2020-09-16
Azzolina surreale: nega i guai e si promuove
Il ministro smentisce il caos comprovato su banchi e graduatorie, Giuseppe Conte usa le parole di Sergio Mattarella per zittire i critici. Arredi arrivati nell'istituto genovese dove i piccoli erano stati fotografati in ginocchio. Resta ancora il mistero sulla seconda azienda inadempiente.A Lucia Azzolina mancava l'ultimo capolavoro: dirsi brava da sola. Lo ha fatto ieri, a Ravenna, dove si era recata per assistere alla presentazione dei progetti realizzati dalle scuole e dedicati a Dante Alighieri, in occasione del settimo centenario della sua morte.«Abbiamo lavorato a tutti i livelli, tantissimo, per poter riportare tutti gli studenti in classe», ha detto il ministro. Fa il paio con gli «sforzi ciclopici» celebrati da Domenico Arcuri lunedì.Eppure, gli studenti, tutti in classe non stanno: ci sono le regioni che riapriranno solo dopo le elezioni e ci sono le numerosissime scuole in cui si farà ampio ricorso alla didattica a distanza. Azzolina, nondimeno, nega le notizie (comprovate) sul caos che regna nel mondo dell'istruzione: falso che manchino i supplenti, falso che manchino gli insegnanti di sostegno, falso che qualche istituto abbia negato l'iscrizione agli alunni per mancanza di posti. «Il bilancio è buono, rispetto a una ripartenza che non era per niente scontata, anche perché ereditiamo una scuola che ha molto sofferto negli anni per i tagli». Chiaro: è sempre colpa degli altri. Dunque, si sono inventati tutto i precari che protestano, i diplomati magistrali, esclusi dal concorso straordinario, che proseguono lo sciopero della fame, i genitori che denunciano di non esser riusciti a trovare spazio nei licei per i figli disabili. E, ovviamente, hanno inventato tutto quelli che non hanno ricevuto banchi né mascherine. Intanto, le famigerate sedute con le rotelle sono state consegnate all'istituto comprensivo Castelletto a Genova, dopo le foto dei bimbi in ginocchio pubblicate dal governatore ligure, Giovanni Toti. Il preside della scuola aveva parlato di strumentalizzazione («È stato un momento di festa»). Gli ha fatto eco la titolare del Miur: «Credo che ci sia stata molta strumentalizzazione di quella foto! Si parla di bambini, quindi penso che tutto si dovrebbe fare tranne che strumentalizzare foto con bambini, tanto meno per tornaconto elettorale». È il solito ritornello: se sbagliamo noi, vietato criticare. Un po' la stessa cifra dell'intervento di Giuseppe Conte, giunto a sorpresa a Norcia per inaugurare la scuola distrutta dal sisma, che a gennaio Roma aveva preso l'impegno di ristrutturare. Il premier ne ha approfittato per tirare per la giacchetta il capo dello Stato, che ieri aveva invitato il Paese a non dividersi sulla ripartenza della scuola: «Ho apprezzato le parole di Sergio Mattarella [...]. È l'ennesima sfida che il nostro Paese sta affrontando e sono convinto, sono fiducioso, che anche a questa riusciremo a rispondere in modo assolutamente positivo».Gli arredi scolastici, sì, sono arrivati a Genova, dove era scoppiata la polemica, con Federcasalinghe pronta a sporgere denuncia. Peraltro, la scuola aveva già provato a rinviare la riapertura a oggi, prima di cedere alle pressioni per tornare in attività il 14. Non risulta, però, che le consegne siano andate molto oltre quell'8% stimato ieri l'altro. E, soprattutto, permane il mistero sui contratti di Invitalia. Domenico Arcuri ha ammesso che, oltre alla Nexus, c'è almeno un'altra azienda inadeguata ad adempiere alla fornitura. Quindi, parliamo di due stipule saltate. Tuttavia, mentre il nome della ditta di Ostia è saltato fuori, grazie all'interrogazione parlamentare della Lega, su quello dell'altra impresa è nebbia fitta. Sono dubbi che dovrebbero essere dissipati quando, finalmente, tutti i documenti saranno resi pubblici, a un mese dalla sottoscrizione dei contratti (siglati, pertanto, a bando ormai chiuso). Rimane da chiarire chi sia l'altra Nexus, quanto denaro pubblico dovesse percepire per la sua commessa, quanti arredi dovesse fabbricare e chi, in così breve tempo, li produrrà al posto suo e al posto della società laziale (la quale doveva garantirne 180.000, per circa 45 milioni).Sono situazioni ingarbugliate, che non scalfiscono la serenità di Conte. Il presidente ha usato la trasferta di Norcia per «vendere» agli studenti il Recovery fund: «È bello vedere che anche a livello europeo abbiano chiamato il grande piano di intervento per i Paesi più sofferenti Next generation Eu. È un progetto per voi. Tutti stanno mettendo a punto i piani, il nostro è già in fase avanzata di studio e approfondimento ed è dedicato a voi». Il premier si è concesso un siparietto, affacciandosi a una finestra dell'istituto inaugurato: «Che bei banchi, che belle sedie... Cosa state studiando?». E la prof: «Filosofia». «Una delle mie materie preferite», ha replicato l'avvocato (sofista, più che filosofo). «Poi vengo a disquisirne con voi». Nella città umbra, Conte ha promesso persino che la basilica di San Benedetto sarà ricostruita grazie ai fondi Eni. Tutto fermo per 4 anni, improvvisamente la situazione si sblocca a pochi giorni dalle regionali, che si terranno nelle vicine Marche, pure ferite dal sisma del 2016. Sarà malizia, ma pare che Giuseppi abbia parlato a nuora perché suocera intendesse. Con gli alunni, l'avvocato ha aggiunto: «Se perderemo questa sfida», quella del piano Ue, «voi avete il diritto di mandarci a casa». Insomma: sono i giovani la nostra speranza.
Lo ha dichiarato il presidente del Consiglio europeo in occasione del suo incontro con il premier greco Kyriakos Mitsotakis.