2022-07-12
Autogrill va agli svizzeri sottoprezzo. E i piccoli risparmiatori ci perdono
Offerti 6,33 euro per azione contro la quotazione di venerdì, prima dell’Opa, a 6,85. Gli analisti: «Difficile un miglioramento». Ai Benetton rimarrà una partecipazione fra il 20 e il 25% del gruppo da 12 miliardi.Dando uno sguardo ai numeri dell’operazione tra Autogrill e Dufry, le sorprese non mancano. In primis perché la proposta prevede il pagamento di 6,33 euro per ogni azione del colosso della ristorazione autostradale, cioè circa il 7,5% in meno rispetto ai 6,85 euro di valore all’8 luglio, giorno in cui è stato annunciato un accordo di massima. Senza considerare che il 7 giugno, circa un mese fa, il titolo valeva 7,16 euro. Di più, insomma, rispetto all’offerta messa in campo dagli svizzeri. L’Opa di Dufry si baserebbe sul valore medio del titolo Autogrill negli ultimi tre mesi. Detto in parole povere, in questa operazione ci sono andati di mezzo gli azionisti che se speravano in premio d’Opa sono rimasti a bocca asciutta. Come annunciato, infatti, il maggior investitore di Autogrill, la holding dei Benetton Edizione, cederà l’intera partecipazione del 50,3% in Autogrill a Dufry garantendo un rapporto di 0,158 nuove azioni svizzere per ogni titolo Autogrill (oppure scegliendo un concambio di 6,33 euro). Pallottoliere alla mano, alla famiglia più famosa del Veneto andrà circa il 20-25% del nuovo gruppo da oltre 12 miliardi di ricavi combinati, il che significa che, più che a un matrimonio, siamo davanti a un passaggio di mano dove saranno gli svizzeri a prendere le decisioni. Verrebbe da pensare, insomma, che finita l’era di Autostrade per l’Italia (i Benetton hanno venduto Aspi allo Stato in seguito alla tragedia del Ponte Morandi di Genova), si sia conclusa anche quella di Autogrill. Il motivo? Le sinergie tra pedaggi e ristorazione in autostrada non erano più possibili? Il closing dell’operazione dovrebbe avvenire nel primo trimestre 2023 e l’obiettivo è quello di vedere il titolo Autogrill uscire dalla Borsa.In particolare, sarà la controllata del gruppo Schema beta, parte di Edizione holding, a trasferire la maggioranza al gruppo svizzero. Fatto ciò, la nuova società sarà quotata solo in Svizzera a Zurigo. Il margine operativo lordo totale dei due gruppi (prima della pandemia) era di circa 1,3 miliardi di euro.La nuova società sarà presente in circa 60 Paesi e vedrà nel consiglio di amministrazione sia Eugenio Andrades e Xavier Rossinyol, rispettivamente presidente e ad della società svizzera (quest’ultimo sarà anche ad del nuovo gruppo), sia Alessandro Benetton, a capo della holding Edizione. Gianmario Tondato Da Ruos, attuale ad di Autogrill, guiderà la divisione americana della multinazionale composta dai marchi Hudson e Hms host, entrambi molto redditizi. Enrico Laghi e Paolo Roverato (rispettivamente amministratore delegato di Edizione e presidente di Autogrill) entreranno nel cda del nuovo gruppo con la carica di vicepresidenti.L’operazione consentirà «la nascita di un nuovo colosso, in grado di rispondere alle esigenze del turismo su gomma, offrendo sinergie importanti in un momento di ripartenza post pandemia», si legge nella nota di Autogrill nella quale si spiega anche che tutti i comitati consiliari potranno vedere la partecipazione di un consigliere nominato da Edizione. Secondo la nota diffusa ieri, «il nuovo gruppo opererà in un mercato potenziale del valore di circa 105 miliardi, più di quattro volte il mercato del solo food & beverage (pari a 25 miliardi). In sintesi, un player globale e una piattaforma ideale per cogliere le nuove opportunità di crescita non solo nei settori attualmente già presidiati, ma anche in nuovi settori di business». La realtà è che si può affermare che un altro pezzo dell’imprenditoria italiana sia finito in mani straniere. Mentre tornando al prezzo dell’Opa, anche gli analisti si sono soffermati sul nodo della valorizzazione. Come spiegano i tecnici di Bestinver, il rapporto di cambio valuta il titolo italiano di Autogrill solo 4,93 euro, il che significa che la maggioranza degli azionisti preferirà prendere 6,33 euro in contanti perdendo comunque rispetto ai recenti valori di Borsa. Secondo gli analisti di Bestinver, difficilmente si potrà assistere a una offerta migliorativa per gli azionisti Autogrill rispetto a quella attuale. Anche perché il gruppo della ristorazione autostradale italiana tratta già con un «premio significativo rispetto a Dufry», motivo per cui l’offerta non potrà crescere. I piccoli azionisti, in particolare, non potranno dunque fare molto e saranno costretti ad accettare un prezzo inferiore a quello di mercato.