive solo per motivi di lavoro, salute, studio, urgenza o per rientrare presso il proprio domicilio. Stando quindi alle regole nazionali gli italiani avrebbero dovuto rinunciare alle loro vacanze esotiche (almeno fino al 25 ottobre, salvo ulteriori proroghe). Eppure alcuni di loro hanno trovato il modo per aggirare la norma e andare nei Paesi esclusi dal turismo senza troppi problemi. Come? Programmando il viaggio attraverso un tour operator straniero. «Devo segnalare che spesso le limitazioni imposte per esigenze sanitarie sono aggirate attraverso punti aerei fuori dai confini nazionali con voli operati da vettori stranieri. Esiste inoltre la concreta possibilità che i passeggeri dichiarino fittiziamente un comprovato motivo avendo prenotazioni alberghiere effettuate con realtà straniere, generando quindi anche una distrazione di investimenti dalle aziende italiane e andando così ulteriormente a penalizzare lo stato di crisi del settore», scrive Massimo Garavaglia, ministro del Turismo, in una comunicazione inviata al sottosegretario di Stato alla presidenza del Consiglio dei ministri, Roberto Garofoli. Le limitazioni al settore turistico sono una misura squisitamente italiana, dato che nei principali Paesi dell'Unione europea i vari governi si sono limitati a fare raccomandazioni, senza impedire ai propri cittadini di recarsi in vacanza alle Seychelle, in Polinesia o in Tunisia. Ad esempio la Germania sconsiglia i viaggi alle Maldive, alle Seychelles, in Polinesia, negli Emirati Arabi, a Zanzibar, in Madegascar, in Egitto (Mar Rosso) e in Tunisia. Sulla stessa linea, con variazioni sulle singole raccomandazioni e restrizioni anche la Spagna e la Francia . Le limitazioni agli spostamenti, rinnovate dal governo Draghi, stanno però provocando dei danni al settore del turismo. Secondo la Federazione turismo organizzato (Fto), tour operator e agenzie di viaggio fatturavano 13,3 miliardi di euro nel 2019. Nel 2020 sono crollati a 3 miliardi, e l'andamento 2021 rimane critico, registrando fatturati di oltre l'80% inferiori rispetto al 2019. Crollo legato in gran parte alle limitazioni imposte al turismo extra Ue/Schengen. Questo nel periodo pre Covid rappresentava infatti l'85% del fatturato, contro un 15% italiano. «Da ben 17 mesi per gli italiani sono interdetti i viaggi all'estero nelle mete extra Schengen. Perché il governo non ha modificato di un millimetro queste norme, mentre per i cittadini di altri Paesi europei come Spagna, Francia e Germania simili divieti così restrittivi non esistono? È una disparità ingiustificabile, da colmare ad esempio estendendo l'utilizzo del green pass, al quale potrebbe essere affiancato un tampone a 48 ore dalla partenza e dall'arrivo, per tornare a scoprire il mondo in sicurezza», dichiara Franco Gattinoni, presidente Fto.A livello istituzionale la situazione inizia a muoversi dato che Garavaglia e Speranza si sono messi d'accordo per riaprire qualche corridoio verso alcune mete esotiche (Mar Rosso, Mauritius, Seychelles, Aruba). Per il momento però non c'è ancora nulla di concreto.
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