2022-08-13
Anche Biden allenta le restrizioni. Tutta Europa ora sconfessa la Dad
Le nuove linee guida del Cdc parlano di «rischio individuale» e di vaccino e cure per ridurre i morti, non i contagi in sé. L’Occidente punta a tenere aperte le scuole. Bianchi però stanzia 2,1 miliardi per il digitale.Ciò che non smuovono le evidenze scientifiche, lo smuove la politica: sarà forse per questo motivo che le nuove linee guida pubblicate, in Italia e in America, sul Covid in comunità e a scuola sembrano, dopo tante vessazioni a famiglie e studenti, ispirate alla necessità di comunicare un allarme mitigato. Potenza delle elezioni, quelle del 25 settembre in Italia, quelle di midterm che si terranno a novembre negli Stati Uniti, decisive per l’amministrazione democratica di Joe Biden.La Guida operativa per le scuole pubblicata due giorni fa dal Center for disease control americano (Cdc) ha senza dubbio ispirato quella italiana diffusa lo scorso 5 agosto (verosimilmente dopo una fuga di notizie sulla bozza del Cdc). Nelle linee Usa troviamo addirittura le stesse parole utilizzate sul documento italiano «firmato» (o forse copiato) dalle nostre istituzioni: la famigerata «etichetta respiratoria», ossia il galateo del raffreddore, la «preparedness» evocata nel titolo, il passaggio in cui si premette che gli interventi rappresentano uno strumento per prevenire anche altre malattie infettive «come l’influenza», toh. Il documento Usa, come quello italiano, suggerisce di «stare a casa se si è malati» (chi l’avrebbe mai detto) e incoraggia l’uso delle mascherine per i soggetti fragili e a rischio o, in alternativa, «altre strategie di prevenzione, come migliorare la ventilazione ed evitare l’affollamento».L’11 agosto, lo stesso Cdc ha pubblicato le nuove Linee guida Covid-19 su individui, comunità e sistemi sanitari. Il network radiofonico americano Npr, filogovernativo, le ha sintetizzate in quattro punti: primo, stop alla quarantena dei positivi (ricordiamo che in Italia devono ancora stare isolati per 10 giorni se non vaccinati e 7 giorni se vaccinati); secondo, stesse misure per cittadini vaccinati e non vaccinati; terzo, gli studenti positivi asintomatici restano in classe; quarto, stop ai tamponi a chi non ha sintomi. Un bel passo avanti rispetto alle norme draconiane adottate da alcuni Stati americani, tutti a guida democratica, che per alcuni mesi avevano richiesto la vaccinazione perfino agli studenti per andare a scuola: niente a che vedere con altri Stati repubblicani, come Florida e Texas, che sono arrivati a vietare l’obbligo di mascherina, a maggior ragione in classe. Il vero tratto distintivo tra Italia e Stati Uniti è consistito proprio nel tipo di discrezionalità concessa alle comunità locali: in America la deroga è stata consentita anche in senso meno restrittivo, in Italia no (si ricordi la diffida del governo Conte alla defunta governatrice della Calabria Jole Santelli, obbligata a revocare l’ordinanza di riapertura di locali e ristoranti emessa a maggio 2020). Spunta inoltre, nel documento Usa, un forte richiamo alla consapevolezza del «rischio individuale» e alle tanto trascurate cure: «Le persone devono comprendere il loro rischio, adottare misure per proteggere sé stesse», recita il testo, che ormai non tenta neanche più di sollecitare la vaccinazione per evitare l’infezione, ma «soltanto» la malattia e la morte: «Possono essere ridotte attraverso la vaccinazione e le terapie, integrate dall’uso di molteplici metodi di prevenzione per ridurre il rischio». Un’altra musica, insomma, rispetto alle forzature su terze dosi e vaccinazioni pediatriche esercitate su Fda lo scorso anno, che portarono alle dimissioni della direttrice dell’ufficio vaccini di Fda, Marion Gruber, e del suo vice Philip Krause. Tornando alla scuola, l’obiettivo prioritario per l’anno scolastico 2022-23, nei maggiori Paesi occidentali, sarà quello di tenere i ragazzi in classe. «Basta Dad», dicono all’unisono i documenti ufficiali pubblicati in Francia, oltre che negli Stati Uniti, così come i testi usciti in Germania, Regno Unito, Austria e Portogallo. Una notizia confortante, sulla carta, anche per gli studenti italiani, che detengono il record europeo di giorni passati a casa in Dad: non soltanto i primi tre mesi pandemici, ma buona parte del 2021, con l’istituzione delle cosiddette «zone rosse» mantenute dal governo Draghi, che hanno consentito a sindaci come quello di Avellino, Gianluca Festa, di tenere chiuse le scuole superiori per l’intero l’anno scolastico 2020-2021. Una vergogna tutta italiana, che però non ha toccato i vertici del ministero dell’Istruzione: nonostante i danni documentati della Dad, Viale Trastevere ha reso pubbliche proprio ieri le risorse stanziate per incoraggiare il digitale e la didattica integrata (Did), previste dal Piano Scuola 4.0 firmato dal ministro Patrizio Bianchi il 1° luglio: ben 2,1 miliardi di euro destinati a attrezzature digitali, rete wireless, ambienti di apprendimento fisici e virtuali e metodologie innovative. «La Dad resterà anche dopo il Covid», aveva detto Bianchi in un’intervista a La Stampa il 4 marzo 2021: promessa mantenuta. Mentre intanto le scuole italiane cadono a pezzi.Il rientro nelle scuole occidentali sembrerebbe abbastanza simile a quello italiano. Quasi nessun documento ufficiale raccoglie le evidenze scientifiche che certificano la minore contagiosità dei più giovani, pur accolta dall’Ecdc europeo; quasi tutti sottolineano l’importanza (ma non l’imprescindibilità) della vaccinazione; quasi tutti si riservano di imporre misure più stringenti se la situazione epidemiologica dovesse mutare. Misure definite in tre step (verde, arancione e rosso) nel documento pubblicato il 12 luglio in Francia. Al primo livello (vigilanza moderata), scuola in presenza senza nessuna restrizione; al secondo livello (vigilanza aumentata), scuola sempre in presenza ma limitazioni all’assembramento e sport all’esterno; al terzo livello, didattica integrata (Did) al liceo, distanziamento, divieto di assembramento. In Germania, il Bundestag tedesco prevede di emendare la legge federale sulla protezione dalle infezioni, ma la discussione è prevista dopo la pausa estiva. «L’obiettivo», si legge nel testo, «è mantenere l’insegnamento in classe per tutto il tempo, perché questo è particolarmente importante per lo sviluppo delle competenze e lo sviluppo psicosociale dei nostri studenti».Bisognerà dunque attrezzarsi e leggere tra le righe per comprendere se (e in quale misura) il possibile aumento dei casi in autunno possa compromettere maggiormente, per il terzo anno consecutivo, la vita degli studenti italiani rispetto a quelli del resto del mondo occidentale.
Matteo Salvini (Imagoeconomica)
La stazione di San Zenone al Lambro, dove il 30 agosto scorso un maliano ha stuprato una 18enne (Ansa)