2025-06-04
«Almeno l’essenziale». Meloni e Macron cercano una quadra
Giorgia Meloni e Emmanuel Macron(Getty Images)
Vertice a Roma: baci a favore di telecamere, restano i contrasti Dialogo sui dazi e guerre, divide il bellicismo di Parigi e Berlino.Baci e abbracci in favore di telecamere, bilaterale e cena di lavoro, insomma tutto quello che si può mettere in scena per dimostrare che le antipatie personali raccontate dalla stampa sono «panna montata», come ha detto il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, che ieri a Palazzo Chigi ha ricevuto il presidente francese Emmanuel Macron.In realtà i momenti di frizione, le frecciatine, gli sguardi al veleno e, quel che più conta, le divergenze di opinione tra i due leader ci sono stati e ci saranno, ma il summit di ieri serve a riannodare i fili di una collaborazione, quella tra Roma e Parigi, che già da giorni alla Verità esponenti di primo piano del governo definiscono «naturale». Italia e Francia sono legate indissolubilmente non solo dal punto di vista storico e culturale, ma anche (e soprattutto, considerati i tempi), economico: entrambi grandi esportatori negli Usa nei settori dell’agroalimentare, della moda, dell’automotive, entrambi Paesi con un alto debito pubblico; la Meloni e Macron, dal canto loro, sono al momento i due leader più influenti del Consiglio europeo, considerato che il neocancelliere tedesco Friedrich Merz non ha ancora dimestichezza con gli equilibrismi della politica continentale. Nel corso del bilaterale, Meloni e Macron hanno discusso di tutte le questioni più attuali. La guerra in Ucraina e quella a Gaza sono emergenze scottanti, sulle quali i due hanno approcci diversi, ma il raggiungimento della pace è un obiettivo comune e, per quel che riguarda il conflitto tra Mosca e Kiev, ora che la Francia ha tolto dal tavolo l’ipotesi dell’invio di truppe sul terreno, l’Italia ha molta più agibilità nell’accostarsi al gruppo dei «volenterosi», naturalmente mantenendo la propria posizione di collante tra Ue e Usa, anche nei momenti più difficili delle relazioni transatlantiche.Tra i temi affrontati, le maggiori priorità di politica europea, a partire dalla competitività, dalla Difesa, dal rafforzamento delle relazioni transatlantiche e dal contrasto all’immigrazione irregolare, il tutto con l’obiettivo di costruire un’Europa più sovrana, più forte e più prospera. Un altro argomento molto concreto affrontato nel corso dell’incontro è stato quello dell’avvio del negoziato sul prossimo Quadro finanziario pluriennale, il reperimento delle ingenti risorse necessarie a finanziare le priorità strategiche europee, attraverso un mix di investimenti privati e risorse comuni.All’indomani dei colloqui di Istanbul tra Ucraina e Russia, la Meloni e Macron hanno fatto il punto sugli ultimi sviluppi e sulle prossime iniziative e hanno ribadito il continuo e incrollabile sostegno di Francia e Italia all’Ucraina e al percorso verso una soluzione giusta e duratura. Per quel che riguarda il Medio Oriente e la Libia, sono state esaminate le iniziative comuni a sostegno della stabilità e della sicurezza della regione mediterranea. «L’Italia è un partner importante con un ruolo cruciale da svolgere nelle decisioni europee, soprattutto nel conflitto ucraino», hanno sottolineato fonti della presidenza francese, parlando di un appuntamento deve permettere di verificare «che siamo capaci di procedere assieme sull’essenziale».Un bilaterale lungo, quello di ieri, seguito poi da una cena di lavoro che, al di là dei contenuti, delle visioni convergenti su alcuni dossier e divergenti su altri, fa notizia in sé: Giorgia Meloni ed Emmanuel Macron, con quest’ultimo che raggiunge il premier italiana a Roma, non potevano lasciare che la narrazione di un conflitto quasi personale tra due leader mettesse a repentaglio i rapporti tra Italia e Francia. Non solo: la Meloni, nel triangolo dei fondatori Italia-Germania-Francia, può esercitare un ruolo di riequilibrio rispetto a un asse franco-tedesco che Berlino sta portando verso posizioni radicali, soprattutto per quel che riguarda il conflitto in Ucraina, con Merz che ha parlato apertamente della possibilità di fornire a Kiev i missili a lungo raggio Taurus senza restrizioni e limiti, vale a dire dando la possibilità che vengano utilizzati anche per colpire il suolo russo.Il faccia a faccia di ieri, in sostanza, è stata l’occasione per i due di trovare dei punti di convergenza e di ribadire gli argomenti sui quali tra i due leader non c’è identità di vedute. Del resto, in una fase geopolitica così complessa, con il quadro internazionale in continua evoluzione, le sensibilità sui numerosi dossier aperti sono, spesso, inevitabilmente diverse. Quello che è certo è che il bilaterale segna un punto di svolta nei rapporti tra Roma e Parigi e tra la Meloni e Macron: un riavvicinamento necessario, fisiologico, tra due grandi potenze europee e tra due leader che, è vero che attraversano fasi molto diverse tra loro, con il premier italiano in grande ascesa e il presidente francese in declino, ma che sono in grado di dare le carte al tavolo europeo e non solo.
«The Iris Affair» (Sky Atlantic)
La nuova serie The Iris Affair, in onda su Sky Atlantic, intreccia azione e riflessione sul potere dell’Intelligenza Artificiale. Niamh Algar interpreta Iris Nixon, una programmatrice in fuga dopo aver scoperto i pericoli nascosti del suo stesso lavoro.