2024-03-04
Ancora si censura chi critica il vaccino
Un canale YouTube con 150.000 iscritti è stato sospeso e adesso rischia la chiusura perché ha parlato dei rischi delle inoculazioni. E chi racconta di essersi ammalato a causa dei sieri viene insultato e deriso. È la riprova che continuiamo a vivere nella menzogna.«Nell’ora dell’inganno universale, dire la verità è un atto rivoluzionario». La frase è attribuita allo scrittore inglese George Orwell, autore dell’imperdibile 1984. È diventata celeberrima, citata a proposito e a sproposito, anche per le questioni più marginali. La frase non è reperibile in nessun libro di Orwell. È possibile che nasca da una conferenza o da un articolo che non riusciamo più a rintracciare, ma è anche possibile che sia uno dei tanti fake diventati un dogma. In effetti Orwell non dava un significato molto positivo alla parola «rivoluzione». Per lui la rivoluzione per antonomasia è quella d’ottobre, che possiamo definire un unico ciclopico inganno, e difficilmente avrebbe condiviso una frase così ottimistica: è sufficiente che qualcuno dica la verità per avviare un processo rivoluzionario. Le vere affermazioni fatte da Orwell possono riassumersi nel concetto: tanto più una società è immersa nell’inganno, tanto più sarà violento l’attacco a chi dice la verità. In una situazione di inganno universale chi dice la verità rischia la libertà, il lavoro, i beni e la vita. L’aggressione arriverà da due direzioni: dal potere, responsabile dell’inganno, e dagli altri ingannati, vittime della menzogna, che però ne sono diventati complici. Per poter creare una situazione di inganno universale è necessario un livello di suggestione talmente potente da rasentare il fenomeno ipnotico. L’ inganno universale deve essere trasmesso dalla totalità dei media, imposto con l’arbitrio, protetto dalla censura più impenetrabile. L’epidemia Covid-19 è stata un inganno universale. Per qualsiasi tipo di comunicazione, inclusa la menzogna, esistono due possibili canali: quello verbale, costituito dalle parole, e quello non verbale, infinitamente più potente, costituito da tutto quello che non è parola: mimica, vestiario, tono di voce, immagini. Noi dobbiamo però assumerci la responsabilità delle parole, non del linguaggio non verbale. È stato un inganno universale affermare che il virus fosse nato in un mercato. I premi Nobel e i veri esperti che hanno avvertito che si trattava di un virus ingegnerizzato sono stati trattati da dementi. È stato un geniale inganno universale far arrivare in Occidente falsi video clandestini che mostravano persone che stramazzavano per strada. Come ha detto in video da brividi il mio amico Max Del Papa, hanno mentito, hanno mentito sempre, hanno mentito su tutto, hanno mentito sapendo di mentire. È assolutamente vero, ma ci sono alcune menzogne che nemmeno loro hanno osato pronunciare a parole: sono passate per il linguaggio non verbale. Qual è il tasso di mortalità di questa malattia? Il 20%, come la peste del 1300? Il 15%, come le epidemie di vaiolo nero? Nessuno ha osato parlare di mortalità indicando un numero con il linguaggio verbale. Dicevano in continuazione il numero dei contagiati, dei sintomatici, dei tamponi, dei morti, in realtà moltissimi dei quali fasulli: c’erano gli ordini di classificare morto Covid anche le vittime di infarto, annegamento e incidente stradale, purché avessero un tampone positivo. Alla fine la percentuale di mortalità non è mai stata detta. Abbiamo 400 deputati e 200 senatori, per un totale di 600 persone. Quanti di loro sono morti di Covid? Se la mortalità fosse dell’1% avrebbero dovuto morire più o meno in sei. Non ne è morto nessuno. Berlusconi si è ammalato di Covid e, benché più che ottantenne e con tre patologie pregresse, è guarito. La malattia - se ben curata - ha lo 0,2% di mortalità. Ippocrate.org è un’associazione medica che ha curato 70.000 pazienti documentati e ha avuto 14 morti: fa lo 0,2% di mortalità sui malati, non sulla popolazione in generale.La narrazione pandemica è stata basata sul terrore. Il terrore riempie