L’azienda anglosvedese nei due anni di Covid ha destinato al nostro Paese ingenti fondi non soltanto per la ricerca e lo sviluppo. Pure per sovvenzionare specialisti, università e testate. Guarda caso pro vaccini.
L’azienda anglosvedese nei due anni di Covid ha destinato al nostro Paese ingenti fondi non soltanto per la ricerca e lo sviluppo. Pure per sovvenzionare specialisti, università e testate. Guarda caso pro vaccini.Si chiama «illegal marketing» ed è il capo d’accusa di una delle tante cause contro Pfizer, citata anni fa per aver organizzato viaggi ai Caraibi per i medici e aver pagato loro onorari per consulenze scientifiche. La multinazionale si difese sostenendo che l’intento era di «promuovere uno scambio tra medici», ma un piano di marketing interno svelò invece che Pfizer voleva farli diventare «portavoce e Pr» dei suoi prodotti, peraltro poi ritirati dal mercato perché non sicuri. Il caso si è concluso con uno storico accordo da 2,3 miliardi di dollari tra Pfizer e il dipartimento di Giustizia Usa. Le multe, però, sembra non siano deterrenti efficaci: quando Pfizer pagò quella più alta, il New York Times notò che l’ammenda record corrispondeva a meno di tre settimane di vendite di Pfizer. Ecco perché trovare importanti versamenti per viaggi e consulenze nella lista dei pagamenti effettuati dalle tre principali aziende produttrici di vaccini anticovid - Pfizer, Astrazeneca (Az) e Jannsen (vaccino Johnson) - negli anni dal 2019 al 2021 a favore di medici, società scientifiche, enti pubblici, associazioni, fondazioni, università e ospedali italiani, fa riflettere sull’obiettività dei «consigli per gli acquisti» che questi scienziati hanno somministrato ai cittadini italiani durante la pandemia.Come abbiamo rilevato lunedì scorso su La Verità, gli investimenti dello Stato nella ricerca sono inversamente proporzionali a quelli delle aziende farmaceutiche che, pur sopperendo alle carenze statali, rendono di fatto meno liberi i medici: impensabile che uno scienziato finanziato da una casa farmaceutica critichi un prodotto dell’azienda. Prendiamo ad esempio Astrazeneca, il cui vaccino è stato sospeso per cinque giorni e poi rimesso sul mercato da Aifa (con immensi danni alla sua reputazione): Az fino al 2020 ha sponsorizzato (con 65.100 euro) la Fondazione insieme contro il cancro, presieduta da Francesco Cognetti, lo stesso che a inizio 2021 ha bacchettato l’Agenzia del farmaco per le notizie «potenzialmente allarmistiche» (sic) proprio sul vaccino Astrazeneca. Az negli ultimi anni ha investito sempre di più in scienza e scienziati: i 7.828.817 euro spesi per ricerca e sviluppo nel 2019 sono diventati 11.548.272 nel 2021, arrivando a toccare, con le donazioni effettuate nello stesso anno, ben 16 milioni 556.547 euro. Nel 2020 si parla, fra sovvenzioni e ricerca e sviluppo, di 14, milioni. Oltre 30 milioni nel biennio caldo della pandemia, quindi.Chi ne ha beneficiato? L’Accademia nazionale di medicina (Accmed) di Genova, ad esempio: 1.166.592 euro dal 2019 al 2021, e altri 289.087 euro ricevuti da Jannsen negli anni 2019-2020-2021. Accmed è un ente talmente autorevole che nel 2021 è stata scelta dall’ex membro del Cts ed ex numero due dell’Oms Ranieri Guerra come approdo sicuro dopo le traversie patite con l’inchiesta di Bergamo, che lo hanno visto temporaneamente coinvolto.Astrazeneca e Johnson hanno sovvenzionato anche gli onorari dei medici legati alla potente Fondazione The Bridge di Milano, nel cui cda siede Carlo Petrini, presidente del comitato etico dell’Istituto superiore di sanità (Iss). The Bridge dal 2019 al 2021 ha ricevuto per consulenze 178.394 euro da Az (nel 2018, nulla) e altri 65.000 euro da Jannsen nel 2021, che in quei due anni ha contribuito anche alle attività dell’associazione Cittadinanzattiva con 145.000 euro. Beneficiario di Astrazeneca è anche l’Humanitas di Rozzano, che tra le sue tante derivazioni (la fondazione presieduta dall’illustre immunologo Alberto Mantovani, il gruppo, l’Istituto clinico e la Humanitas university) ha ricevuto da Az oltre 385.000 euro, di cui 75.903 in donazioni. Impossibile dimenticare il sostegno incondizionato dell’illustre immunologo italiano ai vaccini anti Covid per tutti e l’appello alla quarta dose, lanciato da Mantovani ancora a gennaio 2023. La vaccinazione anti Covid è stata raccomandata da tutte le società scientifiche, a dire il vero: ad esempio dalla Società italiana diabetologia (Sid), che l’ha consigliata ai diabetici, ricevendo 1.127.446 euro dal 2019 al 2021 da Astrazeneca, che nello stesso triennio ha erogato 687.040 euro per l’Associazione medici diabetologi (Amd servizi). Soldi a pioggia anche per i medici di base, che, soprattutto nella prima fase della pandemia, hanno lasciato agli ospedali l’onere di curare i pazienti Covid, in attesa che arrivassero i vaccini: la Società italiana di medicina generale nel triennio 2019-2021 