2022-04-17
«Arriva la mia collezione con Yamamay»
Elettra Lamborghini (Yamamay)
La cantante Elettra Lamborghini ha creato una capsule caratterizzata dalla fantasia maculata: «È molto versatile, va bene sia per restare a casa sia per uscire. Ho tanti progetti ma quello che mi fa battere davvero il cuore è la musica. La personalità supera la bella voce».Suo padre, Tonino Lamborghini, imprenditore ed erede della casa automobilistica di lusso, è il suo primo fan. «Mi segue sempre su Instagram e scrive commenti come bella, bellissima, wow, sei bravissima, sei una maga», racconta divertita Elettra Miura Lamborghini, 7 milioni di follower sul social più seguito. Il suo viso solare e il modo di fare accattivante colpiscono in ogni immagine. Da sempre, la diva del reggaeton non fa mistero della sua passione per il maculato tanto che, oltre a esserselo fatto tatuare sul corpo, lo ha usato anche per le uova di Pasqua che portano il suo nome. Ma non finisce qui. La «macchia più sexy» Elettra l’ha pure scelta come fantasia base della nuova collezione che ha disegnato per Yamamay, brand del gruppo di cui fa parte anche Carpisa, altro marchio per cui la cantante ha già prestato il suo volto. L’ad Gianluigi Cimmino ha spiegato che Elettra «è perfetta per interpretare l’attitude di Yamamay: comunica positività, è spontanea e divertente ma anche forte e decisa - piace a tutti, dalle bambine alle nonne. Abbiamo pensato che fosse perfetta per la nostra cliente, che cerca un prodotto glamour, di moda a un prezzo democratico». Ispirata alla personalità e allo stile eclettico di Elettra, la capsule comprende un set di slip con reggiseno a triangolo abbinato, una camicia da notte, un pigiama corto, felpa, top, legging ciclista e un paio di joggers, il tutto in cotone. E non poteva mancare il claim «Te amo, te quiero, tequila» tratto dalla hit Pistolero.Cantante, presentatrice e ora anche stilista?«Mi trovo molto bene con la famiglia Cimmino, persone meravigliose. E questo è un ulteriore motivo per lavorare con loro. E poi Yamamay mi piace molto, lo vesto sempre. Questa è una collezione versatile, ci si può dormire ma anche uscire con un look molto comodo. Il reggiseno fa un bellissimo seno, non so come hanno fatto a crearlo in modo così speciale». Cosa l’ha convinta a dedicarsi alla moda?«Yamamay è un brand fresco con una identità forte che sa essere glamour, elegante e allo stesso tempo unico e deciso. La capsule rispecchia il mio modo di vestire: nella vita quotidiana amo indossare capi comodi e adattabili, spero che la collezione piaccia alle mie piccole e grandi fan». Cognome pesante da portare sulle spalle. Questo l’ha bloccata in qualche sua scelta?«Non voglio dire che sia un peso perché mi ha aiutata tanto ma allo stesso modo mi ha penalizzata. Con un cognome meno importante avrei potuto fare cose più facilmente. Mi ha aperto tante porte ma non è stato mai così semplice. Ho dovuto darmi molto da fare perché le persone spesso collegano il nome alla macchina mentre io voglio essere ricordata per quello che valgo davvero. Cerco quindi di mantenere la mia identità ben precisa».Di cosa si occupa in particolare?«La musica è il mio focus principale. Condurrò un nuovo programma che andrà in onda sul Nove, Only Fun, uno show comico simile a Colorado. Al mio fianco i due coconduttori del duo comico Panpers. Ho tanti progetti ma la musica resta fondamentale».Si sente prima di tutto cantante?«Sì. Ciò che mi fa battere il cuore è cantare». Quando ha iniziato?«Fin da piccola cantavo ma pensavo, anche se avevo 5 o 6 anni, che fosse troppo tardi, convinta di dover studiare per andare al conservatorio. Già suonavo il piano ma guardavo a Britney Spears. In più vivevo in Italia, nulla a che fare con l’America, e quindi non ci pensavo più. Ma crescendo ho visto che nel mondo dello spettacolo la voce non è che conti tantissimo, se guardiamo i talent il 99% dei concorrenti che cantano benissimo spesso restano degli sconosciuti. Ci deve essere talento senza dubbio ma la personalità è fondamentale. Ci sono ragazzi con voci bellissime che non stonano mai però non hanno un’identità. Se uno va a un talent deve avere una personalità gigantesca. Essere considerati delle stelle perché si vince ed essere dimenticati dopo nemmeno un anno fa male davvero».Lei ha fatto parte della giuria del talent The Voice. Si sentiva all’altezza?«Decisamente sì perché penso che la mia forza è senza dubbio il mio carattere. Tutto il giorno tratto di musica. In particolare con mio marito parliamo sempre di musica». La sua famiglia come ha accolto questa professione? Suo padre sperava che entrasse in azienda?«Sicuramente, e lo sperava per tutti i suoi figli. E pensare che spesso i figli degli imprenditori, e ne conosco tanti, molti miei amici, fanno altro nonostante i sacrifici dei genitori. Mio fratello invece è bravissimo e lavora in azienda. Io ho bisogno di muovermi, di fare, di portare positività agli altri».