2021-06-08
«Allegri non scommette sullo sport. E Oia non c’entra con la ‘ndrangheta»
Massimiliano Allegri (Ansa)
Vincite del tecnico segnalate da Bankitalia: tutte le puntate erano su giochi da casinò. La vicenda delle segnalazioni di operazioni sospette all'ufficio antiriciclaggio della Banca d'Italia nei confronti dell'allenatore della Juventus Massimiliano Allegri si arricchisce di una nuova puntata. Nella Sos della Banca Intermobiliare dello scorso 26 aprile si leggeva: «Per il periodo oggetto d'analisi (dal 20 agosto 2018 all'8 aprile 2021) si rileva che il cliente ha ricevuto sette bonifici in accredito per 161.000 euro la Oia services di Malta […]. La Oia è stata coinvolta nell'indagine Galassia della Dda di Reggio Calabria che ha determinato il sequestro dei beni facenti capo all'imprenditore Antonio Ricci per circa 400 milioni di euro. La società in questione risulterebbe far parte del patrimonio sequestrato e sarebbe stata individuata come veicolo italiano utilizzato da Ricci per perpetrare le attività illecite contestate». In realtà a partire dal novembre del 2018 l'azienda è stata affidata dal Tribunale di Reggio Calabria a due amministratori giudiziari (Fabio Mulonia e Maurizio Occhiuto), ha iniziato a operare in modo certamente lecito e ha trasferito la sua sede legale in Italia. Ieri l'avvocato Alessandro Sisto, difensore della Oia, ci ha inviato una rettifica in cui si legge: «Il signor Massimiliano Allegri si è registrato sul sito della suddetta società nel marzo 2020 aprendo un conto di gioco, peraltro inibito alle scommesse sportive, nel rispetto della normativa vigente».La precisazione risponde a un interrogativo circolato in questi giorni ed esclude che l'allenatore della Juventus abbia scommesso, durante le sue puntate, sullo sport.Allegri avrebbe incassato vincite per 161.000 euro, in circa un anno, puntando solo sui giochi da casinò (del resto altri bonifici secondo l'Antiriciclaggio sarebbero arrivati al mister bianconero dalle società che gestiscono i casinò di Monte Carlo e Nova Gorica). Quindi Sisto puntualizza: «Il rapporto tra Oia Services Ltd ed il signor Allegri ha avuto inizio successivamente al procedimento intrapreso dalla Procura di Reggio Calabria». Una precisazione che evidenzia come sia a suo giudizio del tutto gratuita l'associazione tra i bonifici e l'inchiesta Galassia evidenziata a più riprese dai risk manager dell'istituto di credito di cui Allegri è cliente.In effetti in una segnalazione del 18 marzo 2021 i risk manager della banca citano espressamente due pagamenti della Oia e sono entrambi successivi al marzo del 2020: il primo, da 5.000 euro è dell'8 maggio 2020 e il secondo da 30.000 euro è dell'11 maggio 2020.L'avvocato sostiene anche che la Oia sia del tutto «estranea» al procedimento calabrese, non essendo stata chiamata sul banco degli imputati anche dopo il trasferimento della sede legale in Italia. Sono, invece, accusati di reati fiscali l'amministratore legale e l'ex amministratore di fatto, Ricci. Solo a quest'ultimo è contestata anche l'aggravante mafiosa. Lui e altri indagati in odore di mafia, ma estranei all'azienda, si sarebbero associati tra loro «allo scopo di commettere una pluralità di delitti connessi al governo dapprima di Gvc new limited, successivamente di Oia services limited, con sede a Malta, ma di fatto attive in Italia […] dedite all'organizzazione della gestione e della raccolta sul territorio dello Stato su giochi e scommesse attraverso siti non autorizzati». Per gli inquirenti questa attività illecita sarebbe avvenuta parallelamente a quella della raccolta da banco delle puntate autorizzata dallo Stato a partire dal 2015. Sisto sostiene, però, che anche l'attività online sarebbe legale da almeno un lustro: «Oia services limited è titolare di regolare concessione per il gioco a distanza rilasciata dall'Agenzia delle accise, dogane e monopoli sin dal marzo del 2016».