Dalla Valle d'Aosta alla Puglia, passando per Piemonte, Abruzzo e Sardegna, ecco un itinerario da percorrere alla scoperta di luoghi dove avvistare specie selvatiche, dai tassi ai caprioli, fino a falchi e fenicotteri.
Dalla Valle d'Aosta alla Puglia, passando per Piemonte, Abruzzo e Sardegna, ecco un itinerario da percorrere alla scoperta di luoghi dove avvistare specie selvatiche, dai tassi ai caprioli, fino a falchi e fenicotteri.Lo speciale contiene un articolo e un itinerario di quattro tappe.Quando si parla di animali selvatici si pensa subito a luoghi come l’Australia o l’Africa. Eppure non è necessario andare così lontano per avvistarne di stupendi. Anzi: rimanendo in Italia, si possono organizzare dei viaggi a tema indimenticabili. Non è raro che uomini e donne di città che si recano in Val d’Orcia, per esempio, lancino esclamazioni di meraviglia di fronte a un tasso, a un capriolo o a un cinghiale che attraversa loro la strada (evento non raro, peraltro). Non si tratterà di leoni o pinguini, ma per i “metropolitani” si tratta di eventi tutt’altro che scontati. Del resto, se è vero che ormai i cinghiali abitano anche le grandi città (vedi Roma), non c’è da stupirsi che tra colli e boschi incontaminati si nasconda questo e altro.Ma a chi è indicato un viaggio alla scoperta degli animali selvatici nostrani? A tutti. Lavoratori stressati, bambini di città e persone che hanno bisogno di rifugiarsi nella natura: chi non trae beneficio dall’osservare un falco in volo o un gruppo di fenicotteri? Gli animali ci rimettono in contatto con la nostra parte selvaggia, fin troppo addomesticata da una quotidianità restrittiva. Un viaggio di questo genere, inoltre, permette di tenere i cinque sensi costantemente accesi: si respira aria pura, si aguzzano soprattutto vista e udito e si ha la possibilità di tornare alle nostre radici di esseri umani.Segue un viaggio tra alcune regioni italiane che permettono tutto questo, fatta la necessaria premessa che ciascuna regione vanta specie endemiche molto spesso sconosciute ai più.<div class="rebellt-item col2" id="rebelltitem1" data-id="1" data-reload-ads="false" data-is-image="True" data-href="https://www.laverita.info/animali-selvatici-ecco-dove-ammirarli-in-italia-2656027271.html?rebelltitem=1#rebelltitem1" data-basename="abruzzo" data-post-id="2656027271" data-published-at="1639499594" data-use-pagination="False"> Abruzzo iStock L’Abruzzo è forse il primo luogo che viene in mente quando si parla dell’accoppiata animali selvatici-Italia. Orsi marsicani, camosci, cervi, martore… Poche altre regioni sono così selvagge, tanto che in alcuni punti sembra che l’essere umano sia semplicemente un ospite, non sempre troppo gradito.Da dove partire? In Abruzzo esistono ben tre Parchi Nazionali (oltre a decine di riserve e oasi). Uno di questi è Il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, casa prediletta di lupi, linci e caprioli (solo per fare qualche esempio).Il borgo di Civitella Alfedena (AQ), per esempio, ospita l’Area Faunistica del Lupo Appenninico, una grande zona recintata che ospita alcuni esemplari di questa specie. Una semilibertà dovuta alle condizioni in cui questi mammiferi sono stati trovati. La particolarità consiste nel fatto che è possibile vederli circolare, con il loro tipico avanti e indietro, da diversi punti del paese.Sempre a Civitella è possibile visitare il Museo del Lupo Appenninico, che spiega per filo e per segno (e in maniera piacevolmente facile) storia e caratteristiche di questo animale, che ancora, ingiustamente, inquieta molti.Per qualunque informazione, scrivere a lupo.civitella@parcoabruzzo.it o chiamare lo 0864/890141.Altro posto dove avvistare animali selvatici abruzzesi è Villetta Barrea (AQ): qui i cervi camminano in libertà, sia a bordo del lago che intorno al paese. Vederli dal vivo è uno spettacolo, anche perché la convivenza con gli esseri umani è pacifica, anche se ovviamente bisogna evitare di