2025-04-15
Avanti tutta sul nucleare pulito. «Così abbasseremo le bollette»
Matteo Salvini insiste: «Entro il 2032 il primo impianto in Italia, potrebbe sorgere a Milano».Importante appuntamento a Milano, ieri, per parlare di energia nucleare. Al primo piano del glorioso Palazzo Pirelli (sempre modernissimo nelle linee disegnate 70 anni fa da Gio Ponti) il dipartimento Ambiente della Lega ha organizzato il convegno «Il nucleare sostenibile: l’Italia riparte», occasione per fare il punto sullo sviluppo del nuovo nucleare nel nostro Paese. Ha aperto i lavori il responsabile del dipartimento Ambiente della Lega, professor Vincenzo Pepe, ordinario di Diritto pubblico all’Università della Campania, che ha organizzato l’incontro e fatto gli onori di casa.Valerio De Molli, managing partner di The European House Ambrosetti, ha presentato uno studio sulle possibilità del nucleare in Italia. Alcuni dati sullo stato dell’arte nel nostro Paese sono confortanti. Le pubblicazioni scientifiche in ingegneria nucleare, ad esempio, vedono l’Italia al terzo posto nel mondo con Francia e Germania, mentre le 70 aziende attive complessivamente nel settore del nucleare (molto presenti all’estero) rappresentano oltre 4 miliardi di euro di ricavi, 1,3 miliardi di valore aggiunto e 13.000 occupati. Assai interessante il dato sulla densità di materie prime critiche dell’energia a seconda della tecnologia di produzione. Dai dati mostrati da De Molli, per ogni gigawattora di energia elettrica prodotta servono 207,8 kg di materie prime nel caso del fotovoltaico, 162,9 Kg nel caso dell’eolico e solo 9,3 Kg nel caso del nucleare. Ciò ha un grande peso in termini di autonomia strategica. Lo studio stima una domanda di Small modular reactors (Smr) al 2050 pari a 375 gigawatt di potenza (dagli 0,8 attuali), un mercato dal potenziale enorme.Il primo panel ha visto dibattere l’amministratore delegato di Sogin Gian Luca Artizzu, quello di Enel Flavio Cattaneo, l’ad di Eni Claudio Descalzi e l’ad di Ansaldo Energia Fabrizio Fabbri. Artizzu ha sottolineato come la questione dei rifiuti nucleari sia circondata, nel discorso pubblico, da pregiudizi inconsistenti alla prova dei fatti, mentre Cattaneo ha invitato i presenti a una riflessione profonda sul nucleare: «Il nucleare presenta vantaggi oggettivi sia per far fronte ai consumi attuali, sia in prospettiva a fronte del previsto aumento della domanda dei prossimi anni». Descalzi ha sottolineato come sul nucleare si sia giocata una partita politica in Germania: «La Germania ha imposto il Green deal a tutta l’Europa, ma oggi il suo mix di produzione dipende per il 26-28% dal carbone, dopo la chiusura del nucleare. Quelli che facevano i primi della classe oggi dipendono dal carbone». Inoltre, l’ad di Eni ha sottolineato come i datacenter e l’Intelligenza artificiale vadano poco d’accordo con le fonti rinnovabili: «Per i datacenter serve il baseload, che solo gas e nucleare possono dare». Fabbri ha sottolineato come occorra procedere con lo sviluppo delle tecnologie: «La Cina innova tanto perché ha una industria di base: le idee si generano facendo». Considerazione assai importante nell’ottica di quella ripresa della manifattura e dell’industria che tanto servirebbe al nostro Paese. Nel tavolo successivo, Stefano Monti, presidente dell’Associazione italiana nucleare, ha notato che «le aziende italiane del nucleare sono attive e apprezzatissime nel mondo, occorre organizzare la supply chain» per crescere. «Sta cambiando il modello: il nucleare non è più un grande progetto-Paese infrastrutturale. Gli Smr sono prodotti, si producono e si installano, è un altro mondo». Altra considerazione interessante in ottica di sviluppo industriale. Il professor Marco Ricotti ha sottolineato come le matricole alle facoltà di ingegneria nucleare siano in grande crescita in Italia.Ha chiuso i lavori Matteo Salvini, che ha ribadito l’impegno del governo e della Lega sul nucleare. Secondo il ministro delle Infrastrutture, «il nucleare, pulito e sicuro, è l’unico modo per abbassare le bollette. Non possiamo avere la vicina Francia con 50 reattori oggi operativi e avere bollette del 30 o del 50% più care in Italia. Se partiamo oggi, come il governo vuole, come la Lega chiede, tra 7 anni accendiamo il primo interruttore e le famiglie e le imprese pagano di meno». E alla domanda se il nucleare si potrà fare anche a Milano, Salviniha risposto: «Perché no?».
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.