2021-04-09
L'italiana Asg scelta per costruire i generatori di energia pulita
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Passi avanti nel programma europeo per la realizzazione di generatori d'energia pulita e in particolare per l'Italia: sarà la Asg Superconductors di Genova a realizzare il «cuore magnetico» del sistema Divertor Tokamak Test (Dtt) progettato dal centro ricerche di Enea di Frascati, dove si stanno realizzando altre componenti dell'impianto sperimentale per produrre energia in modo sicuro e pulito mediante fusione nucleare, esattamente come avviene nelle stelle.La commessa è stata assegnata ad Asg Superconductors a seguito di una gara internazionale per un valore complessivo di 33 milioni di euro. In pratica, presso gli uffici di Genova e lo stabilimento di La Spezia, nell'arco di 48 mesi saranno realizzati diciotto maxi magneti grandi oltre sei metri, ognuno pesante sedici tonnellate. Queste bobine toroidali (a forma di ciambella) e superconduttive denominate Tf Coils, sono fatte di Niobio-Tristagno (formula Nb3Sn). Il niobio è un metallo duttile che viene utilizzato nell'industria del nucleare insieme ad altri metalli poiché, quando raffreddato al di sotto della sua temperatura critica, diviene un superconduttore di elettricità sviluppando un campo magnetico più elevato di altri metalli puri e superconduttori.Come funziona il DttDunque Asg, azienda della famiglia Malacalza, progetterà e produrrà i sofisticati magneti che saranno in grado di contenere e stabilizzare il cosiddetto «plasma». Infatti, perché avvenga la fusione, l'energia dei nuclei atomici di taluni gas (normalmente deuterio e trizio), e quella del campo elettrico generato dal nucleo devono essere tali da superare la tendenza naturale dei nuclei stessi a respingersi. Per toccarsi e fondersi questi devono quindi avere un'altissima velocità e temperature tali da assumere appunto lo stato fisico di plasma, circa duecento milioni di gradi, che per essere controllata deve essere contenuta in strutture che prendono appunto il nome di Tokamak, dentro al quale è particolarmente critico il controllo di quella parte del plasma a contatto con le pareti dell'impianto, controllo che si ottiene proprio grazie a fortissimi campi magnetici.L'immenso calore sprigionato dal sistema viene poi convertito in vapore che a sua volta aziona le turbine per la produzione di corrente elettrica. Il Dtt sarà quindi, insieme ai reattori «fratelli» Iter e Jt60 (Giappone), tra i più importanti predecessori di Demo, la prima centrale elettrica basata sulla fusione decisa dal programma europeo Fusion Road Map. Iter è il reattore sperimentale a fusione realizzato in Francia nell'ambito di una collaborazione internazionale tra Europa, Giappone, Usa, Russia, Cina, India e Corea.Una vota costruiti i Tf Coils, il collaudo dei magneti sarà effettuato in camere a vuoto che consentiranno di ricreare le condizioni di temperatura critica alle quali le bobine dovranno funzionare (-273 gradi centigradi), per verificarne la perfetta realizzazione e capacità di resistenza al campo magnetico che esse stesse genereranno quando il Dtt sarà operativo.Il programma internazionaleLa macchina a fusione Dtt è parte di una evoluzione scientifica e industriale internazionale che vede impegnate industrie italiane e istituti come Enea, che insieme hanno già realizzato i magneti superconduttivi anche per altri progetti legati all'energia a fusione, appunto come Iter e Jt60. L'infrastruttura italiana costituirà un punto focale della ricerca scientifica per la competenza industriale e la scienza dei materiali necessaria per arrivare a produrre energia pulita e sicura. Infatti, secondo i dati pubblicati dall'Università di Berkley, la fusione nucleare sarà una delle componenti della transizione ecologica, che non potrà sostenersi soltanto sulle fonti rinnovabili. L'italiana Asg negli ultimi 40 anni ha progettato e costruito magneti superconduttori per i più importanti progetti ed esperimenti di energia a fusione in Europa e sempre sotto il coordinamento dell'agenzia Europea Fusion for Energy partecipa anche alla costruzione e ingegnerizzazione di componenti destinati all'impianto francese di Cadarache e collabora con l'agenzia inglese United Kingdom Atomic Agency (Ukaea), compiendo anche studi e consulenza su proprietà dei materiali, meccanica, criogenia, campi magnetici, ingegnerizzazione e project management lungo tutta la filiera che va dalla progettazione all'installazione delle componenti. Se tutto funzionerà come previsto, dal Dtt ai campi magnetici fino al sistema per il controllo del plasma, Demo fornirà energia elettrica alla rete di distribuzione civile entro il 2050.