
Dopo il fallimento del 2021 le associazioni animaliste ritentano la carta referendum. L'obiettivo dei promotori di ORA referendum contro la caccia è abrogare l'articolo 19 ter del codice penale per rendere l'attività venatoria illegale su tutto il territorio nazionale.Ci risiamo. Altro giro, altra corsa verrebbe da dire. Anche quest'anno, così come nel 2021, le associazioni animaliste ci riprovano con la raccolta firme al fine di proibire la caccia su tutto il territorio nazionale. Allora fu l'associazione Sì aboliamo la caccia a farsi promotrice di una raccolta firme che alla fine dei conti risultò fallimentare per l'elevato numero di sottoscrizioni non ritenute valide. Adesso a ritentare la carta della petizione popolare al fine di raggiungere il referendum abrogativo è ORA referendum contro la caccia, associazione che ha dato il via su tutta Italia, attraverso il proprio sito online, a una nuova raccolta firme incentrata essenzialmente su due quesiti. Il primo si pone l'obiettivo di abrogare l'articolo 19 ter del codice penale in maniera tale da rendere illegale l'attività venatoria su tutto il territorio nazionale. Il secondo, invece, punta all'articolo 842 del codice civile che consente lo svolgimento della caccia come attività sportiva all'interno di proprietà private.Così come nel 2021, anche stavolta sarà necessario raggiungere e superare, per avere un certo numero di firme di riserva in caso di irregolarità, il tetto delle 500.000 sottoscrizioni. In quel caso toccherà alla Corte di Cassazione stabilirne la conformità alla legge e avere poi il via libera dalla Corte Costituzionale. Raccolta firme che, però, è già avvolta dalle polemiche relative alla data limite entro il quale raccoglierle. In un primo momento, infatti, era stato fissato il 20 giugno come giorno limite, ma la scorsa settimana è arrivata già la prima proroga a causa dei ritardi di alcuni Comuni nell'avviare la procedura. La nuova deadline, salvo nuovi e non da escludere cambiamenti, dovrebbe essere il 18 agosto. «Vogliamo fermare la caccia in Italia e allora abbiamo chiesto la modifica del 19 ter che con l’eliminazione della parola caccia, la renderebbe illegale in Italia» ha detto Giancarlo De Salvo, il presidente dell'associazione ORA referendum contro la caccia.Intanto, dal lato delle associazioni venatorie, sono arrivate le prime contromisure. Sul sito arcicaccianazionale.it è intervenuto l'avvocato Antonello Meuti dello Studio Legale Ippoliti e Associati, incaricato dall'associazione Arci Caccia di seguire per proprio conto il percorso della raccolta firme. «Premesso che, da qualche giorno, sui siti istituzionali di molteplici Comuni italiani sono apparsi avvisi che fanno riferimento ad una presunta proroga dei termini di raccolta firme relative ai referendum abrogativi contro la caccia di cui è stato dato annuncio in Gazzetta Ufficiale Serie Generale n. 83 del 07/04/2023» - scrive l'avvocato - «è d’obbligo per questa associazione diramare il presente comunicato al fine di fornire doverosi chiarimenti al riguardo ed evitare inutili allarmismi all’interno della nostra associazione e, più in generale, confusione tra i cittadini. Da informazioni assunte per il tramite dei canali istituzionali, si è avuta contezza del fatto che, allo stato attuale, non risulta essere stata concessa, a livello istituzionale, alcuna formale proroga circa la citata raccolta firme». La lettera del legale di Arci Caccia prosegue: «L’unico dato certo, al contrario, è che i termini relativi alla raccolta firme rimangono, anche con riferimento ai referendum che ci riguardano, quelli perentori previsti dalla Legge n. 352/1970, e così come meglio precisati anche nell’ordinanza del 09/11/2021, con la quale l’Ufficio Centrale per il Referendum presso la Corte Suprema di Cassazione, pronunciandosi su un’identica questione e pur tenendo conto della proroga dello stato di emergenza epidemiologica da Covid 19 allora disposta con appositi provvedimenti normativi, ha ribadito il principio di legge secondo cui il tempo per la raccolta delle firme dei sottoscrittori è fissato in tre mesi, decorrenti dalla prima vidimazione dei fogli utilizzati per la sottoscrizione. Alla luce di ciò è evidente che qualsivoglia informazione o notizia, proveniente dai singoli Comuni o dalle varie associazioni impegnate nella raccolta firme, che non tenga conto dei termini perentori di legge così come poc’anzi indicati, è da ritenersi assolutamente errata e priva di fondamento. Si invitano, pertanto, tutti gli associati a diffidare delle false notizie che da giorni imperversano sui siti delle associazioni contro la caccia o addirittura sui siti istituzionali di alcuni Comuni italiani, in quanto, come già detto, allo stato attuale non risultano supportate da alcun riscontro normativo né da alcun provvedimento istituzionale».Insomma, è molto facile prevedere un autunno in cui si susseguiranno una serie di ricorsi da una parte e dall'altra, proprio come accadde nel 2021.
