2021-03-14
Anche l’amore rischia di passare da una app
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In una serie tv coreana il telefono avverte se nel raggio di 10 metri c'è l'anima gemella. Disponibile su Netflix, la seconda stagione torna a sottolineare come i sentimenti - se reali - sconfiggono anche i cervelloni elettronici. Dopo il successo del webtoon e della serie tv, l'applicazione è arrivata davvero sugli smartphone di tutto il mondo. E ora, con un semplice link d'invito, potrete trovare i vostri amici solo azionando il vostro personale Love Alarm. Lo speciale comprende due articoli. Un mondo parallelo, identico al nostro in tutto e per tutto. Con un'unica eccezione: lì i sentimenti sono governati da un'entità tecnologica superiore, un cervellone installato in tutti gli smartphone chiamato Love Alarm in grado di intercettare l'interesse di una persona entro un raggio di 10 metri. E una trama che sottolinea, sempre di più, come la tecnologia ci renda schiavi anche in ambiti che dovrebbero rimanere intatti e puri, come l'amore. Netflix e i K-drama, le serie tv coreane che ormai da alcuni anni sono divenute popolari anche nel nostro Paese, hanno firmato un patto vincente e continuano a produrre titoli di successo. Il ritorno di Love Alarm per la seconda stagione (6 episodi da 1 ora l'uno e disponibili in esclusiva sulla piattaforma di streaming, ndr) è stata accolta con un clamore inaspettato. Merito della trama, basata su un webtoon di successo, che racconta non la solita storia romantica studentesca incentrata solo sul triangolo amoroso, ma soprattutto della curiosità instillata nel pubblico dai tre attori: Kim So Hyun, che nel drama interpreta la protagonista Kim Jo Jo, Jung Ga Ram, nel ruolo di Lee Hye Young e l'astro nascente dei K-drama, Song Kang, a cui è affidato il ruolo del bellissimo, ricchissimo e complicatissimo Hwang Sun Oh. Dopo aver lasciato i protagonisti maschili sospesi nel mezzo di cerchi immaginari prodotti dall'applicazione in attesa del tintinnio dell'app della loro amata, Love Alarm 2 riprende il racconto con un salto temporale di quattro anni. Kim Jo Jo ha un segreto che non ha mai confessato a nessuno e che ora la tormenta. Il suo Love Alarm è l'unico dotato di un particolare scudo, creato dal programmatore dell'app e suo compagno di scuola, in grado di nascondere i suoi sentimenti al mondo intero. Creato come protezione dopo la delusione ricevuta da Sun Ho, Jo Jo ora si ritrova a essere l'unica a vivere in un modo apparentemente senza sentimenti. Sebbene infatti il suo alarm suoni continuamente all'avvicinarsi di Hye Young, Jo Jo si trova immobile e incapace di esprimere i suoi reali sentimenti. Inizia così una lunga battaglia per riconquistare la possibilità di amare liberamente e indipendentemente da quella tecnologia che sembra ormai diventata una gabbia da cui nessuno degli abitanti dell'immaginaria Seoul riesce a sfuggire. «Da un drama studentesco passiamo alla vita adulta, con problemi ben più importanti dei voti a scuola o della cotta per il compagno di banco» racconta Kim So Hyun. «Non solo, in questa stagione torniamo a mostrare come un'applicazione possa condizionare in modo irreversibile la vita delle persone e come la tecnologia non sempre sia uno scudo che ci protegge ma una lama pronta a ferie» aggiunge Song Kang. Love Alarm 2, come ha sottolineato il regista Kim Jin Woo è «lo specchio della società moderna, affascinata e interdetta dalla tecnologia al punto da indebitarsi pur di avere un cuore in più su un social network». <div class="rebellt-item col1" id="rebelltitem1" data-id="1" data-reload-ads="false" data-is-image="False" data-href="https://www.laverita.info/amore-passa-da-una-app-2651058325.html?rebelltitem=1#rebelltitem1" data-basename="dal-telefilm-agli-smartphone-nella-prima-settimana-love-alarm-e-stata-scaricata-da-100-000-persone" data-post-id="2651058325" data-published-at="1615734263" data-use-pagination="False"> Dal telefilm agli smartphone: nella prima settimana Love Alarm è stata scaricata da 100.000 persone Dal piccolo schermo ai cellulari di tutto il mondo, il passo è stato brevissimo.A pochi giorni dal termine della prima stagione di Love Alarm è comparsa, prima in Corea e poi nel resto del mondo, la tanto chiacchierata app in grado di intercettare chi prova sentimenti d'amore per te nel raggio di 10 metri. Come ovvio, il nostro Love Alarm, funziona in modo leggermente diverso da quello raccontato nel K-drama di Kim Jin Woo. L'applicazione, scaricabile gratuitamente sia dagli store Apple che Android, permette inviando un link ai propri amici di individuarli quando sono nelle vicinanze sentendo lo stesso trillo ormai rinominato in tutto il mondo lovealarm.
