2024-09-11
L’ex icona dei dem Usa manipolava i dati dei decessi nelle case di riposo
Andrew Cuomo, democratico, è l'ex governatore dello Stato di New York (Getty)
Per la commissione d’inchiesta del Congresso, Andrew Cuomo, da governatore di New York, ritoccò le cifre sui morti nelle Rsa, dove aveva fatto trasferire pazienti positivi. È la conferma: serrate inutili, andavano protetti i fragili.Andrew Cuomo, ex governatore dello Stato di New York ed ex icona del Partito democratico, ha personalmente manipolato il bollettino dei morti di Covid nelle case di riposo. Nella primavera del 2020, aveva ordinato di trasferire in mezzo agli anziani tutti i pazienti positivi, ma non in pericolo di vita. La misura era stata pensata per alleggerire la pressione sugli ospedali; invece ha finito per appesantire i cimiteri. Così, Cuomo si è premurato di espungere dal conteggio finale dei decessi quelli avvenuti fuori dalle strutture: ad esempio, nonnini ospiti delle Rsa che venivano ricoverati in terapia intensiva. Un esito che, tra l’altro, vanificava la ratio stessa del controverso provvedimento. A queste conclusioni è giunta la commissione d’inchiesta sulla pandemia del Congresso Usa, che ieri, durante la serata italiana, ha ascoltato la versione di Cuomo. L’accusa mossa dall’organo parlamentare, a guida repubblicana, si basa su 555.000 pagine di documenti e oltre 50 ore di testimonianze giurate. Compresa quella di Jim Malatras, all’epoca consigliere dell’esponente dem, secondo il quale l’ex governatore ha più volte rivisto e «corretto» il report, sperando di preservare la sua eredità politica. In un’email alla propria assistente, Stephanie Benson, Cuomo aveva ammesso che la direttiva sulle Rsa poteva trasformarsi in una «grande débâcle», talmente epocale da essere riportata «nei libri di storia». Una storia di meschinità, che ora mette la pietra tombale sulla gestione del coronavirus alla Conte e Speranza: lo Stato di New York fu il secondo, dopo la California di Gavin Newsom, a imporre il lockdown, ma evidentemente dimenticò di tutelare le categorie più esposte alle conseguenze gravi della malattia. L’esatto opposto della filosofia espressa dalla Great Barrington declaration, tanto avversata da Anthony Fauci e dai sedicenti esperti progressisti: proteggere i fragili, lasciando i sani liberi di circolare. Ma cosa successe quattro anni fa nello Stato della Grande Mela? In un primo momento, la sinistra della East Coast aveva reagito come quella nostrana: involtini cinesi, aperitivi, la vita continua. Questa era stata la posizione sia di Cuomo sia dell’ex sindaco di New York, Bill de Blasio. A costui era persino scappata una considerazione di buon senso: «Se avete meno di 50 anni e siete in buona salute, la minaccia è minima». Ma nell’ultima decade di marzo 2020, sulla scia del pessimo esempio offerto dall’Italia, la parola d’ordine cambiò. Il 20, de Blasio chiese di seguire il modello californiano di «shelter-in-place» (ripararsi sul posto); due giorni dopo, il governatore emise uno «stay-at-home order», in pratica comandando la serrata.Il lockdown sarebbe durato fino al 27 giugno. Fu uno dei più lunghi, battuto solo dalle imprese di altri colleghi democratici di Cuomo, nella solita California (19 marzo-28 agosto) e in New Mexico, dove addirittura le chiusure si protrassero dal 24 marzo al 30 novembre. In Florida, per citare un caso di scuola, il blocco fu portato avanti solo dal 2 aprile al 4 maggio. Il Sunshine State divenne in tal modo un rifugio per i (ricchi) newyorkesi, stufi delle misure draconiane adottate alle loro latitudini. Celeberrimo uno scatto della liberal radicale Alexandria Ocasio-Cortez, che a fine 2021 era scappata dalla psicosi da Omicron nella sua metropoli, per sorseggiare un cocktail senza mascherina a Miami. Una decina di giorni dopo era risultata positiva al virus, ma come quasi tutte le persone della sua età non aveva subito alcuna conseguenza dal contagio. Ristoratori, baristi e altri liberi professionisti, colpiti dalla mannaia profilattica di de Blasio e Cuomo, non avevano la stessa fortuna e le stesse possibilità dell’eroina liberal, abbastanza benestante da prendere l’aereo e villeggiare sulle spiagge tropicali della Florida. Il 25 marzo 2020 arrivò la famigerata direttiva sulle case di riposo, che venne revocata solo il 10 maggio, dopo settimane di contestazioni. Il bilancio della trovata rimane pesante, nonostante le sbianchettature del governatore: oltre 6.000 morti tra i residenti delle Rsa. In generale, i numeri della pandemia nello Stato di Cuomo non sono la prova di una gestione brillante: quasi 536.000 infezioni nel giro dei primi quattro mesi; in totale, circa 215.000 ricoveri e più di 45.000 decessi.A parte la vendetta «postuma» della Great Barrington declaration, la vicenda del maquillage newyorkese trasmette una lezione importante al di qua dell’Atlantico. Altro che plotone d’esecuzione politico: una commissione d’inchiesta sul Covid serve eccome. Non rende giustizia alle vittime di errori e abusi, ma almeno contribuisce a ristabilire verità e ragioni. D’altronde, a rovinare il cursus honorum di Cuomo ci ha pensato il giustizialismo progressista: il governatore, nel 2021, fu costretto a dimettersi perché alcune donne avevano dichiarato di essere state molestate da lui. Nessuna delle accuse è stata dimostrata, nessun processo è stato celebrato. Il fuoco amico è più pericoloso del Covid.
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.