ha percepito da Astrazeneca una donazione di 185.000 euro e altri 669.544 euro per sponsorizzazioni, viaggi e consulenze, più 30.000 da Jannsen nel 2021; altri 46.000 euro sono andati a C.r.e.a. sanità, Consorzio promosso dalla Fimmg. I cardiologi della Società italiana cardiologia, impegnati con infarti e malori improvvisi, hanno avuto 145.000 euro da Jannsen, che nel 2020 ha dato altri 83.100 alla Simit-Società italiana di malattie Iifettive, presieduta fino al 2022 dall’infettivologo Massimo Galli. Versamenti importanti di Jannsen anche all’Ail-Associazione italiana contro le leucemie (324.276 euro in due anni) e all’Aiom servizi, la società dell’Associazione italiana oncologia medica (211.000 euro), che ha ricevuto altri 80.200 euro da Astrazeneca. A proposito di oncologi, diverse associazioni che curano i pazienti fragili sono state generosamente sponsorizzate da Jannsen: l’Istituto nazionale tumori-Fondazione Pascale (51.500 euro), l’Istituto nazionale tumori (51.250 euro) e il Cro di Aviano (86.086 euro). Astrazeneca ha invece offerto donazioni alla Ficog-Federation of italian cooperative oncology groups (50.000 euro) e all’Istituto nazionale tumori (40.000 euro). Le società di formazione dei medici, oltre a quelle di congressi, fanno la parte del leone nelle sovvenzioni delle case farmaceutiche, che le utilizzano per organizzare eventi promossi dagli scienziati. Domedica di Roma ha percepito in tre anni, soltanto da Astrazeneca, 1.216.902 euro per consulenze mediche. Edra spa è stata sponsorizzata da Jannsen per 128.000 euro: il suo chief scientific officer è Luca Pani, ex dg Aifa ed ex dirigente dell’Agenzia europea dei medicinali (Ema). La bresciana Sidera srl ha percepito nel 2020-21 da Jannsen 977.216 euro tra sponsorizzazioni e onorari. Curiosamente, le donazioni arrivano anche alle aziende private, neanche fossero enti benefici: è il caso dello studio E.R. congressi, cui Jannsen ha donato 38.660 euro (più altri 336.570 euro in sponsorizzazioni e onorari), di Materia prima srl (40.000 euro in donazioni e altri 660.500 tra consulenze e sponsorizzazioni) e della Vyvamed di Milano (30.000 euro in donazioni e altri 419.680 da Jannsesn nel 2020-21). Nel biennio 20-21 la Health meetings group di Cagliari ha ricevuto da Jannsen 575.707 per organizzare congressi (ad esempio per la Simit di Massimo Galli) e ancora meglio è andata a Thenewway srl di Milano: 1.508.325 euro dalla Jannsen.Le case farmaceutiche curano molto l’informazione e la divulgazione scientifica: Springer healthcare Italia, il cui gruppo edita la rivista scientifica Nature, ha ricevuto da Jannsen 5.600 euro nel 2020 e 69.794 nel 2021, mentre la Sics, editrice di Quotidiano sanità, ha ricevuto da Astrazeneca per consulenze e sponsorizzazioni 192.520 euro. Mattioli 1985, che pubblica lo European Journal of Oncology e Acta Biomedica, ha ricevuto da Jannsen 39.950 euro nel 2020, aumentati a 301.340 euro nel 2021. Sovvenzioni anche per le business school come Bocconi (495.000 euro da Jannsen e 271.097 da Astrazeneca) e l’Istud (52.000).Ospedali e fondazioni universitarie non sono state da meno: il jackpot lo ha fatto l’università del Sacro Cuore - che peraltro aveva i suoi rappresentanti nel primo Cts - e le sue derivazioni (Fondazione, Policlinico Gemelli, università del Sacro Cuore a Roma): 237.590 euro da Jannsen e 754.657 da Astrazeneca, oltre ai 339.300 euro di Az raccolti dalla Banca Biorep, il cui comitato scientifico è presieduto dallo pneumologo Luca Richeldi. Jannsen ha sponsorizzato la Fondazione Gimbe di Nino Cartabellotta (17.000 euro), l’Istituto farmacologico Mario Negri diretto dal coordinatore del gruppo Mango, Giuseppe Remuzzi (16.700), e il San Raffaele di Milano (123.100 euro), dove lavora come infettivologo Roberto Burioni, mentre Astrazeneca ha aiutato il San Raffaele con 76.650 euro, di cui 40.000 di donazioni. I mass media hanno fatto il resto: per tutto il 2021 gli specialisti lanciati nell’arena televisiva per soffocare il dibattito sull’opportunità di vaccinare tutta la popolazione e su efficacia e sicurezza dei vaccini spesso erano gli stessi che, nel triennio pandemico, hanno ricevuto sovvenzioni dalle case farmaceutiche che producevano quei vaccini. E alcuni di loro sono addirittura stati scelti come membri del nuovo Comitato nazionale per la bioetica del governo Italiano.
Robert Redford (Getty Images)
Incastrato nel ruolo del «bellone», Robert Redford si è progressivamente distaccato da Hollywood e dai suoi conformismi. Grazie al suo festival indipendente abbiamo Tarantino.
Leone XIV (Ansa)
Nella sua prima intervista, il Papa si conferma non etichettabile: parla di disuguaglianze e cita l’esempio di Musk, ma per rimarcare come la perdita del senso della vita porti all’idolatria del denaro. E chiarisce: il sinodo non deve diventare il parlamento del clero.
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.