Ursula von der Leyen (Ansa)
- La Commissione vuole gli euro-Bond: è pronta a creare un’agenzia d’intelligence al servizio (segreto) della von der Leyen, per rafforzare i poteri limitati di cui l’organizzazione dispone oggi. I funzionari borbottano. La giustificazione? La solita: Putin.
- Coldiretti catechizza gli eurodeputati e annuncia proteste contro il bilancio per la Pac.
Lo speciale contiene due articoli.
Nel 2025 la Bce ha tagliato di 1 punto gli interessi, ma i prestiti casa sono diventati più cari. Su un fisso (9 su 10 lo preferiscono al variabile) da 150.000 euro a 25 anni il salasso è di 600 euro all’anno. Motivo? I mercati non credono possano esserci altre sforbiciate.
La Bce taglia i tassi o comunque non li aumenta e i mutui per comprare casa sono sempre più cari. È questo il paradossale fenomeno con il quale devono fare i conti le famiglie italiane che hanno deciso di indebitarsi pur di coronare il sogno di una vita: l’abitazione di proprietà. Tanto per intenderci: nel 2025, la Banca Centrale Europea ha limato per quattro volte il costo del denaro portandolo dal 3 al 2%. Si poteva sperare in qualcosa in più soprattutto con un Europa che cresce a ritmi lentissimi e con un’inflazione tutto sommato stabile, ma tant’è.
(Arma dei Carabinieri)
Il Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri Salvatore Luongo assieme al ministro della Difesa Guido Crosetto hanno presentato all'Auditorium Parco della Musica di Roma, il Calendario Storico dell’Arma dei Carabinieri edizione 2026.
Giunto alla sua 93ª edizione, il Calendario Storico si conferma uno dei prodotti editoriali più apprezzati e collezionati: oltre 1.200.000 copie stampate, traduzioni in otto lingue — inglese, francese, spagnolo, tedesco, portoghese, giapponese, cinese e arabo. Versioni anche in sardo e friulano.
L'articolo contiene un video e una gallery fotografica.
Diffuso in scuole, uffici e famiglie, il Calendario è da decenni un simbolo di identità e memoria collettiva, capace di unire generazioni diverse e di rinnovare, anno dopo anno, il legame profondo tra l’Arma e il Paese.
Con le sue tavole d’arte e i suoi racconti di vita reale, rinnova un messaggio di fiducia, autorevolezza, solidarietà e spirito di servizio: la certezza che, anche nei momenti più difficili, «accanto ad ogni cittadino c’è un Carabiniere».
L’evento, condotto da Paola Perego, si è svolto in un clima di grande partecipazione ed emozione, alla presenza anche del Vice Presidente del Senato Licia Ronzulli, del Ministro della Salute, Orazio Schillaci, del Sottosegretario di Stato al Ministero della Difesa, Isabella Rauti e del Capo di Stato Maggiore della Difesa, Generale Luciano Portolano, di rappresentanti delle Magistrature, oltre ad di autorità civili, militari, religiose ed esponenti del mondo della cultura e dell’informazione.
