2018-12-05
«Assurdo, la Fornero mi manda in pensione»
Vittorio Sgarbi, il critico d'arte, scrittore, collezionista, deputato e sindaco andrà in quiescenza da funzionario dei Beni culturali con 51 anni di contributi, in gran parte solo figurativi. «Sei vecchio non se accetti un trattamento previdenziale, ma se accetti la vecchiaia»«Vado in pensione ma non sono pensionato, continuerò a lavorare finché sono vivo, la Quota Sgarbi è meglio di Quota 100, la vecchiaia non esiste finché non la accetti. (Sorriso). Insomma, si determina una curiosa bizzarria».Quale, Vittorio? «Vado in pensione».Ma che dici? «Da gennaio. Me l'hanno appena comunicato».Come ex parlamentare?«Ma no! Sono in carica!».Come ex sindaco? «Non dire sciocchezze. Sono primo cittadino di Sutri, e sono entrato in carica nel 2018». Come ex assessore?«Noooo... Da funzionario dei Beni culturali! In effetti è incredibile». Devo raccontarla meglio. Possibile? Sei in aspettativa dal 1992, quando diventasti deputato del Partito liberale!«No, in aspettativa senza assegni, da ancor prima, dal 1985, per seguire un grande progetto. Ora hanno ricostruito la mia carriera previdenziale». E che cosa hanno scoperto? «Che mi ritirerò con mezzo secolo di contributi, pensa!».Ma se non hai ancora compiuto 67 anni!«È un conto facile: ti spiego tutto nel dettaglio». Vai in pensione per un lavoro che non hai mai fatto? «Per cui non sono mai stato retribuito, a voler essere pignoli. È diverso». In che senso? «Ero sempre in aspettativa gratuita. Non mi pagavano».Per quanto tempo lo sei stato?«Quasi sempre, negli ultimi 25 anni. Ma allo Stato non sono costato un solo centesimo di stipendio». Però ti versavano i cosiddetti contributi figurativi. «Ah, be', certo. Come a chiunque». Ma non è curioso?Cosa? Che diventi pensionato proprio tu, l'uomo più attivo sulla faccia della Terra. «Non ci avevo pensato. È vero: un bel paradosso». Cambierai il tuo stile di vita? «In nulla. Non si è vecchi finché non ci si sente vecchi. L'età è una percezione psicologica». [...] Il pensionamento. «Primo, non l'ho chiesto, me l'hanno comunicato. Secondo: vado in pensione con la legge Fornero, ovvero le regole più severe per limite anagrafico». Quando hai iniziato a lavorare? Ricostruiamo la tua storia? «A vent'anni, come supplente di latino nelle scuole. C'era un gran bisogno di supplenti, iniziai vicino casa a Codigoro, a Ferrara, a Tresigallo». Era il 1972, e quanto prendevi?«Non me lo ricordo: 100 o 200.000 lire al mese, ma potrei sbagliare». Quindi lavori da 45 anni. «Vedi? Però c'è di più: ho riscattato i quattro anni della laurea...»..E sei arrivato a quota 49. «Più un anno di “perfezionamento". E siamo a 50. A gennaio, 51».[...] Incredibile. Tu dal 1977 però sei prima un ispettore, poi un soprintendente dei Beni culturali.[...] Eri spesso assente dal lavoro, o in ritardo sull'orario di ufficio e presentavi certificati medici lamentando «cimurro e cervicalgia»...«Vero. Ero poco presente in ufficio ma lavoravo. Soprattutto ero in aspettativa senza assegni».[...]Parliamo della tua carriera politica e istituzionale, invece. (Ancora una risata). «È sintetizzabile in maniera semplice: mi cacciano sempre».Da dove? «Da ogni posto: cacciato da sottosegretario, dall'allora ministro Giuliano Urbani, cacciato da assessore, dal sindaco Letizia Moratti, da Alto commissario a piazza Armerina, da sindaco di Salemi...».[...] Quanto prenderai di pensione? «Il conto ancora non lo so: fra i 2.500 e i 3.500 euro, immagino. Personalmente non sarei mai andato in pensione». Quanto si spende al mese a casa Sgarbi?«A occhio e croce? Poco più di 30.000 euro. Assistenti, dipendenti della Fondazione... 7.000 euro solo di affitto».[...] Che cosa pensi delle pensioni? «Così il sistema è folle. L'ex direttore della reggia di Caserta, Mauro Felicori, persona straordinaria, ha vinto il concorso con un contratto da quattro anni. Così Paola Marini, all'Accademia di Venezia».Quindi? «Non avevano pensato al ministro della Pubblica amministrazione, Marianna Madia. Quindi Marini è lavoratrice per la Fornero e pensionata per la legge Madia». E come hanno risolto? «Con un'acrobazia: resterà al lavoro gratis, per un anno, con le responsabilità amministrative che restano in capo al ministero». Un po' come Carlo Freccero a Rai 2.«Esatto. Io, da liberale, mi chiedo: può funzionare un sistema in cui chi non vuol lavorare è costretto a farlo, e chi vuole non può?».Ma tu fino a quando vuoi lavorare? (Risata). «Finché non muoio. Ma guarda che è giusto per chiunque faccia attività intellettuali. Chi fa lavori usuranti, invece, deve potersi liberare». Sei stato un dipendente in aspettativa per mandati elettivi. «La mia lunghissima aspettativa è stata un risparmio per lo Stato. L'hanno avuta tutti, e mi pare giusto perché è una regola democratica». Hai rischiato anche di morire per i primi acciacchi dell'età.«Sarei morto a Roncobilaccio, pensa. Avrei una lapide all'autogrill. Ma mi hanno rimesso il cuore a nuovo, mi sento meglio di prima». L'età non si può fermare e malgrado la tua esuberanza. «Dici? Pensa al corpo. Prima una ragazza poteva stare con Gianni Agnelli, ma nessun ventenne sarebbe stato con la Rita Levi Montalcini...». Mentre oggi? «Le donne hanno prolungato chirurgicamente la loro giovinezza».Lo pensi davvero? «Oggi una donna è “scopabile" fino a settant'anni. Io nel 1978 stavo con una signora di 37 anni e passavo per un gerontofilo. Oggi potrei amare Fanny Ardant». [...]Se insulterai qualcuno dandogli della «capra!», ti potrà rispondere: «Taci, pensionato!». «Fesseria. Sei vecchio non se accetti un trattamento previdenziale, ma solo se accetti la vecchiaia».