disturbarli.Dormire e mangiareAffittacamere L’Airone, Via le Foci, 67030 Villetta Barrea – posizione di tutto rispetto.Ristorante La Poiana, Località Masseria, 67030 Barrea (AQ) – piatti tipici con un tocco innovativo. <div class="rebellt-item col2" id="rebelltitem2" data-id="2" data-reload-ads="false" data-is-image="True" data-href="https://www.laverita.info/animali-selvatici-ecco-dove-ammirarli-in-italia-2656027271.html?rebelltitem=2#rebelltitem2" data-basename="valle-d-aosta-e-piemonte" data-post-id="2656027271" data-published-at="1639499594" data-use-pagination="False"> Valle d'Aosta e Piemonte iStock Simbolo del Parco Nazionale del Gran Paradiso, che si estende tra le due regioni del Nord Italia, è lo stambecco. Non è facilissimo avvistarlo, ma qualche accortezza può facilitare.Pare che Cogne, considerato il vero e proprio ingresso del Parco, sia il luogo ideale. In particolare, salendo al Rifugio Sella si hanno molte più probabilità, anche se si tratta di una bella escursione di circa tre ore partendo da Valnontey. È richiesto un minimo di allenamento, ma vedere (soprattutto di sera e al mattino presto) marmotte e stambecchi è sicuramente un’esperienza unica.Da fare durante le stagioni di mezzo.Per avere informazioni, telefonare allo (011)-8606233 o scrivere a info@pngp.itDormire e mangiareHotel De La Tor, Rue Dottor Grappein 76, 11012 Cogne – bella vista e ottima cucina.La Brasserie du Bon Bec, Via Bourgeois, 72, 11012 Cogne AO – la fonduta di fontina è un must. <div class="rebellt-item col2" id="rebelltitem3" data-id="3" data-reload-ads="false" data-is-image="True" data-href="https://www.laverita.info/animali-selvatici-ecco-dove-ammirarli-in-italia-2656027271.html?rebelltitem=3#rebelltitem3" data-basename="puglia" data-post-id="2656027271" data-published-at="1639499594" data-use-pagination="False"> Puglia iStock Un tour assolutamente da fare è quello per avvistare i delfini a Taranto. Questo simpaticissimo mammifero è solo uno dei tanti motivi per venire in questa zona: dal cibo al mare turchese, dai borghi della Valle d’Itria alle tradizioni ancora vive, sono tanti gli input che invitano all’esplorazione del Tarantino, compresi i suoi animali selvatici.Il Jonian Dolphin Conservation è un’organizzazione scientifica che si occupa di studiare i cetacei nel Golfo di Taranto. Il suo scopo è quello di rendere consapevoli le persone che in Italia esistono ancora i cetacei e, soprattutto, che vanno tutelati.Per prenotare un’escursione in mare con loro, bisogna telefonare al +39 0994706269 o scrivere a areaprogetti@joniandolphin.itDormire e mangiareHotel Europa, Via Roma 2, 74123 Taranto – elegante 4 stelle nel centro della città.Trattoria L’Orologio, Viale Duca D'Aosta, 27, Taranto – Locale tradizione, dalla cucina tanto semplice quanto buona. <div class="rebellt-item col2" id="rebelltitem4" data-id="4" data-reload-ads="false" data-is-image="True" data-href="https://www.laverita.info/animali-selvatici-ecco-dove-ammirarli-in-italia-2656027271.html?rebelltitem=4#rebelltitem4" data-basename="sardegna" data-post-id="2656027271" data-published-at="1639499594" data-use-pagination="False"> Sardegna iStock La Sardegna è un’altra regione privilegiata per l’osservazione di animali selvatici: testuggini, gatti selvatici, donnole... E fenicotteri, gli affascinanti volatili rosa che ormai ritroviamo riprodotti su tazze e gadget di ogni tipo.Gli stagni e le paludi dell’Oristanese sono il loro habitat privilegiato. In realtà, i fenicotteri rosa si trovano sparsi per la Sardegna (se ne possono vedere anche a Cagliari), ma segnandosi gli stagni di Cabras, di Santa Giusta, di S’Ena Arrubia, di Sale ‘e Porcus e la laguna di Mistras si va sul sicuro.Il periodo ottimale è giugno, ma tanto vale preparare il viaggio con un certo anticipo.Dormire e mangiareRed Ginger, 35 Via Lombardia, 09170 Oristano – alloggi accessoriati e centrali.Trattoria Portixedda, Vicolo Solferino, 6, 09170 Oristano OR – pesce fresco e di qualità.
