2020-04-20
Ricciardi
non ne azzecca una si dimetta
Criticava il blocco dei voli, considerava il Covid meno pericoloso dell'influenza, diceva che le mascherine sono inutili: si è dovuto rimangiare tutto. Ora il consulente di Roberto Speranza se la prende con Donald Trump, dimenticando che gli Usa sono tra i primi alleati dell'Italia. Per il grande pubblico è un illustre sconosciuto. In realtà gli italiani dovrebbero conoscere meglio Walter Ricciardi, perché da tempo la loro salute è nelle mani di quest'uomo. Tanto per inquadrare il tipo, occorre dire che ha un curriculum di tutto rispetto, che comincia come attore, quando da ragazzo faceva parte del cast della serie televisiva I ragazzi di Padre Tobia, e si conclude con la nomina, decisa dal governo di Paolo Gentiloni, a rappresentante dell'Italia nell'executive board dell'Organizzazione mondiale della sanità. Nel mezzo ci sono molte cose, tra le quali, oltre a una cattedra di Igiene e medicina preventiva all'università Cattolica (...)seg di Roma e vari incarichi a livello internazionale, anche la designazione ai vertici dell'Istituto superiore di sanità da parte del governo Renzi, poltrona che ha lasciato alla fine del 2018 in polemica con la parte grillina e no vax del governo Conte, ma anche per alcuni conflitti di interessi oggetto di un servizio delle Iene. Vi chiedete perché la stiamo a fare tanto lunga con uno sconosciuto che per di più si è fatto da parte, rinunciando 8 mesi prima della scadenza alla poltrona di presidente dell'Iss? Innanzitutto perché, uscito dalla porta, Ricciardi è rientrato dalla finestra, ma soprattutto perché con l'incarico di rappresentante italiano nell'Oms le sue parole sono molto ascoltate, in particolare dal ministro della Sanità, Roberto Speranza. Che l'attuale responsabile della Salute degli italiani sia la persona sbagliata nel posto sbagliato è ormai assodato. Il pover'uomo fino a prima non aveva fatto altro se non l'assessore di provincia, ma per caso si è ritrovato in Parlamento nelle file di Liberi e uguali nel momento in cui nasceva il Conte bis ed essendo Leu sprovvista di deputati che avessero la caratura per diventare ministro, anche un tipo come Speranza si è visto proiettato ai vertici della Repubblica. Arrivato alla guida della Sanità, il deputato semplice di Potenza si è ritrovato dopo pochi mesi alle prese con il coronavirus e qui sono cominciati i suoi guai e, purtroppo, anche i nostri. All'inizio, il ministro era convinto di averla scampata bella chiudendo i voli diretti da Pechino, ma poi, dopo Codogno, deve essersi reso conto dello tsunami che stava per travolgerlo e dunque è corso ai ripari, nominando suo consulente appunto Walter Ricciardi, il quale nei giorni precedenti si era distinto per aver criticato proprio il blocco dei voli. «Se lo arruolo», deve aver pensato Speranza, «smetterà di criticarmi e mi consiglierà al meglio». Peccato che il ministro della scarsa Salute non avesse compreso con chi aveva a che fare. Già, perché oltre ad aver sostenuto che era sbagliato mettere a terra gli aerei provenienti dalla Cina, l'illustre professore che ci rappresenta in seno all'Oms aveva anche detto che il coronavirus era meno pericoloso dell'influenza di quest'anno. Certo, capita a tutti di sbagliare. Anche la professoressa Maria Rita Gismondo, che tutt'oggi dà lezione dalle pagine del Fatto e da parecchie tribune televisive, disse di non capire l'allarme per il coronavirus. E tuttavia Ricciardi, luminare riconosciuto a cui si abbevera Speranza, non si è fermato lì, perché poi ha anche spiegato che le mascherine non servono a niente, dunque che le persone sane possono fare a meno di indossarle, e poi, tanto per dimostrare la sua scienza, ha anche aggiunto che il Covid- 19 certo non va sottovalutato, ma occorre ridimensionare l'allarme. Da quando debba scattare l'allarme, se da 25.000 morti in su, ancora non ci è chiaro, ma bisogna riconoscere che all'epoca delle dichiarazioni non si era ancora arrivati a tanto. L'alto rappresentante dell'Oms non si è però limitato ai commenti sulle mascherine e i morti, ha voluto dire la sua anche sugli asintomatici, spiegando che al massimo potevano essere calcolati intorno al 4-5 per cento. Per questo, secondo Ricciardi, era inutile fare i tamponi. Quanto fosse inutile lo si capisce ora che si calcola un contagio che potrebbe aver colpito il 10 per cento della popolazione, ossia 6 milioni di italiani.Però Ricciardi non è famoso solo per le sue gaffe sul coronavirus, ma anche per certi suoi tweet. Nel passato, quando ambiva a un ruolo politico (si è candidato, senza successo, con Mario Monti e si è arruolato - anche qui con scarsa fortuna - nel movimento di Carlo Calenda), diede degli analfabeti funzionali alla maggioranza degli italiani, augurandosi che prima o poi patissero le sofferenze della Grecia, in modo da poter capire il valore di gente come Amato, Ciampi e Monti. Il consulente del ministro Speranza per la nostra salute il meglio lo ha però dato ieri, riprendendo un tweet di Michael Moore contro Trump. In pratica, il regista noto per credere che l'attentato alle Twin Towers sia stato un grande complotto americano, invitava a prendere a cazzotti un pupazzo con il volto del presidente e Ricciardi ha retwittato il messaggio con un suo commento: «Beloved». Evidentemente, preso dall'emergenza italiana, il nostro rappresentante all'interno dell'Oms si deve essere dimenticato che l'America è il maggior contributore dell'Oms e uno dei migliori alleati dell'Italia, che intende aiutare anche in questa emergenza. E quando qualcuno glielo ha fatto notare, il nostro esperto ha fatto sparire il tweet, scrivendo di essere stato frainteso. A suo dire avrebbe voluto scrivere: «Guardate quanto è amato». Certo, tutti quelli che vi amano invitano a prendere a pugni un pupazzo che vi rappresenta. Ecco, per voi Ricciardi è un illustre sconosciuto, ma per noi è colui che ci rappresenta e, soprattutto, colui che consiglia Speranza sulla nostra salute. C'è poco altro da aggiungere. Se non che un tipo del genere è meglio che si dimetta.
Tedros Ghebreyesus (Ansa)
Giancarlo Tancredi (Ansa)