2024-02-05
Le balle sul Covid sono ancora pericolose
Roberto Speranza (imagoeconomica)
Presentando il suo libro, Roberto Speranza ha mentito sul virus (non era incurabile), sul lockdown (ci ha rovinato il sistema immunitario) e sui vaccini (non è vero che sono sicuri). In questo modo, rivendica un metodo di governo con cui proveranno di nuovo ad asservirci.«Una menzogna ripetuta mille volte diventa una verità». La frase è erroneamente attribuita a Joseph Goebbels, ministro della Propaganda del Terzo Reich, uno dei personaggi determinanti per la nascita e l’avanzata del nazismo. Goebbels in realtà non l’ha mai detto, né avrebbe potuto dirlo: voleva dire ammettere di star mentendo. Se la citazione è falsa, l’affermazione è vera. Ripetendo sistematicamente una menzogna, riportata su giornali, libri o, meglio ancora, rilanciata da Internet che è un moltiplicatore, questa menzogna nella mente di moltissimi diventerà la verità. Mentire, mentire sempre, anche davanti all’evidenza, è una strategia vincente, però solo sulle corte distanze. La verità è figlia del tempo e prima o poi arriva. Martedì 30 gennaio, alle 17.30, alla Camera, con eroico sprezzo del ridicolo l’ex ministro Speranza ha presentato il libro Perché guariremo. Dai giorni più duri a una nuova idea di salute. Il libro era già ridicolo quando è uscito nella prima edizione prontamente e saggiamente ritirata. Tirare fuori una seconda edizione mentre sempre più lavori parlano di quanto fossero sicure ed efficaci le cure domiciliari, di quanto disastroso sia stato il lockdown e di quanto l’efficacia e la sicurezza dei vaccini anti Covid sia tragicamente diversa da quella millantata è un gesto a dir poco temerario. Il libro è stato discusso da Giuseppe Conte ed Elly Schlein, e chi altri avrebbe potuto? Ha «moderato» Lucia Annunziata, che con la sua entusiastica approvazione ha reso perfetta quella che, come dice il mio amico Max Del Papa, è stata un’autocelebrazione di tipo sovietico. Nell’interessante convegno, presentando l’interessante libro, sono state dette tre menzogne.La prima: c’era un’emergenza spaventosa, abbiamo dovuto improvvisare, non sapevamo nulla. Brancolavamo nel buio, come ha detto Bassetti. Sarebbe bastato accendere una lampadina e il buio se ne sarebbe andato. Benché ingegnerizzato, il virus era un coronavirus e veniva dal pianeta Terra, non da Marte, e stava circolando già da settembre 2019. La prima soluzione applicata dai medici di famiglia dall’autunno del 2019 fino al 22 febbraio del 2020 trattava il virus più o meno come tutti i coronavirus. La malattia è stata chiamata influenza ed è stata curata come tutte le influenze: antinfiammatorio, antibiotico, cortisone e spesso un po’ di eparina, perché si trattava di pazienti anziani. La terapia ha funzionato benino. Quando sono state nominate le parole Sars-CoV-2 molti medici hanno applicato con successo la terapia della Sars 1 del 2003, aggiungendo l’idrossiclorochina con risultati ottimi. Il 22 febbraio una circolare di Speranza ha praticamente vietato le terapie domiciliari e sconsigliato le autopsie. Innumerevoli volte gli sono state fatte segnalazioni di quelle terapie e le ha sempre ignorate. Il gruppo di medici Ippocrate.org ha documentato di aver seguito 70.000 pazienti e di aver curato la malattia con 14 morti, vale a dire con lo 0,2% di mortalità, principalmente a carico di pazienti ultraottantenni con patologie pregresse. Tachipirina e vigile attesa sono state un protocollo che ha abbattuto il glutatione, ha tolto la difesa biologica della febbre, ha favorito il disastro. Sono state espressamente sconsigliate la vitamina D e la vitamina C che al contrario, ad alte dosi, come dimostrato dal professor Isaia di Torino, avrebbero diminuito enormemente la mortalità. Le persone prive di terapie domiciliari hanno intasato gli ospedali, negli ospedali molti sono peggiorati fino all’intubazione e alla morte. Il documentario La morte negata parla delle cure pessime, dei pazienti abbandonati mentre medici e infermieri sculettavano nei corridori ballando Jerusalema. In compenso nelle rianimazioni sono entrati cani e