Emanuele Fiano (Ansa)
L’ex deputato pd chiede di boicottare un editore ospite alla fiera patrocinata da Gualtieri e «reo» di avere un catalogo di destra.
Per architettare una censura coi fiocchi bisogna avere un prodotto «nero» ed etichettarlo con la dicitura «neofascista» o «neonazista». Se poi scegli un ebreo (si può dire in questo contesto oppure è peccato?) che è stato pure censurato come testimonial, hai fatto bingo. La questione è questa: l’ex parlamentare Pd, Emanuele Fiano, che già era passato alla cronaca come bersaglio dei pro Pal colpevoli di non averlo fatto parlare all’Università Ca’ Foscari di Venezia e contro il quale qualche idiota aveva mimato la P38, sta premendo per censurare una casa editrice colpevole di pubblicare dei libri pericolosi perché di destra. Anzi, di estrema destra.
Un frame del video dell'aggressione a Costanza Tosi (nel riquadro) nella macelleria islamica di Roubaix
Giornalista di «Fuori dal coro», sequestrata in Francia nel ghetto musulmano di Roubaix.
Sequestrata in una macelleria da un gruppo di musulmani. Minacciata, irrisa, costretta a chiedere scusa senza una colpa. È durato più di un’ora l’incubo di Costanza Tosi, giornalista e inviata per la trasmissione Fuori dal coro, a Roubaix, in Francia, una città dove il credo islamico ha ormai sostituito la cultura occidentale.
Scontri fra pro-Pal e Polizia a Torino. Nel riquadro, Walter Mazzetti (Ansa)
La tenuità del reato vale anche se la vittima è un uomo in divisa. La Corte sconfessa il principio della sua ex presidente Cartabia.
Ennesima umiliazione per le forze dell’ordine. Sarà contenta l’eurodeputata Ilaria Salis, la quale non perde mai occasione per difendere i violenti e condannare gli agenti. La mano dello Stato contro chi aggredisce poliziotti o carabinieri non è mai stata pesante, ma da oggi potrebbe diventare una piuma. A dare il colpo di grazia ai servitori dello Stato che ogni giorno vengono aggrediti da delinquenti o facinorosi è una sentenza fresca di stampa, destinata a far discutere.
Mohamed Shahin (Ansa). Nel riquadro, il vescovo di Pinerolo Derio Olivero (Imagoeconomica)
Per il Viminale, Mohamed Shahin è una persona radicalizzata che rappresenta una minaccia per lo Stato. Sulle stragi di Hamas disse: «Non è violenza». Monsignor Olivero lo difende: «Ha solo espresso un’opinione».
Per il Viminale è un pericoloso estremista. Per la sinistra e la Chiesa un simbolo da difendere. Dalla Cgil al Pd, da Avs al Movimento 5 stelle, dal vescovo di Pinerolo ai rappresentanti della Chiesa valdese, un’alleanza trasversale e influente è scesa in campo a sostegno di un imam che è in attesa di essere espulso per «ragioni di sicurezza dello Stato e prevenzione del terrorismo». Un personaggio a cui, già l’8 novembre 2023, le autorità negarono la cittadinanza italiana per «ragioni di sicurezza dello Stato». Addirittura un nutrito gruppo di antagonisti, anche in suo nome, ha dato l’assalto alla redazione della Stampa. Una saldatura tra mondi diversi che non promette niente di buono.







