2020-11-19
La presa in giro. Manovra fuori tempo massimo per il secondo anno di seguito

Roberto Gualtieri (Ansa)
Per il secondo anno di seguito il Parlamento viene privato del diritto di discutere.
Si è tenuta oggi a Roma la cerimonia per il settantasettesimo anniversario dello Stato di Israele. L’evento si è aperto con la gioia per la liberazione dell’ostaggio americano-israeliano Edan Alexander. Sono seguiti interventi del senatore Lucio Malan e del deputato Paolo Formentini. Ha quindi preso la parola l’ambasciatore israeliano in Italia, Jonathan Peled.
«La rinascita dello Stato di Israele è un miracolo senza pari nella storia delle nazioni. Nessun altro popolo ha mantenuto la propria identità per migliaia di anni ed è tornato nella sua terra natale, dove ha costruito una società libera, pluralista, democratica, prospera e innovativa», ha dichiarato, per poi aggiungere: «Sono trascorsi settantasette anni da quando il sogno di ricostruire uno Stato ebraico nella Terra Promessa dei nostri antenati è diventato realtà contro ogni previsione».
«Purtroppo, quest'anno celebriamo nuovamente questa giornata all'ombra della guerra succeduta all’orribile massacro del 7 ottobre. Riportare a casa tutti i nostri ostaggi e garantire pace e sicurezza per i nostri cittadini restano missioni incomplete. Ci auguriamo che questo giorno giunga presto», ha proseguito. Peled ha quindi sottolineato gli stretti legami tra Israele e l’Italia. «Il legame tra Roma e Gerusalemme è antico e, oggi, Italia e Israele sono partner strategici nel Mediterraneo e in Oriente. I nostri paesi possono apprendere molto l'uno dall'altro. Il dialogo bilaterale, amichevole e stretto, si manifesta attraverso un importante accordo G2G e numerose visite istituzionali reciproche», ha affermato l’ambasciatore.
«Non possiamo tuttavia ignorare le crescenti sfide che Israele deve affrontare nell’opinione pubblica, nei media e nelle università, così come l’aumento dell’antisemitismo e delle manifestazioni anti-israeliane», ha anche messo in guardia. «Sta infatti diventando sempre più diffuso definirsi antisionisti, senza comprendere che il sionismo - al pari del Risorgimento per l’Italia - rappresenta l'idea che ha determinato la nascita di uno Stato: lo Stato d’Israele. Definirsi antisionisti quindi rappresenta oggi la negazione stessa del diritto di Israele ad esistere», ha continuato. Non è infine mancato un augurio al nuovo pontefice, Leone XIV. «Ci congratuliamo con Papa Leone XIV. Possa il suo Pontificato contribuire alla riconciliazione e alla pace nel mondo intero», ha concluso Peled.