2025-10-23
Caso Ranucci, Giorgia sfida Schlein. Il M5s la insulta: «Ragazza pon pon»
Alessandra Maiorino durante l' intervento in Aula del 22 ottobre (Ansa)
La leader di Fdi incalza la segretaria del Nazareno dopo le insinuazioni sull’attentato al cronista. La Maiorino imita le offese di Landini, poi ammette: le piazze pro Pal erano anti governo.Lo scontro tra Giorgia Meloni da un lato e M5s e Pd dall’altro è sempre più aspro: anche le comunicazioni al Parlamento, prima al Senato e poi alla Camera, che il premier ha tenuto ieri in vista del Consiglio europeo di oggi e domani, si sono trasformate nella possibilità per i pentastellati di ottenere visibilità alzando i toni. La Meloni, da parte sua, rintuzza tutte le accuse punto per punto, è impeccabile nella ricostruzioni degli eventi, ci mette la passione e la razionalità nelle comunicazioni e nelle repliche, ma è solo e soltanto la caciara a interessare le opposizioni, per poi poter rilanciare sui social qualche spezzoncino di video a uso e consumo dei propri follower. Nella seduta di Palazzo Madama, al mattino, è la senatrice del M5s Alessandra Maiorino a infiammare gli animi: «Presidente», dice la Maiorino a proposito di Gaza, «lei si è aggrappata al piano Trump che le ha tolto le castagne dal fuoco. L’importante era assecondare il re. Anche oggi abbiamo dovuto vederla nelle vesti di cheerleader del presidente di un altro Paese». «Cheerleader», ovvero ragazza pon pon: non è la «cortigiana» di Maurizio Landini, però il termine è offensivo, la maleducazione fa capolino dalle parole dell’esponente pentastellata. Ma anche la maggioranza ha ormai capito che alla sinistra interessa solo il caos e così i mugugni e le proteste sono assai meno rumorosi di quanto ci si potesse aspettare. La Maiorino ha un unico obiettivo: provocare, spingere il premier a un fallo di reazione. «L’ho sentita elogiare ogni capriccio di Trump», aggiunge la senatrice M5s, «cosa pensa del video che il presidente Trump ha postato sul suo social? In cui con una corona in testa vola su un aereo da guerra scaricando letame sulle piazze che manifestano dissenso? Capisco che abbia difficoltà a dire due parole su questo. Con le piazze italiane non siete stati da meno, le avete definite oggi piazze dell’odio, milioni di persone in piazza solo per chiedere umanità. Lei quelle piazze le ha temute, non l’hanno fatta dormire la notte. Anche per questo si è aggrappata al piano Trump, perché erano piazze anche contro le sue politiche». E qui la Maiorino serve alla Meloni, un assist degno di Kevin De Bruyne. Il premier deve solo spingere il pallone nella porta sguarnita: «Io la devo ringraziare, senatrice Maiorino», sottolinea la Meloni in sede di replica, «perché ha detto una cosa molto importante e molto onesta. Lei ha detto: “Quelle piazze erano contro di lei”. È esatto, è esatto e allora mi dica lei qual è il cinismo di utilizzare la sofferenza di un popolo per cercare di raggranellare voti e per cercare di fare propaganda. Perché non è il mio modo di fare politica». Uno a zero, palla al centro: la Meloni per settimane ha ripetuto che quelle mobilitazioni pro Gaza, al di là della buona fede dei partecipanti, erano un tentativo strumentale di mobilitare le piazze contro il governo, e adesso è arrivata la piena confessione della Maiorino.Alla Camera poi Giorgia si toglie un altro macigno dalle scarpe, tornando sulle parole pronunciate alcuni giorni fa da Elly Schlein al congresso del Pse a Amsterdam, dove la segretaria del Pd, esprimendo la sua solidarietà al giornalista Sigfrido Ranucci, ha aggiunto: «La democrazia è a rischio, la libertà di parola è a rischio quando l’estrema destra è al governo». La Meloni non si trattiene: «Il segretario del principale partito di opposizione ha affermato, in un contesto internazionale, che in Italia sarebbero a rischio la libertà e la democrazia perché governa l’estrema destra, e ha subdolamente collegato queste affermazioni all’attentato subito dal giornalista Sigfrido Ranucci. Dunque, dopo la Meloni complice dei morti in mare, dopo la Meloni complice di genocidio, abbiamo anche la Meloni complice o mandante, questo spero ce lo chiarisca la segretaria del Pd, dell’attentato a Ranucci». È un crescendo rossiniano: «Io ritengo», sottolinea Giorgia Meloni, «che queste siano dichiarazioni oggettivamente gravissime. Non perché lo siano nei confronti del governo ma perché si tratta di gettare ombre sull’Italia, sulla qualità della sua democrazia, sul valore dei suoi cittadini e sulla maggioranza che essi hanno scelto. Sono dichiarazioni che rischiano di danneggiare l’Italia ed è un tentativo di gettare fango e ombre sul nostro Paese. Io penso», conclude il premier, «che questo non sia il modo corretto di rappresentare la propria nazione».Un intervento accolto dagli applausi del centrodestra, caratterizzato da una genuina indignazione per le parole pronunciate in sede internazionale da una Elly Schlein sempre più allo sbando, tra batoste elettorali e figuracce internazionali.
(Totaleu)
«Strumentalizzazione da parte dei giornali». Lo ha dichiarato l'europarlamentare del Carroccio durante un'intervista a margine della sessione plenaria al Parlamento europeo di Strasburgo.