2023-12-27
Autogol dello studio contro i no vax: il virus non era letale per gli under 40
I risultati di una ricerca sulle morti per le miocarditi post siero dimostrano che sono stati vaccinati pure soggetti non a rischio.Dovrebbe essere la ricerca che «spazza via» i risultati di studi internazionali sulle miocarditi da post vaccino anti Covid, definiti «falsità antiscientifiche» dal Corriere del Veneto. Per finalmente far chiarezza, dopo che «complottisti, antivaccinisti e perfino qualche politico che siede in Parlamento le hanno tentate tutte per associare i decessi di soggetti sani alla loro condizione di vaccinati contro la Sars-Cov-2», si argomenta con pacatezza di toni nell’articolo, accusando chi solleva dubbi sulle cause di troppe morti improvvise tra i giovani, che «la tattica è insinuare il dubbio, anche senza avere uno straccio di argomento in mano».Illuminanti, invece, dovrebbero essere le due pagine pubblicate sulla rivista Circulation, che riassumono le investigazioni effettuate da alcuni ricercatori di Padova e di Azienda Zero della Regione Veneto. I dati, si legge sempre sul Corriere, «smentiscono chi ha cavalcato il sospetto» e le 19 autopsie del 2020, le 18 del 2021, le 15 del 2022 non mostrerebbero aumenti di patologie cardiache letali in Veneto tra gli under 40, rispetto al 2018 e al 2019. «L’andamento dei decessi nella fascia d’età in questione è rimasto identico», ha dichiarato Cristina Basso che dirige l’Unità operativa di patologia cardiovascolare dell’Azienda ospedaliera di Padova. Lo afferma con evidente soddisfazione perché, dice, durante la pandemia «in tutti i casi di morte improvvisa si tornava a dire, “ecco, di nuovo, sarà colpa del vaccino, ce ne sono più del solito”. Noi non abbiamo mai risposto alle provocazioni che ci capitava di ascoltare, perché volevamo replicare con i dati scientifici».Cerchiamo di capire, dunque, che cosa ci mostrerebbe di nuovo questa ricerca. Intanto, purtroppo, conferma che le autopsie si sono fatte con il contagocce, anche su giovani morti sono stati condotti un numero infinitamente basso di esami autoptici. Meno di 20, in Veneto, nell’anno di inizio emergenza sanitaria malgrado l’attenzione estrema sulle morti per Covid; solo 15 lo scorso anno quando si sono moltiplicati in modo allarmante i decessi improvvisi. Singolare, poi, è la stratificazione 1-40 anni, che nessuno usa. Nel Regno Unito, dati di questo genere vanno correttamente raggruppati per classi di età (la classe 19-39 anni di solito viene selezionata perché corrisponde a quella di più bassa mortalità generale) e, visto che stiamo parlando di vaccini anti Covid, per vaccinati e non, per numero di dosi. Il testo pubblicato, invece, contiene solo l’indicazione che a dicembre 2021, «almeno 1 dose di vaccino è stata somministrata al 6% delle persone da 5 a 11 anni, al 77% di quelle da 12 a 19 anni e all’84% di quelli tra i 20 e i 40 anni». Un po’ troppo vago, per potersi definire studio rigoroso.Non aver trovato una causa di morte, concludere che il dato sulla miocardite in forma letale «è rimasto costante», nei 5 anni presi in considerazione, solleva qualche dubbio su come autopsia e ricerca possono essere stati condotti. Si tratta di conclusioni che «non hanno riscontro con altri rilievi scientifici e nemmeno con la pratica clinica dove, con sottostima rispetto all’incidenza reale per via della farmacovigilanza passiva, viene riportata nella fascia da 14 a 24 anni fino a sei volte la prevalenza di miocarditi, la principale causa di morte improvvisa nel contesto post vaccinale», commenta Giuseppe Barbaro, dirigente medico ospedaliero, specialista in medicina interna e cardiologia. Un medico legale, costretto all’anonimato, si chiede se in Veneto per la ricerca specifica, così come in altre parti d’Italia «hanno indagato nelle autopsie per accertare, vicino ai focolai patologici interessanti le strutture muscolari (miociti) possibili aggregati di polimorfonucleati o macrofagi o altri mononucleati? Stesso dicasi vicino alle strutture di conduzione atriale (Nas), atrioventricolare (Nav) o ventricolare (fibre di Purkinje) che regolano l’eccitabilità cardiaca? Penso proprio di no, poiché non è tra le loro prassi, io non li ho mai visti dalle numerose relazioni autoptiche che ho valutato anche prima degli eventi pandemici, né durante l’emergenza Covid».Il dottor Barbaro, impegnato nello studio delle complicanze cardiovascolari post vaccinali, sottolinea che vanno condotte indagini più specifiche, come «l’identificazione della proteina Spike a doppia prolina (più resistente, diversa da quella virale. Permane più a lungo anche in organi non previsti, ndr), nei vasi sanguigni e nel tessuto miocardico». L’esperto cita «l’effetto cardiotossico nascosto dei vaccini», rivelato da uno studio tedesco pubblicato lo scorso ottobre sul British Journal of Pharmacology (BJP). Gli scienziati hanno dimostrato «per la prima volta» che nei cardiomiociti (le cellule del muscolo cardiaco) isolati di ratti, sia mRna-1273 (il vaccino di Moderna), sia che BNT162b2 (di Pfizer) «inducono disfunzioni specifiche che sono correlate fisiopatologicamente alla cardiomiopatia».Dopo 72 ore «le cellule incubate con mRna-1273 hanno smesso quasi completamente di funzionare. Nelle colture incubate con BNT162b2, la percentuale di miociti battenti è stata ridotta al 27%». Non a caso, da settembre sul registro Ue dei medicinali per uso umano della Commissione europea, è stata finalmente inserita la segnalazione che dopo la somministrazione dei vaccini a mRna di Pfizer e Moderna, oltre ad esserci il rischio di miocarditi e pericarditi nei giovani, «alcuni casi hanno richiesto il supporto in terapia intensiva e sono stati osservati casi fatali».Curiosamente, lo studio della Regione Veneto afferma che né il Covid né il vaccino hanno incrementato le morti per patologie cardiache. Allora, perché si è insistito a vaccinare anche gli under 40?
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.