2023-04-29
Asse conservatore sulla linea Roma-Londra
Rishi Sunak e Giorgia Meloni (Ansa)
Il viaggio di Giorgia Meloni ha rafforzato l’intesa con il premier inglese Rishi Sunak su migranti, industria, Difesa e innovazione. Dopo il vertice il ministro degli Esteri James Cleverly si è fatto immortalare con Ron DeSantis, governatore repubblicano in lizza per le primarie.Non sappiamo se ne nascerà un asse, quello dei conservatori, ma la scelta di Giorgia Meloni di recarsi a Londra per incontrare il collega Rishi Sunak promette bene. Il confronto con Bruxelles resta teso. Sia sul fronte finanziario (il percorso del nuovo Patto di stabilità non è destinato a regalare soddisfazioni all’Italia) sia su quello del contrasto all’immigrazione (le promesse di una condivisione del problema sono rimaste parole al vento, esattamente come con i precedenti governi), sia, infine, sul fronte delle politiche industriali dove riusciamo a portare a casa qualche successo solo infilandoci nelle fratture esistenti tra Francia e Germania. Così la due giorni di bilaterale ha prodotto un memorandum sottoscritto dalla Gran Bretagna che sembra voler aggirare l’ostacolo. «Le nostre nazioni sono tradizionalmente legate da un’ampia convergenza di interessi e valori, da forti partenariati economici e industriali e da stretti rapporti culturali e con la società civile, favoriti anche dall'esistenza di una numerosa comunità residente», ha detto la Meloni nell’intervento di chiusura del «Workshop Italian agribusiness» all’Ambasciata italiana a Londra. «Ne abbiamo parlato anche nell’incontro che ho avuto ieri pomeriggio (giovedì, ndr) con il primo ministro Sunak. Abbiamo parlato di una nuova fase di cooperazione bilaterale che guiderà le nostre relazioni per i prossimi anni», ha aggiunto, sottolineando che «c’è pieno accordo sugli obiettivi comuni e sul percorso che Italia e Regno Unito possano intraprendere insieme per rafforzare ulteriormente un legame già solido». Il Regno Unito - ha sostenuto in sintesi - è un partner chiave per l’Italia in una serie di settori trasversali per la cooperazione economica e industriale: dall’energia alla sostenibilità ambientale e all’innovazione. «Emblematico è il lavoro svolto oggi dalle nostre rispettive imprese nel settore agroalimentare, che tradizionalmente è uno dei punti di forza del nostro rapporto bilaterale», ha concluso il premier prima di introdurre uno dei tre pilastri su cui si vuole base il memorandum. Cioè il commercio e l’export dell’agroalimentare. «I nostri prodotti», ha spiegato la Meloni, «sono di alta qualità e il mio governo sta fortemente tutelando e promuovendo sui mercati internazionali. Produzioni di qualità e valori che si identificano nelle tradizioni, nei metodi e nei territori della nostra nazione. Tutti elementi che fanno dei prodotti agroalimentari Made in Italy un asset strategico della nostra economia e un elemento chiave del nostro know-how a livello internazionale». Le dichiarazioni sono state alleggerite dalla scenetta del ministro degli Esteri, James Cleverly che confermava l’interesse per il cibo italiano toccandosi la pancia. La realtà è che gli altri due pilastri del memorandum sono molto più interessanti dal punto di vista politico. Uno degli elementi base del bilaterali riguarda il comparto della Difesa. Cleverly, prima di lasciare la parola alla Meloni, ha citato espressamente il progetto del caccia di sesta generazione, Global combat air programme o Gcap, condiviso con il Giappone. Si tratta espressamente dell’alternativa atlantica all’idea franco tedesca di sviluppare un velivolo moderno tutto europeo. Non si tratta di un dettaglio, ma di un messaggio chiaro per la nostra industria della Difesa - indebolita dalla morsa francese e indecisa su quali possano essere i rapporti con la Germania - e la nostra capacità di proiezione all’estero verso il Pacifico. Tema che introduce indirettamente la terza gamba del memorandum, cioè il contrasto all’immigrazione clandestina. Difficile immaginare che si parli strettamente di confini. Al contrario e lo si comprende anche a seguito del tête-à-tête tra Meloni e Sunak il contrasto potrebbe riguardare un rapporto privilegiato militare e di intelligence in regioni chiave come il Sahel. Dove l’Italia deve maneggiare la grana Tunisia senza alcun sostegno da parte di Bruxelles. Il sapore politico di un asse conservatore si rafforza grazie a una coincidenza forse non del tutto casuale. Il ministro degli Esteri di Londra dopo aver salutato la Meloni si è fatto immortalare con Ron DeSantis, governatore repubblicano della Florida e in lizza per le prossime primarie dell’elefantino. Il politico che ha rilanciato la Florida sta facendo un personale tour in giro per il mondo. Partito dal Giappone è sbarcato in Corea, in Israele e ieri a Londra. Troppo presto per un incontro con la Meloni anche se sarebbe auspicato. Sarebbe opportuno per allargare il network in vista delle elezioni europee del 2024. I socialisti europei sono forti e difficili da sradicare, ecco perché è fondamentale guardare oltre i confini del Vecchio Continente.
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.