la parte sottocorticale del nostro cervello. Una persona terrorizzata non riesce più a usare il pensiero logico. Il terrore è stato creato con le immagini: la gente che crollava per terra in Cina, gli intubati, i mezzi che lavavano le strade col disinfettante. Il lockdown ha avuto diverse funzioni: la prima è stata far fallire le piccole imprese e abbattere l’economia; la seconda è stata creare un terrore incredibile così da accettare un vaccino sperimentale senza alcuna garanzia. A questo si sono aggiunti gli algoritmi. L’algoritmo ha una funzione predittiva di gran lunga inferiore ai tarocchi, che sono semplicemente dovuti al caso, mentre gli algoritmi sono manovrabili. Algoritmi fatti da non si sa bene chi hanno affermato che i morti da Covid sarebbero stati milioni. Gli Amish della Pennsylvania e gli utenti dei nostri campi nomadi non hanno vaccinato nessuno, e stanno benissimo. Adesso anche davanti ai tumori, ai linfomi, alle morti improvvise, ai turbocancri, alle vite dannate da polinevriti, da herpes continuo, da cefalee continue, ai tredicenni con la miocardite e ai neonati venuti al mondo con patologie tromboemboliche (sempre che non siano stati abortiti), c’è sempre qualcuno che ci dice che però abbiamo evitato milioni di morti. A questo punto chi dice la verità è il nemico: è il nemico per i virologi televisivi, per i vaccinatori che hanno continuato a iniettare un farmaco anche quando ormai la sua pericolosità e la sua inefficacia erano evidenti e cominciavano a essere riportati in letteratura, che hanno iniettato un farmaco non testato per loro a donne incinte e bambini; è il nemico pubblico per tutti i medici e in particolare per i presidenti degli Ordini medici che sono stati i responsabili di quanto è successo; ma è anche il nemico di quelli che hanno creduto e si sono sentiti protagonisti di una battaglia epica e ora non vogliono scoprire di essere stati ingenue vittime. Il mio amico Max Del Papa ha detto ad alta voce che il suo linfoma è stato causato da vaccino, e lo hanno coperto di insulti. Un uomo ridotto sulla sedia a rotelle ha osato disturbare l’ex ministro della Sanità, Speranza, ed è stato aggredito e ingiuriato. Gli è stato ricordato di aver firmato la liberatoria, ed è stato trattato da assassino perché, per causa sua, altri non si vaccineranno e arriveranno i famosi milioni di morti. Quest’uomo ha potuto far sentire la sua voce e il suo dolore alla trasmissione di Mario Giordano, la stessa che da sempre ha parlato di terapie domiciliari e che per prima ha cominciato a parlare di danni da vaccino. Sono stata radiata dall’Ordine dei medici per aver fatto «allarmismo». L’allarmismo consisteva in tre consigli: cercate di avere un ottimo sistema immunitario, è la vostra difesa; in caso di Covid cercate un medico che vi prescriva immediatamente aspirina, azitromicina, idrossiclorochina, vitamina D, vitamina C, e se dopo tre giorni non siete guariti è il caso di aggiungere cortisone ed eparina; e, soprattutto, non fate il vaccino. Me la sono cavata con la radiazione: poteva andare peggio. Nella Francia, patria della democrazia, rischierei tre anni di prigione e 48.000 euro di multa, dato che sto continuando a sconsigliare il vaccino con tutta la mia forza. Per aver diffuso le mie affermazioni, è stato anche bloccato il canale di Riccardo Rocchesso «100 giorni da Leone». Il 15 gennaio avevamo fatto una puntata insieme in cui avevo calorosamente raccomandato a tutti di non vaccinarsi, e raccomandato ai vaccinati di sottoporsi a una serie di esami del sangue e di seguire una terapia che cerchi di disattivare la proteina Spike che l’mRna che è stato loro inoculato continua a stampare. A causa di questa puntata, un canale YouTube che ha 150.000 iscritti è stato sospeso. Se dovesse arrivare un altro richiamo da YouTube, il canale sarà cancellato, con esso un lavoro di tre anni e 1.400 dirette. Quindi resistete: guardate la trasmissione di Mario Giordano, comprate il quotidiano La Verità, seguite il canale «100 giorni da Leone».
Manifestazione a Roma di Ultima Generazione (Ansa)