Il tema scelto per l’edizione 2026 è «Eroi quotidiani», un omaggio a tutte le donne e gli uomini dell’Arma che, ogni giorno, operano silenziosamente al servizio del Paese, nelle città e nei piccoli comuni, in Italia e all’estero.
Attraverso un linguaggio che unisce arte e letteratura, il Calendario racconta il volto umano dell’Arma e la sua vicinanza alle comunità.
Un racconto di impegno e speranza: nell’introduzione al Calendario, il Comandante Generale invita a guardare al nuovo anno con fiducia e responsabilità, ricordando che «A chi fa progetti di vita, non di morte, dedichiamo il Calendario. A loro offriamo il costante impegno, l’incessante dedizione, in una parola: la cura».
Le tavole, realizzate dall’artista René (Luigi Valeno), maestro della nuova Pop Art italiana, rappresentano con uno stile vivace e luminoso i Carabinieri protagonisti della vita quotidiana del Paese.
Ogni immagine mostra uomini e donne dell’Arma nel pieno del loro servizio — tra la gente, nei centri urbani, nei paesaggi naturali e nei luoghi simbolo della cultura italiana — restituendo un’idea di presenza costante, dedizione e vicinanza al Paese.
Le opere di René trasformano così il linguaggio della Pop Art in un omaggio alla quotidianità dei Carabinieri, celebrandone l’impegno, la professionalità e lo spirito di umanità che da sempre ne contraddistinguono la missione.
I testi che accompagnano le diciannove tavole, affidati ancora una volta alla penna di Maurizio De Giovanni, costituiscono un racconto unitario, sviluppato attraverso la lettera di un giovane Carabiniere, appena arruolato, che racconta ai suoi genitori le ragioni della sua scelta e l’esempio che ne trae. In essa il militare, con voce sincera e partecipe, narra episodi di generosità, slancio e altruismo che riassumono le difficoltà e le soddisfazioni di una scelta di vita fondata sul servizio al prossimo ed alla Nazione e le responsabilità di questa missione.
Le parole del giovane, piene di entusiasmo e di rispetto per la divisa, si intrecciano con episodi di altruismo e coraggio tratti dalla quotidianità, restituendo un mosaico di umanità e dedizione. Ogni tavola è così associata a un momento di crescita personale e professionale: un salvataggio, un gesto di solidarietà, una presenza discreta accanto a chi soffre, un’azione che riafferma la missione dei Carabinieri come presidio di legalità e vicinanza alla popolazione.
I testi diventano un viaggio nel cuore dell’Istituzione, un percorso che racconta non solo il mestiere del Carabiniere ma anche la dimensione umana di chi lo interpreta. Il filo conduttore è la cura, intesa come dedizione quotidiana e silenziosa verso il prossimo. Le storie del giovane Carabiniere si trasformano così in un dialogo affettuoso e morale con i suoi genitori, ma anche in un messaggio universale ai cittadini, un invito a credere nella bontà, nel coraggio e nella forza discreta di chi serve lo Stato con passione e onore.
La prefazione, firmata da Aldo Cazzullo, offre uno sguardo storico e valoriale sull’Arma ricordando come i Carabinieri, nati nel 1814, abbiano attraversato la storia d’Italia fino a oggi come protagonisti dei momenti fondativi della Nazione — dal Risorgimento alla Resistenza, fino alla modernità — rappresentando un simbolo di unità e sacrificio. Ed è a quei Carabinieri, che hanno pagato con la propria vita, che rivolge un commosso pensiero e ringraziamento.
La postfazione, affidata allo scrittore e giornalista Massimo Lugli, racconta un episodio vissuto in prima persona che diventa emblema della missione dei Carabinieri: la prontezza, il coraggio e la naturalezza con cui, anche nei gesti più quotidiani, sanno donare sicurezza e conforto ai cittadini.
