2020-11-10
Altre cinque regioni «arancioni». Ma la Campania non viene toccata
Da domani aumentano le restrizioni in Abruzzo, Umbria, Basilicata, Liguria e Toscana, che lasciano la zona gialla. Del territorio governato da Vincenzo De Luca si occuperanno oggi. Giù i tamponi, i morti sono 356.Cambiano i colori, aumentano le restrizioni. Liguria, Toscana, Umbria, Abruzzo e Basilicata diventano arancioni e vanno ad aggiungersi a Sicilia e Puglia nella fascia delle Regioni con rischio medio alto. L'anticipazione, nel tardo pomeriggio, ancora in piena riunione del Comitato tecnico scientifico, la faceva il governatore dell'Abruzzo, Marco Marsilio, che twittava di aver ricevuto la notizia dal ministro della Salute, Roberto Speranza. Gli effetti del provvedimento, firmato poi in serata, avranno decorrenza dall'11 novembre. Da domani, dunque, nuove limitazioni per i territori che secondo i criteri «scientifici e oggettivi» della Cabina di regia, validati dall'Istituto superiore di sanità, hanno dati che preoccupano. L'Alto Adige, invece, aveva giocato d'anticipo. Il governatore Arno Kompatscher già domenica decideva di abbandonare la zona gialla, per estendere quella rossa da undici Comuni a tutto il territorio altoatesino. Senza aspettare l'intervento del governo ha autoproclamato il lockdown, che domani sarà ratificato dalla giunta provinciale. Sembra che l'assessore alla Sanità, Thomas Widmann, stia pensando di applicare restrizioni simili a quelle messe in atto durante la prima ondata del Covid.Oggi si deciderà per le altre Regioni, è necessaria un'ulteriore verifica dei dati epidemiologici soprattutto per quanto riguarda la Campania, che non doveva essere classificata zona gialla e dove restano chiuse le scuole secondo la decisione del Tar che, con tre decreti appena pubblicati, ha respinto le richieste di sospensione dell'ordinanza del governatore Vincenzo De Luca. Il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, l'ha detto chiaramente: «Proclamare la Campania zona rossa è una decisione purtroppo inevitabile, anzi è una decisione tardiva». Non voleva invece l'inserimento della Liguria in zona arancione per i prossimi 14 giorni il governatore, Giovanni Toti, che ieri «pur rimanendo perplesso sulla differenza di trattamento rispetto alla scorsa settimana, a fronte di numeri più o meno simili» ha preferito commentare: «Ritengo sia doveroso non entrare in polemica con il governo e prendere atto di questa decisione». Il presidente ha convenuto che «indubbiamente i nostri ospedali sono sotto forte pressione, il mondo medico chiede interventi e in queste situazioni riteniamo che il criterio di prudenza debba sempre prevalere». Tra appelli dei medici a chiudere tutto il Paese, ieri i casi di coronavirus registrati sono stati 25.271 (+2,70%), con 147.725 tamponi effettuati. Il rapporto positivi/tamponi è al 17,1%. I decessi, 356 nell'arco di ventiquattr'ore (+0,86%), salgono a quota 41.750. La Regione con maggior incremento di casi è la Lombardia (4.777) ma c'è stato un aumento sensibile anche in Campania (+3.120), Piemonte (+2.876), Toscana (+2.244) e Veneto (+2.223). In Umbria i positivi hanno superato quota 10.000, sono 10.001. Cresce (+ 100) il numero dei pazienti in terapia intensiva, ieri erano 2.849 su 7.514 posti disponibili a livello nazionale. Rispetto a domenica ci sono stati altri 1.196 ricoveri con sintomi Covid, per un totale di 27.636 degenze. Ma del Covid si continua anche a guarire, ieri i dimessi erano 10.215 (+3,05%). In Piemonte, i ricoverati negli ospedali sono il 25% in più rispetto al picco della scorsa primavera nelle degenze ordinarie o di terapia sub intensiva, come ha dichiarato Gian Antonio Cibinel, coordinatore del dipartimento di emergenza e accettazione (Dea). Nella terapia intensiva, invece, il picco dei mesi scorsi verrà raggiunto tra una settimana, con 400-450 pazienti, se la crescita dei contagi sarà lineare. «La situazione epidemiologica per quanto riguarda il Covid-19 continua a peggiorare con un Rt di 1,7. Abbiamo oltre 500 casi per 100.000 abitanti e quasi tutte le Regioni italiane sono pesantemente colpite», ha dichiarato Gianni Rezza, direttore della prevenzione del ministero della Salute. Secondo i dati dell'Agenzia per i servizi sanitari regionali (Agenas) aggiornati all'8 novembre, sono 11 le Regioni che superano la soglia dei ricoveri di pazienti Covid non in rianimazione, ma nei reparti di medicina generale. Oltre alle situazioni più critiche della provincia autonoma di Bolzano (99%), di Piemonte (95%) e Valle d'Aosta (91%), l'allarme è in Campania (41%), Emilia Romagna (50%), Lazio (47%), Liguria (71%), Lombardia (74%), Marche (53%), Trento (49%), Umbria (53%). A livello nazionale è occupato attualmente il 49% del totale dei posti disponibili per altre patologie. E mentre le Regioni aggiornano i dati sanitari dei contagi, Federfarma segnala che nelle farmacie stanno mancando bombole per l'ossigeno destinate alle cure domiciliari dei pazienti Covid. «Abbiamo avuto notizie dal territorio che si stanno verificando carenze», ha affermato il presidente, Marco Cossolo. «Stiamo approfondendo la situazione e valutando il da farsi». Molte famiglie non restituiscono i contenitori esauriti anche se non ne hanno bisogno immediato. Le tengono in casa, in maniera preventiva, ignorando gli appelli lanciati da medici, infermieri e dagli stessi farmacisti.
Giorgia Meloni al Forum della Guardia Costiera (Ansa)
«Il lavoro della Guardia Costiera consiste anche nel combattere le molteplici forme di illegalità in campo marittimo, a partire da quelle che si ramificano su base internazionale e si stanno caratterizzando come fenomeni globali. Uno di questi è il traffico di migranti, attività criminale tra le più redditizie al mondo che rapporti Onu certificano aver eguagliato per volume di affari il traffico di droga dopo aver superato il traffico di armi. Una intollerabile forma moderna di schiavitù che nel 2024 ha condotto alla morte oltre 9000 persone sulle rotte migratorie e il governo intende combattere. Di fronte a questo fenomeno possiamo rassegnarci o agire, e noi abbiamo scelto di agire e serve il coraggio di trovare insieme soluzioni innovative». Ha dichiarato la Presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni durante l'intervento al Forum della Guardia Costiera 2025 al centro congresso la Nuvola a Roma.
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