Iil presidente di Confindustria Energia Guido Brusco
Alla Conferenza annuale della federazione, il presidente Guido Brusco sollecita regole chiare e tempi certi per sbloccare investimenti strategici. Stop alla burocrazia, realismo sulla decarbonizzazione e dialogo con il sindacato.
Visione, investimenti e alleanze per rendere l’energia il motore dello sviluppo italiano. È questo il messaggio lanciato da Confindustria Energia in occasione della Terza Conferenza annuale, svoltasi a Roma l’8 ottobre. Il presidente Guido Brusco ha aperto i lavori sottolineando la complessità del contesto internazionale: «Il sistema energetico italiano ed europeo affronta una fase di straordinaria complessità. L’autonomia strategica non è più un concetto astratto ma una priorità concreta».
La transizione energetica, ha proseguito Brusco, deve essere affrontata con «realismo e coerenza», evitando approcci ideologici che rischiano di danneggiare la competitività industriale. Decarbonizzazione, dunque, ma attraverso strumenti efficaci e con il contributo di tutte le tecnologie disponibili: dal gas all’idrogeno, dai biocarburanti al nucleare di nuova generazione, dalle rinnovabili alla cattura e stoccaggio della CO2.
Uno dei nodi principali resta quello delle autorizzazioni, considerate un vero freno alla competitività. I dati del Servizio Studi della Camera dei Deputati parlano chiaro: nel primo semestre del 2025, la durata media di una Valutazione di Impatto Ambientale è stata di circa mille giorni; per ottenere un Provvedimento Autorizzatorio Unico ne servono oltre milleduecento. Tempi incompatibili con la velocità richiesta dalla transizione.
«Non chiediamo scorciatoie — ha precisato Brusco — ma certezza del diritto e responsabilità nelle decisioni. Il Paese deve premiare chi investe in innovazione e sostenibilità, non ostacolarlo con inefficienze che non possiamo più permetterci».
Per superare la frammentazione normativa, Confindustria Energia propone una legge quadro sull’energia, fondata sui principi di neutralità tecnologica e sociale. Uno strumento che consenta una pianificazione stabile e flessibile, in linea con l’evoluzione tecnologica e con il coinvolgimento delle comunità. Una recente ricerca del Censis evidenzia infatti come la dimensione sociale sia cruciale: i cittadini sono disposti a modificare i propri comportamenti, ma servono trasparenza e dialogo.
Altro capitolo centrale è quello delle competenze. «Non ci sarà transizione energetica senza una transizione delle competenze», ha ricordato Brusco, rilanciando la necessità di investire nella formazione e nel rafforzamento della collaborazione tra imprese, università e scuole.
Il presidente ha infine ringraziato il sindacato per il rinnovo del contratto collettivo nazionale del settore energia e petrolio, definendolo un esempio di confronto «serio, trasparente e orientato al futuro». Un modello, ha concluso, «basato sul dialogo e sulla corresponsabilità, capace di conciliare la valorizzazione del lavoro con la competitività delle imprese».
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