La tavola del mese di novembre, attraverso la rappresentazione di un militare per ciascuna Forza Armata, è dedicata alla Difesa e ai suoi valori. La scelta del mese coincide con la ricorrenza della Giornata dell’Unità nazionale e delle Forze Armate, che celebriamo il 4 novembre, quest’anno celebrata con la cerimonia di Ancona.
Nel corso dell’evento, sono stati invitati sul palco gli studenti e la Dirigente dell’Istituto Comprensivo Giuseppe Bonafini di Cividate Camuno (BS) che hanno dedicato un omaggio musicale a tutti i Carabinieri: un emozionante canzone, atto di cultura della legalità, che dimostra come l’esempio, la dedizione e il servizio dell’Arma siano riconosciuti e apprezzati dalle nuove generazioni.
A seguire, sul palco, le testimonianze del Maresciallo Capo Carlo Menzulli, Comandante della Stazione Carabinieri di Caivano (NA), del Maresciallo Noemi Schiraldi, addetta alla Stazione Carabinieri di Fidenza (PR) e del Vice Brigadiere Santangelo Romualdo, addetto alla Centrale Operativa della Compagnia di Venaria Reale (TO), come rappresentanza di «Eroi quotidiani». Esempi di lealtà, coraggio e dedizione, al servizio degli altri.
In conclusione, alla presenza del Ministro della Difesa e del Comandante Generale dell’Arma, è intervenuta sul palco la Giornalista Francesca Fagnani, alla quale è stato rivolto un sentito ringraziamento per aver prestato la sua voce al video promozionale del calendario.
Insieme al Calendario Storico, è stata presentata l’Agenda 2026, che condivide lo stesso tema e la stessa ispirazione. Ad impreziosire l’apertura di ogni singolo mese, i brevi racconti e le note storiche di de Giovanni che risaltano gli «Eroi quotidiani» delle nostre comunità: Carabinieri che, con naturalezza e dedizione, si fanno prossimi a chi vive momenti di difficoltà.
L’offerta editoriale comprende poi il calendario da tavolo, dedicato al tema «I Carabinieri nello sport». Un viaggio attraverso testi e immagini degli atleti dell’Arma che si sono distinti nelle rispettive discipline, valorizzando non solo i risultati sportivi, ma anche i comportamenti esemplari e l’impegno dell’Arma nella promozione dei valori autentici, come: disciplina, lealtà, spirito di squadra. Un modo per ricordare e celebrare i successi del Centro Sportivo Carabinieri, fondato nel 1964, che ha formato atleti di fama internazionale e olimpionici di numerose discipline.
Infine il planning da tavolo, dedicato a «Reparti a Cavallo dell’Arma», centri di eccellenza e simbolo di eleganza e disciplina. Le immagini e i testi raccontano la storia e l’attualità dei reparti montati, che rappresentano ancora oggi un tratto distintivo dell’Istituzione, unendo stile, efficienza e contatto diretto con i cittadini, nel solco della secolare tradizione equestre dei Carabinieri.
Il ricavato dei planning e del calendarietto da tavolo sarà devoluto a sostegno di opere benefiche, in particolare all’Opera Nazionale di Assistenza per gli Orfani dei Militari dell’Arma dei Carabinieri (ONAOMAC) e all’Ospedale Pediatrico Microcitemico di Cagliari.
Tra i prodotti editoriali, anche un diario scolastico che insegna la tutela dell’ambiente ai più piccoli.
L’educazione ambientale approda così nelle aule scolastiche con un Carabiniere d’eccezione: l’aquila protagonista del diario «Un anno con Silvano e i suoi amici», sensibilizza le nuove generazioni sui temi della sostenibilità e del rispetto per l’ambiente.
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Carlo Nordio (Ansa)
Via Arenula approva il regolamento nazionale dell’Ordine che impone il solo «seggio» elettronico, come durante l’emergenza. Ricorrono alcuni membri: «Va contro la legge».