porci. Sono entrate intere troupe televisive per riprendere a pochi millimetri la faccia di agonizzanti intubati perché era necessario terrorizzare la popolazione per tenerla in pugno, per scatenare l’odio isterico verso i normali, quelli che continuavano a tentare di vivere, i cosiddetti furbetti della passeggiata. Nessuno, quindi, dei componenti del Comitato tecnico scientifico era in grado di capire che il terrore profuso ovunque a piene mani con tecniche di marketing sapiente avrebbe abbattuto il cortisolo favorendo l’infezione. Oppure lo sapevano ed è stato voluto? Aspetto con fiducia che qualcuno di loro risponda. La gente è stata ridotta alla sedentarietà, che peggiora l’infezione, come la mancanza di sole e di movimento. La gente disperata ha fatto dolci per non morire di disperazione, e sia l’obesità che il diabete favoriscono l’infezione. Hanno ridotto il sistema immunitario di persone normali come il sistema immunitario di un ottantenne con patologie pregresse. Seconda menzogna: il lockdown è stato un colpo di genio, un’applicazione della vera scienza: al contrario, il Daily News ha confermato che ha causato più morti del Covid. Abbiamo combattuto l’infezione con isolamento, disperazione, mascherine scientificamente inutili se non dannose, e banchi a rotelle. Con la scienza di Speranza e del Comitato tecnico scientifico, che ha spiegato che dovevamo stare distanti l’uno dall’altro perché altrimenti ci saremmo sputati addosso le goccioline con dentro il virus, ma secondo loro le goccioline viaggiano solo in orizzontale visto che era invece raccomandato stare sui balconi a cantare tutti alla stessa ora, così che le goccioline di quelli del piano di sopra finissero sul balcone di quelli del piano di sotto. Uno dei membri del Cts immediatamente sparito dagli schermi, il geriatra Roberto Bernabei, ha spiegato con chiarezza a L’aria che tira su La7 la reale pericolosità: la malattia colpisce e uccide anziani con patologie pregresse. Perché muoiono soprattutto persone di ottant’anni con tre patologie pregresse? Perché hanno un sistema immunitario deficitario. Occorreva quindi dare le informazioni per avere un sistema immunitario forte: camminare moltissimo all’aria aperta, stare esposti al sole, prendere vitamina D e Omega 3 (olio di fegato di merluzzo), combattere l’obesità da sedentarietà, stare alla larga dallo zucchero. Nel lockdown italiano è stato fatto tutto il necessario per far crollare il sistema immunitario. In Germania raccomandavano di stare almeno due ore al giorno a camminare o correre all’aria aperta. In Italia hanno rinchiuso in casa anche i bambini, neanche i bambini disabili affetti da autismo hanno avuto il diritto di uscire. In Italia inseguivano i furbetti della passeggiata. La terza menzogna riguarda il vaccino. Il 12 ottobre 2022 a Bruxelles Janine Small, responsabile per i mercati internazionali della multinazionale farmaceutica Pfizer, ha serenamente confermato che il vaccino anti Covid non è stato testato per fermare i contagi. Quindi i vari Green pass, semplice, maggiorato, con ciliegina, altro non sono stati che un criminale sadico sistema di vessazione della popolazione, con la tortura di tamponi, allo scopo di costringere la popolazione a inocularsi farmaci inefficaci e pericolosi. Le persone sono state costrette a inocularsi questi farmaci per poter lavorare, oppure salire sui mezzi pubblici, oppure non essere esclusi dalla vita sociale, che per un ragazzino è fondamentale. Sono stati costretti, per farsi inoculare questi farmaci, a firmare fogli dove si assumevano tutta la responsabilità. Adesso, mentre continuano i malori improvvisi, e trombosi, herpes e miocarditi, il ministro Speranza presenta il suo libro e la signora Annunziata dice che ha fatto un ottimo lavoro. La spiegazione di questa apparente contraddizione è nel libro. Tutto quello che ha fatto Speranza, rendere malati gli italiani, far fallire le loro imprese, creare un’obbedienza come mai nessuna dittatura prima di lui, è fondamentale per far passare il mondo al comunismo. La cura di Speranza è stata un successo.
Volodymyr Zelensky (Getty Images)