![«Andreotti mi riceveva sempre: l’Italia era sul baratro del deficit»](https://assets.rebelmouse.io/eyJhbGciOiJIUzI1NiIsInR5cCI6IkpXVCJ9.eyJpbWFnZSI6Imh0dHBzOi8vYXNzZXRzLnJibC5tcy8yNTYyMjI5My9vcmlnaW4uanBnIiwiZXhwaXJlc19hdCI6MTcyNDE4MTc3NX0.61JWP3JG5yTN5g3ntlg72ElNl3rTVM45ufP9W40hB2k/img.jpg?width=1200&height=800&quality=85&coordinates=0%2C0%2C0%2C375)
Mario Draghi e Guido Carli (Ansa)
Il premier incaricato si racconta in un libro di Federico Carli: «Tornai a Roma dopo gli anni in Banca mondiale e mi chiesero di approvare 200 schede di numeri sbiaditi. Bloccai tutto, ma il telefono iniziò a squillare di notte».